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foto shakhtar.com |
Il Futbol'nyj Klub Šachtar, meglio conosciuto come
Shakhtar Donetsk, è una società professionistica ucraina. Proveniente dall'omonima città, è un'istituzione del calcio sovietico. Fondata nel 1936, sta vivendo in questi anni il suo apogeo.
L'allenatore simbolo e artefice del capolavoro arancio-nero è
Mircea Lucescu, tencino romeno vecchia conoscenza del calcio italiano. Lucescu approda in Ucraina nel 2004, dopo aver maturato esperienze importanti in Serie A (Pisa, Reggiana, Brescia e Inter) e in Turchia (Galatasaray e Besiktas). Con la "squadra dei minatori" inizia un processo di ringiovanimento ed inserimento di talenti sudamericani. Il suo calcio offensivo, basato sulla rapidità e la reattività, fa impazzire il pubblico sovietico e conquista i suoi giocatori. Progressivamente la squadra prende sicurezza e inizia a macinare calcio anche in Europa. In Champions League è un cliente scomodo per chiunque, non tanto per il gelo ucraino, quanto per il ritmo forsennato che impone durante le partite. E' questa la chiave della squadra di Lucescu, il ritmo di gioco. I giocatori vanno sempre a mille, si trovano a memoria e sono tutti dotati di grande tecnica. Calciatori come Fernandinho, Luiz Adriano, Willian, Douglas Costa, Mkhitaryan e Alex Teixeira hanno poco da imparare da chiunque. La difesa, solida ed arcigna, non ha mai sfigurato nemmeno al cospetto di squadroni come Chelsea, United o Barcelona. E' un pò come il calcio di Zeman, ma più assennato ed equilibrato. Un attacco a tutto campo coadiuvato da un centrocampo di palleggio ed una difesa che non si fa sorprendere in contropiede. Non c'è che dire, lo Shakhtar è certamente il miglior successo della carriera di Mircea, una vecchia volpe della panchina capace di rinnovarsi e stare al passo con i tempi. Bravo, bisogna sempre applaudire un professionista in grado di migliorare e migliorarsi.
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