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Cognome: De Sciglio
Data di nascita: 20 ottobre 1992
Luogo di nascita: Milano
Squadra di appartenenza: Milan
Altezza: 183cm
Peso: 74kg
Piede preferito: destro
Paese di poeti, santi e navigatori. L'Italia è conosciuta nel mondo in questo modo, ma manca un attributo fondamentale: paese di difensori.
Se è vero che in Sudamerica estro ed imprevedibilità sono il marchio di fabbrica di ogni ragazzino, l'Italia ha un posto di rilevanza nella storia del calcio per la sua scuola difensiva. Cannavaro, Maldini, Gentile, Baresi, Scirea, Zambrotta, Cabrini, Bergomi. Sono solo alcuni prodotti di una scuola eccellente. Negli ultimi anni la Nazionale ha avuto difficoltà a schierare difensori di livello mondiale, ma le cose stanno per cambiare. La nuova leva sembra decisamente promettente: Santon, Crescenzi, Camporese, Capuano, Masi e De Sciglio dovrebbero garantire al nostro calcio un ricambio generazionale di indubbio valore.
Oggi ci occupiamo di uno dei ragazzi più interessanti in assoluto, Mattia De Sciglio.
Il giovane terzino nasce a Milano il 20 ottobre 1992 e si approccia in modo inusuale al mondo del calcio. Laddove i suoi coetanei frequentano la scuola calcio, il giovane Mattia inizia a giocare nella squadra della chiesa. L'oratorio Santa Chiara e San Francesco di Pontesesto. Gioca con i compagni per qualche anno, fino a quando viene notato da una piccola società della periferia milanese. Nel 2001 si approccia per la prima volta con una vera squadra di calcio, il Cimiano. A 9 anni disputa il primo campionato "Pulcini" e si mette in mostra. Il Cimiano è una società satellite del Milan, che a fine anno decide di dare un'occasione al bimbo di Rozzano. A 10 anni inizia la sua avventura nelle giovanili del "Diavolo", con le quali farà tutta la trafila. Le sue doti di corsa e forza di volontà spingono gli allenatori rossoneri a schierarlo in campo con i difensori. De Sciglio ha una capacità aerobica fuori dal comune e piedi troppo raffinati per giocare come centrale, ecco perchè viene stabilmente impiegato come terzino. In sette anni brucia le tappe e diventa un titolare fisso in tutte le categorie giovanili rossonere, dagli Esordienti agli Allievi Nazionali.
Nel 2009 la sua carriera vive il primo momento di svolta. Il Milan decide di promuoverlo nella formazione Primavera, agli ordini dell'attuale allenatore del Pescara: Giovanni Stroppa. Quella rossonera non è una Primavera qualsiasi. De Sciglio ha l'opportunità di allenarsi con giovani di interesse nazionale: Ely, Zigoni, Calvano e Merkel. Il gruppo è ben amalgamato e lavora con dedizione, portando a Milanello la Coppa Italia di categoria. De Sciglio è uno degli indiscussi leader della retroguardia, destando l'interesse di mister Allegri. Il tecnico livornese aggrega spesso e volentieri De Sciglio alla prima squadra, garantedo al giovane di allenarsi con alcuni dei più grandi interpreti del ruolo: Gianluca Zambrotta, Massimo Oddo, Marek Jankulovski ed i giovani Ignazio Abate e Luca Antonini.
Allenarsi con la prima squadra aiuta i giovani a carpire i segreti dei grandi campioni. De Sciglio, ragazzo sveglio e volenteroso, è molto attento e osserva con attenzione i movimenti dei compagni più esperti. Assorbe e vive ogni istante a Milanello come un importante momento di crescita.
Il contatto con il calcio dei grandi lo sprona. Il giovane terzino diventa il miglior interprete del suo ruolo a livello nazionale, tanto da diventare un punto fisso dell'Under19 e, successivamente, dell'Under20 di Gigi Di Biagio.
Allegri guarda con attenzione i suoi progressi e nell'estate 2011 lo convoca per il ritiro estivo.
L'esordio con i campioni d'Italia avviene sotto i riflettori che più contano. Il 28 settembre 2011, De Sciglio debutta in Champions League contro il Viktoria Plzen sul prato di San Siro.
In un Milan che si gioca scudetto e Champions non c'è molto spazio per un ragazzo poco più che maggiorenne, ma De Sciglio attende pazientemente il suo turno. Intanto si allena a Milanello con dedizione e sfrutta le poche occasioni che gli vengono concesse. A fine anno metterà in bacheca 3 apparizioni in campionato e due in Champions League, ma soprattutto la conferma per la nuova stagione.
Le partenze di Ibrahimovic e Thiago Silva varano nuove prospettive per i rossoneri. Fra queste vi è ovviamente la possibilità di giocare con maggior regolarità, indossando fra l'altro la maglia numero 2. Al Milan non è un numero qualsiasi, perchè indossato da Mauro Tassoti (vice di Allegri) e da uno dei più forti terzini della storia del calcio: Marcos Evangelista de Moraes "Cafu".
Complici le difficoltà fisiche dei titolari Abate ed Antonini, il giovane difensore ha fino ad ora trovato parecchio spazio, fornendo prestazioni sempre al di sopra della sufficienza. Anche Devis Mangia, tecnico dell'Under21, se ne accorge. De Sciglio diventa pertanto un punto fermo degli azzurrini, con i quali andrà a giocarsi gli Europei di categoria.
Mattia De Sciglio, 183cm per 74kg di peso, è un ragazzo con la testa sulle spalle. Destro naturale è un terzino in grado di giocare sia a destra che a sinistra. Dotato di una buona tecnica di base ed un piede interessante, il giovane terzino è il classico tornante difensivo abile nei cross dal fondo. Come Zambrotta è in grado di percorrere senza sosta il terreno di gioco, garantendo copertura difensiva ed un prezioso apporto offensivo. La corsa è sempre stata una delle sue armi, anche grazie alle lunghe leve ed un fisico asciutto. La sua fortuna è stata non irrobustirsi troppo muscolarmente, mantenendo elasticità e rapidità nei cambi di direzione. Difficile da buttare a terra, ha nel colpo di testa un fondamentale da migliorare per arrivare ad essere un difensore completo. A livello tattico è intelligente; attento sull'uomo e smaliziato nel mandare in fuorigioco gli avversari.
Da sempre tifosissimo del Milan, ha in Paolo Maldini il suo modello di difensore ideale. A margine dell'amichevole con lo Schalke04, aveva dichiarato in estate ai microfoni dei cronisti: "Devo ancora imparare tanto per vestire questa maglia, ma mi giocherò il posto cercando di dare il massimo. Il mio idolo è sempre stato Maldini, ma è stato Nesta a lasciarmi di più e a darmi preziosi consigli quando ha lasciato il Milan a maggio. Mi fece l’in bocca al lupo, sono cose che conservo tra i ricordi più importanti".
Come detto in precedenza, De Sciglio è un destro naturale, ma non disdegna giocare anche sulla fascia opposta. Come Santon, suo compagno nell'Under, anche il rossonero ama spingere e rientrare sul piede preferito, per cercare l'appoggio ad un compagno o la conclusione in porta.
Tecnicamente e tatticamente preparato, De Sciglio lavora quotidianamente per migliorarsi. Una delle sue maggiori qualità è l'umiltà. Consapevole di essere giovane e dotato di qualità fuori dal comune, il difensore si applica allenamento dopo allenamento. Chi lo vede a Milanello parla di un ragazzo posato e tranquillo, che pensa solo ad impegnarsi e migliorare. E' forse questo uno dei pregi maggiori per un giovane calciatore. L'umiltà e la forza di volontà non possono che accelerare il processo di crescita. L'ambiente Milan ha totale fiducia in lui e le occasioni per mettersi in mostra non mancheranno. Le doti le ha tutte, ora spetta a lui dimostrare chi è.
2 comments:
Il ragazzo è bravo, ha buona gamba e una tecnica che può affinare. Tatticamente furbo e disciplinato, sembra anche un ragazzo al quale piace giocare a calcio. Insomma, è più intelligente del Santon di turno...
Gran bel giocatore. Concordo con Marco, e rilancio: se Santon avesse un a testa come si deve, con quei due la nazionale avrebbe sarebbe a posto almeno 15 anni sugli esterni di difesa.
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