Ha vinto. Il River Plate è tornato grande, uffcialmente. Dopo sei anni di buio, una retrocessione e tanta amarezza, finalmente i Millonarios son tornati sul tetto d'Argentina. La storia del River degli ultimi anni è singolare, appassionante. Una squadra fortissima messa in ginocchio, che riparte dalla cadetteria senza arrendersi. Questo verbo non esiste al Monumental, non sarà mai usato.
Dopo un torneo Inicial a dir poco orrendo, chiuso al diciassettesimo posto, il River fa tabula rasa e riparte con un nuovo piglio. La squadra è un perfetto mix di gioventù ed esperienza, sapientemente armonizzato da Ramon Diaz, una garanzia di successo. Le stelle della squdra sono l'ex Catania Cristian Ledesma e "El Torito" Fernando Cavenaghi, uno su cui avrei scommesso più di un euro dieci anni fa. E invece, dopo esperienze agrodolci nel vecchio continente, eccolo tornare alle origini, con la fascia di capitano al braccio e la voglia di vincere. La stessa che non manca alla giovane stellina dei Millonarios, quel Manuel Lanzini destinato ad infiammare il mercato estivo.
Il River, che da sempre lancia alcuni fra i migliori giovani d'Argentina, ha nel suo serbatoio altri due fuoriclasse: Villalba e Simeone. Già, questo nome suonerà familiare, ed effettivamente lo è. Soprannominato "El Cholito", Giovanni Simeone è il figlio di Diego, allenatore che fra poco meno di una settimana si giocherà una storica Champions League con l'Atletico Madrid, poco dopo averlo riportato sul tetto di Spagna a venti lunghissimi anni di distanza dal capolavoro firmato Radomir Antic.
E allora scopriamo Giovanni Simeone con l'esperto di calcio sudamericano ed agente Fifa Gianfranco Cicchetti, che in esclusiva per Esperto di Calcio ci spiega chi è questo giovane talento.
"Simeone è un attaccante moderno, con buonissime doti tecniche, veloce e mobile, ha caratteristiche simili a Fernando Torres. Può giostrare sia da prima che da seconda punta, vede la porta ed è dotato di un'ottima balistica nelle conclusioni. Deve migliorare nella continuità delle prestazioni, ma è un '95 ed ha tutto il tempo per crescere e rafforzarsi. E' un giovane di grande prospettiva che non ha avuto paura nell'impatto in una realtà difficile e blasonata come quella del River Plate, segno di buona personalità. Ha passaporto spagnolo, il che gli faciliterà il trasferimento da qui alle prossime stagioni in un campionato europeo. E' tra i migliori giovani del calcio argentino, assieme a Correa e Driussi è tra i migliori prospetti della generazioni dei neo maggiorenni. Un altro anno di esperienza nel campionato argentino gli permetterà di raggiungere i livelli di rendimento di altri giovani come Lanzini, Villalba, Vietto e De Paul, ormai pronti al trasferimento in Europa."
Lazini e Villalba son pronti per il calcio che conta, ma c'è da scommettere che anche il piccolo Simeone farà strada. Se ha preso anche solo un quarto del carattere paterno, la via del successo è dietro l'angolo.
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