Radamel Falcao è un attaccante straordinario, probabilmente uno dei pochi che può tener testa a Messi e Cristiano Ronaldo. Eppure, per quanto lo consideri un giocatore unico, inizio a nutrire seri dubbi su di lui. Il passaggio al Monaco di Ranieri sembra fatto, e se così fosse la mia opinione si modificherebbe radicalmente. Non dirò mai che non sia un attaccante di indubbio valore, ma il passaggio ad una società senza arte ne parte come il Monaco non ha senso. Non ha una logica per uno sportivo che può ambire ai massimi livelli, per un centravanti che potrebbe vincere qualsivoglia trofeo.
Classe 1986, il numero nove colombiano è all'apice della carriera, che lo ha fino a questo momento giocare con maglie importanti ma non uniche. Porto e Atletico Madrid son grandi club, ma il loro prestigio non può essere paragonato a quello di altre società: Real Madrid, Barcellona, United, Juventus, Milan, Bayern Monaco. Ma nemmeno a grandi società come il Liverpool, l'Inter, il Chelsea o il Borussia Dortmund.
Da un giocatore del suo livello mi sarei aspettato si un trasferimento, ma per ben altri lidi. Pensavo volesse vincere, subito. Pensavo e speravo che avesse fame di vittoria e di successi, di coppe e gloria. Forse mi son sbagliato, il richiamo della bella Montecarlo e della ricchezza è più forte. Forse sono un romantico io, un idealista a pensare che successi e vittorie valgano più dei milioni di euro degli sceicchi. Per carità, di fronte a certe cifre tremerebbero le gambe a tutti, ma mi domando: possibile che un ragazzo che guadagna 5 milioni di euro l'anno sacrifichi la fama e la gloria per guadagnare 10? Cosa se ne farà mai di altri 5 milioni l'anno?
Spero davvero che Radamel mi smentisca, rifiutando il trasferimento al Monaco. Ad oggi, purtroppo, l'affare sembra fatto.
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