Esperto di Calcio

1 gennaio 2013

Lo sconforto di Balotelli. Mario, torna a casa


Balotelli è un corpo estraneo all'Inghilterra e al City. Troppi problemi, troppe chiacchiere ed eccessiva invadenza da parte dei tabloid hanno spezzato un rapporto che sembrava fruttuoso. Nessuno lo dice, ma i punti persi dal City dipendono da Balotelli, e non perchè non abbia fatto il suo dovere in campo. A questo punto della stagione, un anno fa, SuperMario trascinava il City in vetta alla classifica: 8 goal, fra i quali un'incredibile doppietta ad Old Trafford nel roboante 1-6 rifilato agli uomini di Ferguson. E quest'anno? Tanta panchina e delusione, pochissimi goal e pochi minuti di gioco. La storia con la Fico e i suoi atteggiamenti da duro non hanno aiutato, in primis il City, che senza Mario è distante dai cugini e insegue un titolo che sembra sfuggire settimana dopo settimana.
Il talento di Balotelli non si discute, chi potrebbe farlo? Si criticano atteggiamenti e comportamenti, non tanto in campo quanto fuori. E allora io mi auguro solo una cosa, che Balotelli torni nel Bel Paese. Juventus e Milan sono le uniche due società che possono rimetterlo in carreggiata, ai goal ci penserà lui. Il ragazzone "colored" è un patrimonio del nostro calcio e va tutelato, non possiamo permettere che stia in panchina un anno ai danni di Dzeko, attaccante forte ma che non ha nulla a che spartire con Balotelli.
Sulla Gazzetta dello Sport ci si poneva quest'interessante domanda: "Mario è rimasto prigioniero della doppietta rifilata alla Germania nella semifinale dell’Europeo a fine giugno, immagine cult del nostro calcio: da allora, un’estate di stravizi, l’operazione agli occhi, la miseria di tre gol (1 in Premier, 1 in Champions League su rigore e 1 in Coppa di Lega), molta panchina, tante sostituzioni e un diluvio di chiacchiere. Il mercato si restringe all’Italia: Spagna, Germania - dove sarebbe fischiato ad ogni tocco del pallone - e Francia sono insensibili al suo talento. L’Inghilterra è stata scottata dalle sue bizze e sui giornali vanno giù pesanti nei suoi confronti. Sul Times di qualche giorno fa un noto editorialista ha scritto la letterina di Natale, invocando per Mario un briciolo di cervello in regalo. Non resta allora che il Belpaese, dove la crisi economica si fa sentire anche nel calcio e dove circolano i soliti nomi: Milan, Juventus, Inter e Napoli. Alla fine della giostra, Mario potrebbe restare al City, ma dovrà sgobbare per recuperare consensi: oggi, complice il ritorno al gol di Dzeko, è il quarto attaccante. L’ultimo della gerarchia. Una situazione incredibile per un talento che Roberto Mancini ha spesso accostato, nelle potenzialità, a fuoriclasse come Messi e Cristiano Ronaldo, ma il calcio non concede sconti. In cinque mesi il mondo di Balotelli si è rovesciato: dovunque sia, tra City o altre destinazioni, Mario dovrà rimboccarsi le maniche e ripartire da zero, o quasi. Riuscirà nell’impresa di non sperperare il suo grande talento?" Bene, se dovessi scommettere non avrei dubbi: Balotelli può farcela. E lo dice uno che, ai tempi dell'Inter, lo sopportava pochissimo. Ma il suo talento non si discute e va valorizzato. Se in Inghilterra hanno gettato la spugna va bene, torna a casa Mario.

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