Esperto di Calcio

26 settembre 2013

Storie di calcio: un uomo fortunato, Christian Karembeu

Cosa rendeva Karembeu un giocatore superiore agli altri? Molto semplice, sua moglie! Scherzi a parte, il mediano colored è stato un calciatore di indubbio talento, tanto da militare nel Real Madrid e nella nazionale francese, insomma non due squadrette qualsiasi.
Nato a Lifou, Nuova Caledonia, il 3 dicembre 1970, è uno di quei giocatori "coloniale" che ha fatto le fortune della Francia di fine anni '90. Insieme ai connazionali Thuram, Vieira, Zidane e Djorkaeef, Karembeu è stato protagonista dell'ascesa francese sulla scena del calcio mondiale. Vincitore nel Mondiale di casa e ad Euro 2000, Karemberu era un mediano difensivo, schierabile all’occorrenza anche come difensore centrale.

Christian Karembeu nasce e trascorre l’infanzia e la giovinezza sull’isola di Lifou, nella Nuova Caledonia (Oceano Pacifico) crescendo secondo i costumi dell’etnia kanak. Il nonno, guerriero kanak, era stato esposto allo zoo umano del Jardin d’acclimatation di Parigi, durante l’esposizione universale del 1931. Fatto questo che non impedirà a Christian di scegliere i colori della Francia nella partite internazionali, senza però cantare la Marsigliese (considerata dal ragazzo un inno guerriero, che non ha niente a che fare con il gioco).
L’arrivo nella Francia metropolitana del giovane Christian si ricorda nel lontano 1988, quando viene inserito nelle giovanili del Nantes, squadra con cui esordirà nella serie A francese nel 1990, e con cui giocherà per cinque campionati, vincendone uno nel 1995.
Dopo la conquista del campionato francese, Karembeu si trasferisce in Italia, più precisamente alla Sampdoria, dove gioca una buona prima stagione cui fa seguito un’annata più deludente, anche a causa dell'impoverimento tecnico della squadra.
Nel 1997 Christian viene ingaggiato dal Real Madrid, non tenendo in considerazione le ultime difficili prove a Genova. Indossando la maglia della Casa Blanca vince la Champions League 1998, giocando titolare in tutta la fase finale della competizione con 2 goal segnati nei quarti di finale contro il Bayer Leverkusen. Il 1998 è un anno magico: dopo la Champions arriva anche il trionfo ai Mondiali di Francia ’98. Anche in questo caso, dopo un inizio come panchinaro, Karembeu viene schierato titolare nella fase finale del torneo a partire dai quarti di finale contro l’Italia (la partita del rigore di Di Biagio sulla traversa), passando per la semifinale contro la Croazia e la finale trionfale di Saint-Denis contro il Brasile. Una vittoria anche contro chi, come il leader fascista Jean-Marie Le Pen, considerava quella nazionale “troppo nera“.
Nel dicembre 1998 Karembeu diventa campione del mondo anche per club, pur senza giocare, quando il Real Madrid vince la Coppa Interncontinenta contro il Vasco Da Gama.
Il periodo madrileno del kanak finisce nel 2000 dopo la conquista di una seconda Champions League con le merengues e dell’Euro 2000 con la nazionale francese contro l’Italia.
Dopo Madrid, per Karembeu arriveranno il Middlesbrough, l’Olympiakos, il Servette e il Bastia, prima del ritiro nel 2006.
Si diceva della sua miglior qualità all'inizio del pezzo. La sua storia d’amore con la modella Adriana Skleranikova è stata argomento di gossip francese e internazionale, storia d’amore finita a marzo del 2011. Ad oggi Karembeu si impegna anche con numerose fondazioni di beneficenza legate al calcio, oltre a essere ambasciatore e promotore del calcio del continente oceanico a livello mondiale.

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