Esperto di Calcio

2 gennaio 2013

Marotta irrompe sul mercato. Dopo Peluso anche Llorente?


La Juve ci riprova con il Bilbao che a giugno perderà il giocatore a zero. Marotta mette sul piatto 3-4 mln. Per Drogba è sempre più difficile, ma resta una speranza. Borriello soluzione low cost. Per il gran colpo si attende l’estate. Llorente subito: l’offerta. E’ probabile che, almeno ufficialmente, Beppe Marotta dichiari chiuso il mercato di gennaio già domani, nel giorno in cui si aprono gli affari invernali e lui potrà suggellare in Lega l’acquisto di Federico Peluso . Insomma, vale una quota bassa l’eventuale dichiarazione tipo: «Terremo gli occhi aperti se si dovessero presentare delle occasioni, ma ora siamo a posto così». Dichiarazione, per altro ineccepibile e forse neppure troppo strategica. Nel senso che esiste la possibilità che la Juventus si fermi davvero a Peluso, necessario per non correre rischi dopo l’infortunio di Chiellini e la partenza di Asamoah per la Coppa d’Africa.
IL RASOIO E l’attaccante? La Juve si sta interrogando. E’ chiara a tutti l’esigenza di un grandissimo campione per fare il definitivo salto di qualità, soprattutto a livello internazionale, ma sono chiari anche i prezzi e gli ingaggi, alcuni proibitivi. E poi resta una discriminante di fondo che si abbatte come una rasoiata sulla lista dei papabili: la possibilità di schierare il nuovo acquisto in Champions. Perché spendere tanto per avere un forte attaccante in campionato, dove la Juventus sta dominando con gli attaccanti della rosa, sarebbe un controsenso. Sullo scaffale dei grandi campioni restano, dunque, Fernando Llorente e Didier Drogba.
MALEDETTI E SUBITO E infatti la Juventus ha in programma un contatto con l’Athletic Bilbao nel corso dei prossimi dieci giorni. Semplice il messaggio da recapitare ai dirigenti baschi: Llorente a giugno viene da noi a parametro zero, se non volete rimanere proprio a bocca asciutta siamo disposti a offrire una cifra per chiudere l’affare subito. Quanto? Non più di tre o quattro milioni di euro. Possibilità che i baschi dicano di sì? Non moltissime. Anche se, in fondo, sarebbe logico da parte loro (visto che stanno utilizzando pochissimo il centravanti) accettare, per quanto esigua, l’unica offerta che permette loro di incassare qualcosa, bisogna tenere conto che il caso Llorente è diventato soprattutto una questione di principio. I vertici del club biancorosso non vogliono darla vinta al giocatore, non hanno necessità finanziarie urgenti e quindi possono permettersi lo sfizio (da quattro milioni) di far rispettare a Llorente il suo contratto fino all’ultimo giorno. Detto questo, un tentativo Marotta lo farà. Perché in questo modo potrebbe mettere a segno un gran colpo a gennaio, senza infliggerne uno troppo forte al bilancio. Come dire: capra e cavoli. Oltretutto, essendo Llorente un giocatore che a luglio sarebbe comunque della Juventus, anticipargli la “cura Conte” farebbe guadagnare tempo anche in vista della prossima stagione.
L’ESTATE E se l’Athletic dice no? A quel punto o si sbroglia la situazione Drogba in modo che la Juventus possa affrontarla senza troppi compromessi con il bilancio, oppure Marotta potrebbe effettivamente chiudere il mercato di gennaio senza acquistare un attaccante. Certo, ci sarebbe il problema di Nicklas Bendtner che, infortunato fino a marzo, rischia di lasciare i bianconeri con gli attaccanti contati anche in caso di una banale squalifica di uno dei quattro rimanenti, ma in quel caso non servirebbe il grande acquisto, ma una soluzione low cost e poco impegnativa. Marco Borriello , che sta divorziando dal Genoa, è un nome chiacchierato (ma - va detto - per ora non in Corso Galileo Ferraris) e potrebbe effettivamente essere una possibilità con i suoi pro e i suoi contro. Altrimenti varebbe davvero l’abusato concetto degli “occhi aperti se si presenta un’occasione”, perché può spuntare all’improvviso un centravanti scontento o una situazione favorevole. Altrimenti rimane l’estate, quando il grande bomber dovrà arrivare. Ma sarà tutta un’altra storia: cadrà la discriminante Champions e la Juventus avrà più soldi da spendere. Luis Suarez del Liverpool, per esempio, sarebbe una possibilità concreta, non un sogno da coltivare al freddo di gennaio. Gabbiadini e gli altri giovani sotto il controllo della Juve. Un’altra soluzione per il fronte attacco è in casa, o zone limitrofe. Si tratta di quei giovani che la Juventus controlla e che ha mandato in prestito altrove per maturare la necessaria esperienza. Il primo della lista è Manolo Gabbiadini che a Bologna si è conquistato il posto da titolare: al suo attivo 3 gol. E’ per metà della Juve anche Ciro Immobile che il Genoa sta valutando se dirottare a Palermo o no. In serie B, una delle stelline del campionato è Richmond Boakye, altro attaccante giovane mezzo-Juve che ha segnato fin qui 9 reti con il Sassuolo. Ma l’ad Beppe Marotta preferirebbe lasciarli dove sono, per completare il percorso di formazione.

 (Camillo Forte e Guido Vaciago - Tuttosport)

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