Ha vinto la squadra più forte, quella più cinica e compatta. Ha deciso un ragazzo formidabile, nato nel 1992 e reduce da una stagione difficile. Solo chi non conosce il calcio si è permesso di aver messo in discussione Mario Gotze, un talento meraviglioso. Capace di fare tutto, dialogare, passare, servire e soprattutto segnare. Lo ha dimostrato stasera, portando sull'Olimpo del calcio la sua Germania. Si è andato a prendere la coppa, nel modo più bello ed incredibile in assoluto, all'ultimo istante. Proprio quando sembrava scontato che si andasse ai rigori, ecco sbucare la zampata del campione. Grande merito all'ala del Chelsea Schurrle, che accelera e spacca la difesa. Il cross al centro è perfetto, ma per trasformarlo in rete occorre il guizzo del fuoriclasse. Mario la stoppa di petto, insinuandosi fra De Michelis e Garay. La palla non tocca mai la terra e in "estirada" viene calciata in modo sublime. La traiettoria beffa Romero e s'insacca in rete. Di lì in avanti è festa tedesca, meritata e legittima.
Una partita bella, nonostante il goal arrivi solo nei minuti finale del secondo supplementare. Mai come oggi a vincerla è stato l'allenatore, con un Loew perfetto ed un Sabella che può prendersela solo con sè stesso. E partirei proprio da qui, ribadendo l'incredibile e inconcepibile esclusione di Carlitos Tevez, per iniziare. L'altro tasto dolente è stato il modo in cui ha gestito questa finale, francamente difficile da decifrare. La tattica di base era ottima, con una difesa rocciosa ed un contropiede rapido ed efficace. Lavezzi ha fatto malissimo ai difensori tedeschi, Higuain ha sulla coscienza il pallone di un facile 0-1, e Toni Kroos ringrazia.
Nel secondo tempo fuori i due sopracitati e dentro un Aguero imbarazzante ed un Palacio che si conferma un giocatore con mezzi limitati, almeno per una finale Mondiale. El Kun è lontanissimo parente di quello che brilla con i club; el Trenza ha il pallone davanti a Neuer e lo sbaglia in maniera grossolana, provando un pallonetto orribile.
Loew, viceversa, non ha sbagliato niente. Ha avuto coraggio e non ha mai indietreggiato. Ha rischiato di prendere goal, ha avuto paura per qualche accelerazione di Leo Messi, che non ha però fatto la differenza, ma non è mai caduto. La scelta di schierare Schurrle, in luogo di un centrocampista di contenimento come Kramer, e Gotze ha pagato. Assist e goal, il Mondiale è merito suo, soprattutto suo.
Spiace per l'Argentina, soprattutto per un immenso Mascherano, ma il campo ha parlato. Spiace vedere Messi così triste, ma anche i campioni devono perdere e saperlo fare. A Rio ha vinto la squadra che più di tutte ha meritato di vincere, essendo perfetta in tutti i ruoli. Un Neuer favoloso; una retroguardia ermetica; un centrocampo spaziale; un attacco atomico.
E la Germania ci raggiunge a quattro titoli, vediamo come loro si sono rialzati dopo la figuraccia a Euro2004 e prendiamo appunti. C'è un primato europeo da riprenderci, al più presto.
4 comments:
L'inconcepile esclusione di un calciatore che negli ultimi 5 anni ha segnato 1 goal in Europa League, restando sempre a secco ogni qualvolta varcava i confini europei con le sue squadre di club?
O l'inconcepibile esclusione di un calciatore che ha segnato diciannove goal in un campionato ridicolo?
Mah...
A conti fatti il reparto "debole" dell'Argentina è stato l'attacco. Tolto Messi, che era sicuro del posto, le altre punte sono state protagoniste di un pessimo Mondiale. Lavezzi bene nel gioco ma a secco; Aguero male sotto tutti i punti di vista; Higuain ha trovato un goal e ne ha sbagliati almeno quattro "semplici", fra cui uno in finale; Di Santo non pervenuto (e forse è una fortuna). In questo scenario uno come Tevez DOVEVA esserci. La storia dei goal in Europa è storia trita e ritrita di antijuventinità, non vinci TUTTO a livello nazionale ed internazionale con vari club (e sempre da protagonista) se non sei un fuoriclasse. Sabella ha preso il suo rischio e non ha pagato, ha vinto la Germania. Magari con Tevez andava diversamente, magari no. Non lo sapremo mai..
Ecco, appunto...non lo sapremo mai.
Quindi se, se, se, se, se, se, se...non conta nulla.
I numeri però vogliono dire qualcosa.
L'antijuventinità, poi, è ridicola, visto che Tevez ha giocato solo 1 anno nella juve e quattro altrove e in Europa ha fatto cilecca più che a Torino.
Ferguson credo sia un po' meglio di Conte...non trova, esperto di calcio?
Rispondo con numeri abbastanza chiari e diretti, quelli non mentono mai.
Agli ordini di Ferguson Tevez ha giocato 99 partite, con 34 reti e 15 assist. Ha vinto 2 Premier, una Community Shield, una Champions e una Coppa del Mondo per club. Può non piacere magari, ma è un grande giocatore. Non chiamarlo e preferirgli gente come Alvarez e lo stesso Palacio, uno dei peggiori del Mondiale, è stato un errore.
Con i sè e con i ma si va poco lontani, ma questo è stato un errore quantomeno evidente. Loew ha ringraziato e ha portato la coppa in Germania.
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