Esperto di Calcio

25 novembre 2012

La Signora scende all'inferno per scontrarsi col Diavolo


Non avrà l'appeal di qualche mese fa, ma Milan-Juventus è sempre una partita mozzafiato. Si scontrano due squadre dal blasone infinito e dalla storia scintillante, a prescindere da tutte le difficoltà. Il fascino di questa partita richiama spettatori da ogni parte del mondo, sintonizzati a vedere un match che non ha mai nulla di banale.
Per me Milan-Juventus è la partita, ancor più della sfida con l'Inter. Sono cresciuto calcisticamente con la sfida fra i bianconeri di Lippi ed il Diavolo di Capello. Mi sono innamorato di questo sport vedendo il goal di Zinedine Zidane nel 2001 e la rovesciata di Del Piero nel 2005. Mi ha fatto conoscere la cocente delusione, con il rigore di Shevchenko in finale di Champions nel 2003. Milan contro Juventus evoca in me ricordi entusiasmanti, epici duelli. Le due compagini hanno rappresentato, per più di un decennio, l'élite del calcio italiano ed europeo. Implacabili e cinici in Italia i bianconeri, vincenti e spietati in Europa i rossoneri. Milan e Juventus si sono spartiti gloria e trofei, provando un reciproco rispetto. Nemmeno le polemiche e i veleni della scorsa stagione hanno distrutto questo sodalizio. Con una telefonata Agnelli e Galliani hanno appianato ogni divergenza, garantendoci l'ennesimo grande match.

Qui Milan: i rossoneri non possono più sbagliare in campionato. Sei sconfitte in tredici partite rappresentano una delle più brutte partenze di sempre. La zona Europa sembra allontanarsi settimana dopo settimana, nonostante qualche moto d'orgoglio. La musica sembra diversa in Champions League, dove il Diavolo ha già passato il turno. Questo deve far scattare un campanellino d'allarme a Torino, dove ci si deve render conto che il Milan non è morto, ma solo ferito. La vittoria in Belgio lo ha dimostrato, ed El Shaarawy cresce giorno dopo giorno. Bonucci e Barzagli dovranno dar sfoggio ad una prestazione impeccabile se vorranno contenere il giovane bomber.
La difesa sarà messa sotto pressione, ma il fantastico goal a Bruxelles potrebbe riportare Mexes ai fasti di Roma; la mancanza di Abate darà infine via libera a De Sciglio, che considero un gran talento.

Qui Juventus: galvanizzati dal successo con il Chelsea, gli uomini di Conte non possono perdere punti in campionato. Superato questo tour de force, con Lazio, Chelsea, Milan, Torino e Shaktar in sequenza, i bianconeri potrebbero rifiatare un momento. Corsa e grinta non mancano di certo, qualche goal in più non farebbe male. Le punte, Vucinic e Giovinco su tutti, hanno bisogno di sbloccarsi; Marchisio avrebbe bisogno di una rete per tornare agli standard dell'anno scorso. Sarà anche la sfida fra presente e futuro del centrocampo azzurro, con Pirlo che sfida Montolivo. Qui io non credo ci sia partita, ma il rossonero sta crescendo molto nelle ultime settimane, mentre il 21 bianconero con il Chelsea ha sofferto e peccato di eccessiva presunzione. Contro il muscolare centrocampo rossonero non disdegnerei di inserire, a partita in corsa, quel Pogba che tanta impressione desta ogni partita che riesce a giocare.

Inutile negarlo, la Juventus parte favorita. Morale, posizione di classifica e qualità del gioco sono tutti dalla parte degli uomini di Conte.
Io non sottovaluto mai un animale ferito. Il Diavolo ha giocatori di grande livello, capaci di giocate imprevedibili. Non penso solo al piccolo Faraone, ma anche a Pato, Robinho e Boateng. Certo, il ghanese sembra la bruttissima copia del giocatore che era, ma non può aver disimparato a giocare.
Son lontani i tempi in cui questa partita schierava giocatori di livello mondiale, ma non per questo sarà meno entusiasmante o scontata. In campo i giocatori devono sempre ricordare il peso della maglia che indossano. Le casacche rossonere e bianconere pesano come macigni, ed implicano un carico di responsabilità non indifferente.
Non aspettiamoci sfide come Maldini-Del Piero, Shevchenko-Cannavaro, Zidane-Gattuso o Kaka-Thuram, ma nemmeno una partitella. Milan-Juventus non lo sarà mai, nemmeno in amichevole.

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