Esperto di Calcio

17 giugno 2014

Brasile 2104: Thomas Müller, il prototipo del centravanti tuttofare

La Germania ha letteralmente annichilito il Portogallo, più di quanto fosse lecito aspettarsi. Io, a dire il vero, mi sarei aspettato uno scherzetto lusitano, ma evidentemente ho sopravvalutato Ronaldo e compagni. I tedeschi sono come noi, nei grandi eventi ci sono sempre. Più ancora degli azzurri fanno della solidità e della continuità un vero marchio di fabbrica.
Eroe di giornata, ovviamente, Thomas Müller. Non tanto e non solo per la tripletta, quanto piuttosto per i suoi numeri e per l'insolita posizione ricoperta. Nato centravanti, Müller è stato riciclato negli anni come esterno offensivo o seconda punta, da tempo nel Bayern non fa più la punta vera. Con Olic, Gomez o Mandzukic, il prodotto del settore giovanile del Bayern Monaco si è sempre messo al servizio della squadra. Una qualità non indifferente, apprezzabile e ammirevole, ma che ha gioco forza modificato il suo modo di giocare, il suo modo di essere centravanti. Müller, al di là del cognome pesantissimo, è diventato un centravanti moderno, abile a toccare il pallone in diverse zone del campo e dialogare con centrocampisti e prima punta.

All'esordio del Mondiale, tatticamente, la sua posizione viene modificata. Fuori il centravanti di riferimento, Miro Klose, il commissario tedesco punta su di un trio tutto classe e velocità. Thomas è ovviamente la punta di diamante, quello che più di Ozil e Goetze ha confidenza con i portieri e le reti avversarie. 
I numeri dell'attaccante di Weilheim, sono incredibili. Nella prima frazione di gioco, dati ufficiali alla mano, corre 6,195 Km, partendo da sinistra per tagliare come il burro la difesa portoghese.
Al primo tiro in porta, subito goal. Certo direte voi, facile su calcio di rigore, ma intanto li segna e li sbaglia solo colui che ha il coraggio di tirarli. Le sue scorribande, i suoi inserimenti, mettono a dura prova i difensori di Lisbona, che spesso lo fermano con le cattive. In uno dei suoi scatti, che arrivano a toccare l'invidiabile velocità di 29.05 Km/h, Pepe mette il fisico. Il tedesco è scaltro e un pochino disonesto, appena si sente toccato cade a terra. Il difensore del Real Madrid, che quanto acume non è mai stato avanti a tutti, lo affronta testa a testa. Gli da una testatina mentre è a terra, nulla di violento, ma sufficiente per non far gridare allo scandalo per il rosso esibito dall'arbitro.
Con l'uomo in più la Germania dilaga e al secondo tentativo Müller conferma la sua fama di cecchino: 2 conclusioni e 2 reti, con una media realizzativa pulita pulita del 100%.

La musica non cambia nella ripresa, con la Germania padrone del campo. I ritmi si abbassano, il possesso palla aumenta ma non l'impegno del numero 13. Müller corre infatti 4,420 Km in 36', sfiorando i 26,5 Km/h, niente male per giocare in un clima torrido. La posizione in campo è pressochè la stessa, l'efficacia offensiva anche. Müller arriva alla conclusione due volte, trovando la via della rete per portare a casa il pallone della gara ed issarsi in vetta alla classifica marcatori.
Klose, che al Mondiale cerca il goal numero 15 per eguagliare nell'all-time top scorers il brasiliano Ronaldo, è avvisato. Thomas Müller ha tutte le intenzioni di riprendersi con la Nazionale il suo ruolo di centravanti.

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