Esperto di Calcio

22 novembre 2012

Mi manda Buffon: Luca Lezzerini

Nome: Luca
Cognome: Lezzerini
Data di nascita: 24 marzo 1995
Luogo di nascita: Roma
Squadra di appartenenza: Fiorentina
Altezza: 195 cm
Peso: 86 kg
Piede: destro



Come Buffon. Quella che può sembrare una provocazione, nasconde dietro di sé più di una verità.
Luca Lezzerini, portiere di indubbio talento, nasce a Roma il 24 marzo 1995. Muove i primi passi come centrocampista. Si, avete capito bene, centrocampista. Proprio come il portiere della Nazionale, non gioca fra i pali fin da piccolo.
La sua carriera prende il via all'età di 9 anni in una squadra di quartiere, il Tor de Cenci. E' una formazione composta dai bambini della zona dell'Agro Romano. Il piccolo Luca ha un fisico sviluppato ed un'ottima predisposizione al gioco del calcio. A 11 anni gli osservatori della Lazio lo notano e lo portano in biancoceleste. Un'intuizione azzeccata. Ancor più indovinata la scelta di arretrare il raggio d'azione di Lezzerini. Bastano pochi allenamenti e lo staff tecnico laziale prova Luca fra i pali. La sua rapidità ed esplosività sono doti fisiche fuori dal comune, la scelta di impiegarle al servizio di uno dei ruoli più duri è felicissima.
Il "piccolo" Luca ha un'innata passione per il calcio e si applica allenamento dopo allenamento, pallone dopo pallone. Migliora a vista d'occhio e inizia a maturare le prime esperienze con una prestigiosa maglia come quella delle Aquile.
Nel 2009 squilla il telefono di casa Lezzerini. La chiamata proviene da Firenze, sponda Fiorentina. I viola hanno parlato con la Lazio e hanno trovato un accordo per il trasferimento del portierino in riva all'Arno. Luca accetta e dopo 3 anni di militanza in biancoceleste cambia squadra. A 14 anni è una scelta impegnativa. Nuova città, nuova scuola, nuovi compagni, insomma nuova vita. L'obiettivo è solamente uno, sfondare nel mondo del pallone.
Arrivato a Firenze si mette immediatamente a disposizione della squadra, diventando il leader della retroguardia. Con gli Allievi Nazionali arriva fino alle semifinali Scudetto, perdendo contro la Sampdoria una pazzesca partita. I viola dominano, Capezzi sbaglia un rigore nei tempi regolamentari e dal dischetto i doriani eliminano la squadra gigliata. E' un'esperienza dolorosa, ma formativa. "Vince squadra che sbaglia meno" diceva il grande maestro Vujadin Boskov, una profonda verità.
L'esperienza con gli Allievi Nazionali della Fiorentina da al giovane Lezzerini una grande notorietà. I viola vengono infatti ripresi dalle telecamere di "Mtv". La partecipazione a "Calciatori - Giovani Speranze" mostra il doppio lato di Lezzerini. Determinato e trascinatore in campo, ragazzo semplice ed educato fuori.
Lezzerini anche in questo è simile a Buffon. Fra i pali è concentrato al massimo e guida i suoi compagni. Nella vita privata non ama apparire, ma si capisce subito che dietro la sua timidezza c'è un ragazzo intelligente con in mente una sola cosa: la vittoria. Questo, ne sono certo, è un impulso determinante per un giovane. La voglia di emergere, di lottare e vincere sono armi indispensabili per arrivare in Serie A.

195 cm per 86 kg di peso, Lezzerini è un estremo difensore moderno. Dotato di un fisico imponente fuori dal comune, il portierino viola ha fondamentali eccellenti. Nelle uscite alte è pressochè perfetto, così come nel gioco con i piedi. Questa è una caratteristica che è stata sempre apprezzata dai suoi allenatori, e che anche in Serie A viene cercata in tutti i portieri. L'aspetto su cui deve ancora lavorare, lo dice lui stesso in un'intervista a "Viola Channel" è la posizione. Proprio su questo aspetto ha lavorato molto con Vincenzo Di Palma Esposito, il preparatore dei portieri della Nazionale italiana. Si, avete capito bene, degli azzurri. Il giovane Lezzerini è stato infatti convocato nel ritiro azzurro lo scorso maggio, per sostituire i portieri titolari nei primi giorni di ritiro in vista di Euro2012. L'esperienza è stata bellissima ed estremamente formativa. A Coverciano ha stupito tutti per forza di volontà e abnegazione, mettendosi a disposizione di Prandelli e dando il 110%.
Cresciuto calcisticamente con due modelli di tutto rispetto come Gigi Buffon e Frey, Lezzerini è un portiere agile e potente. Reattivo fra i pali e coraggioso nelle uscite, ha nella sua spiccata personalità una delle armi che lo aiuteranno ad emergere. Ragazzo studioso e con la testa sulle spalle, spende il suo tempo libero a studiare i video dei grandi interpreti di questo ruolo. In estate ha svolto la preparazione atletica con la prima squadra, avendo quindi l'occasione di misurarsi con giocatori del calibro di Stevan Jovetic, Adem Ljajic e Juan Manuel Vargas.
E' presto per dire quale carriera farà questo ragazzo, ma i numeri per diventare uno dei migliori interpreti di questo ruolo li ha tutti. Da sempre nel giro delle Nazionali giovanili italiane, non gli manca nulla per riuscire ad imporsi sui più grandi palcoscenici mondiali.

2 comments:

L'articolo era quasi ok, ma basta con il prendere ogni banalità del mondo del calcio, scriverla in italiano approssimativo e appiopparle a Boskov, e farle passare poi per "profonde verità".
L'unica frase del genere che Boskov abbia mai detto è la celebre "rigore è quando arbitro fischia", fine.
Questi sono tentativi penosi e fuori luogo di rendere un pezzo più interessante, mentre invece ne si mina la credibilità.. difatti, il resto era ben scritto ma arrivato lì ho smesso di leggere. Articolo e blog.
Esperto di calcio.. andiamo bene.

Caro Anonimo, innanzitutto grazie di aver letto il blog ed aver lasciato un commento.
Posto che criticare è un diritto, mi sento in dovere di far sentire anche le mie ragioni. La frase "incriminata" è uno stralcio di una frase più ampia nel dopopartita di Vujadin Boskov ai tempi della Samp. La frase completa, dopo una sconfitta casalinga era stata: "Vince squadra che sbaglia meno, noi sbagliato di piu' e perso".
Fatta chiarezza su questo punto, ci terrei a precisare che nel calcio ci sono stati e ci sono personaggi che son passati alla storia per le loro frasi. Boskov, Trapattoni, Liedolm..possono essere interpretati come "guru" o parte del nostro folklore. Mi spiace tu abbia letto nella citazione un "penoso tentativo di rendere un pezzo più interessante", perchè significa che non hai capito quello che era il succo del pezzo. Si esaltava l'abnegazione ed il talento di un ragazzo che ha un futuro radioso davanti a sè e mi riempie di gioia la sua convocazione in Under19 di oggi.
Il tuo commento mi ha inoltre fatto tornare sull'articolo e colgo l'occasione per ringraziare lo stesso Luca Lezzerini, che ha condiviso questo articolo sul suo profilo di Facebook. Evidentemente non lo trovava così stucchevole, lui. Le porte del mio blog son sempre aperte per tutti, anche per chi vuole operare una critica.
A presto, Daniele.

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