E' stato un mercato intenso, ricco di chiacchiere e colpi di scena. In questa estate italiana piuttosto atipica, caratterizzata da un tempo quantomeno ballerino, il calciomercato ha rappresentato una certa continuità.
Colpi di scena più in uscita che in entrata, come da alcuni anni a questa parte, ed una sensazione di indebolimento che non ci abbandona mai.
Il colpo ad effetto è stato senza ombra di dubbio l'addio di Conte alla Juventus. Dopo tre anni di successi e qualche discussione di troppo sugli investimenti, Antonio ha salutato tutti. Ho già speso diverse parole sull'argomento e non voglio dilungarmi ancora. Sono contento sia andato in Nazionale, perchè in fondo siamo tutti italiani e forti tifosi degli azzurri. La prima a predirlo è stata la mia ragazza, io non ci credevo.
Ho sempre pensato che Conte fosse un uomo di campo, uno che deve masticare calcio ventiquattro ore al giorno.
Eppure mi sbagliavo, o semplicemente è la sistemazione migliore per un allenatore distrutto dallo stress del day by day.
L'altro grande colpo di mercato, a mio avviso, è stata la cessione di Balotelli al Liverpool. L'Italia non faceva per lui ed il rapporto con il Milan era ormai logoro. La cessione in Inghilterra è un bene per tutti, ma
la sensazione è che ormai Mario abbia deciso di gettare al vento il suo talento, un po' come ha fatto Cassano.
Il nostro calcio ha poi perso Cerci, per il quale le italiane non hanno fatto a gara;
e Alvarez, parcheggiato a cifre record in Inghilterra.
Benatia ha salutato Roma per approdare in Baviera, dove Robben l'ha accolto alla grande, dichiarando: "
Onestamente non so chi sia. So soltanto che il nostro club l'ha preso dalla Roma. Ma se il Bayern lo ha acquistato ci sarà un motivo: si è infortunato Javi Martinez quindi avevamo bisogno di un buon sostituto". A quella cifra la Roma ha fatto il colpaccio, davvero.
Il capocannoniere del torneo scorso,
Ciro Immobile, si è accasato al Borussia Dortmund. Classe '90, Immobile avrebbe fatto comodo alle grandi della Serie A, ma nessuno aveva i soldi per comprarlo.
La Juventus, che non ha mai realmente creduto in lui, ha deciso di fare una bella plusvalenza e parcheggiarlo all'estero, dove non può far male alla Signora.
Se le cessioni ci hanno strappato un mezzo sorriso, sono gli arrivi che ci fanno ripiombare nell'oblio. Da un lato la resistenza della Juventus, capace di tenere Vidal e Pogba; dall'altra colpi di mercato quantomeno discutibili.
A Verona sono arrivati Marquez e Saviola, che mi fanno ripensare al primo Barcellona di Rijkaard, tristemente risalente a inizio anni '00.
Il Milan ha deciso di sostituire Balotelli con Torres, preso gratis dal Chelsea. E' emblematico che Mourinho si sia disfatto di un giocatore acquistato poche stagioni fa per una cifra monstre.
A me l'ingaggio del Nino affascina, ma il mercato del Milan è bocciato dalla scellerata cessione di Cristante, uno dei più fulgidi talenti del nostro calcio.
Cederlo, per appena 6 milioni oltretutto, è stato un errore. Galliani ha provato a dire che è Cristante ad aver chiesto la cessione, ma non ci credo. Gli avessero dato la possibilità di gicoarsi il posto con i vari Muntari e De Jong (non Xabi Alonso e Kroos), secondo me sarebbe rimasto.
La Juventus ha comprato a peso d'oro Morata, il cui talento è indiscutibile ma che è tutto da valutare; così come Evra, arrivato da Manchester e per ora poco impiegato.
Coman è stato il fiore all'occhiello del mercato bianconero, capace di un altro grande colpo a costo zero. Aspettando Rabiot.
La Roma ha fatto il bello e il cattivo tempo sul mercato, comprando tanto e in tutti i settori.
Un mix di gioventù (Ucan, Iturbe, Manolas..)
ed esperienza (Cole e Astori) per dare l'assalto al tricolore, inutile nasconderlo.
L'Inter ha continuato nel suo progetto, sbandierando una difesa a quattro che difficilmente Mazzarri schiererà.
Vidic è un buon colpo, ma siamo sempre in zona over30, inoltrati.
Non è un paese per vecchi, dicevano i fratelli Coen..
forse non sono mai stati in Italia.