Come ogni lunedì mattina ecco il punto sulla Serie A. Il campionato spezzatino ci rende orfani di tre importanti partite: Parma-Inter, Cagliari-Napoli e Lazio-Udinese.
Ad ogni modo analizziamo gli alti e i bassi delle partite andate in porto.
Palermo-Catania: finalmente i rosanero. Gli uomini di Gasperini non solo vincono con pieno merito il derby di Sicilia, ma danno vita alla prima prestazione degna di nota. Dopo tredici partite di nulla, i palermitani regalano una grande gioia ai tifosi e alla città. In evidenza il solito Fabrizio Miccoli e Josip Ilicic. Lo sloveno, finalmente, riesce ad incantare ed essere determinante. Per i catanesi è una serata da dimenticare, con il solo Lodi a salvare l'onore. Una grande punizione che rende meno cocente la sconfitta, ma che non cambia la sostanza.
Atalanta-Genoa: i nerazzurri incappano nel secondo brutto k.o. consecutivo. Dopo le quattro sberle di Firenze, lo stop casalingo contro il Grifone. Gli uomini di Del Neri sfoggiano una bella prestazione, quadrata ed efficace. Il solo Borriello davanti tiene su l'intera squadra, Bertolacci s'inserisce e realizza il goal vittoria. Frey, infine, blinda la porta e trascina i rossoblu fuori dalla zona retrocessione.
Chievo-Siena: un prevedibile zero a zero. Le due compagini sono concrete e solide, ma la paura di perdere domina al Bentegodi. Il Siena ci prova maggiormente, ma s'imbatte in un Sorrentino in grande spolvero. Per il Chievo, in avanti, poca roba.
Pescara-Roma: Zeman è cambiato. Dopo il secondo successo senza subire reti, sembrerebbe così. Totti inventa, Destro realizza. Il giovane bomber si è sbloccato, ma deve ancora migliorare sotto porta. Troppi errori, nonostante la rete da tre punti. Il Pescara è più solido con la cura Bergodi, ma per ora è troppo sterile in avanti. Un delitto lasciare in panchina Weiss, l'unico vero talento in riva all'Adriatico.
Sampdoria-Bologna: match viziato dall'espulsione di Morleo al quinto minuto. I rossoblu giocano bene e si rendono pericolosi col trio Diamanti, Gilardino e Gabbiadini. La Samp però merita il successo, il secondo di fila. Poli, ancora decisivo, regala tre punti d'oro a Ferrara. Icardi cresce bene, Eder è concreto. Su questa strada i blucerchiati non avranno problemi a salvarsi.
Torino-Fiorentina: i granata, due volte avanti, vengono domati da una bella Fiorentina. Gli uomini di Montella giocano meglio, ma sono due volte trafitti, da Cerci e Birsa. Laddove la vecchia compagine gigliata avrebbe potuto abbattersi, la nuova "Viola" del tecnico campano ha reagito. Rodriguez ha trovato il primo pari su rigore, dopo una grande azione di Cuadrado; El Hamdaoui fissa il punteggio sul due a due con un bel diagonale.
Milan-Juventus: il miglior Milan della stagione, la peggior Juventus. Il Diavolo pressa alto e non permette ai bianconeri di ripartire e impostare l'azione. La tattica impostata da Allegri è fruttuosa e ricorda quella dell'Inter a Torino. I rossoneri premono, senza impensierire Buffon; la Juve è troppo brutta per esser vera. Al 30' del primo tempo l'episodio: colpo di testa di Nocerino, la palla sbatte sul fianco di Isla. Il cileno ha il braccio largo e viene concesso un rigore che non c'è. Robinho, con un brivido, realizza. La ripresa è tutta della Juve, però mancano le idee e un vero centravanti. Giovinco da vivacità alla manovra offensiva, ma il Milan è troppo solido e ordinato. Finisce uno a zero ed è il secondo campanello di allarme per la Juve, a cui manca anche il suo leader in panchina: Antonio Conte.
4 comments:
Stasera vedo Napoli e Inter in difficoltà. Ieri ho visto Pescara-Roma e ovviamente Milan-Juventus. Ho visto uno Zeman più pratico che ha utilizzato i cambi addirittura per coprirsi. C'è da dire che mancano troppo gli attaccanti esterni. Destro ci prova, ma non è adatto. Pescara grintoso e più ordinato dietro rispetto alla gestione Stroppa, ma non la buttano dentro neanche con le mani. Ieri sera brutta partita, decisa da un episodio. Una strigliata di Conte credo che avrebbe cambiato la Juventus. Vidal e Isla molto male. Metti Padoin per fare più cross e poi inserisci Giovinco. Grande confusione.
Zeman si sta ravvedendo. E' passato da "non tolgo una punta nemmeno morto" al "ne tolgo due e mi porto a casa tre punti". Lo ritengo un cambio epocale e sinonimo di maturità, bene! Se ieri in panchina ci fosse stato Conte, dopo 10 minuti avevano tutti i capelli dritti dalle sue urla. Isla era l'ombra non di se stesso, ma di un giocatore di calcio. Non capisco perchè non si punti di più su Pepe, che soprattutto a partita in corso può esser devastante in fascia.
Le esclusioni a priori di Pepe e Matri le trovo incomprensibili...
Matri sembra un fantasma, invece Pepe farebbe davvero comodo. Padoin, e ripeto, Padoin sembrava un mostro rispetto a Isla. Simone Pepe avrebbe messo in apprensione Constant, e magari avrebbe aiutato a fare un tiro in porta.
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