Non è mai stato un campionissimo, ma il suo l'ha sempre fatto. Alessandro Birindelli è stato un onesto gregario, capace di servire l'assist decisivo a Barcelona; in grado di sfoderare un missile niente male al Riazor; e uno degli uomini della risalita in B, con tato di fascia al braccio in qualche occasione.
Domenica "Birindo" ha fatto un gesto forse poco sponsorizzato, ma profondamente bello e significativo.
Allenatore dei bambini pisani, Birindelli guida i suoi "piccoli campioni" nella trasferta di Ospitalieri. Durante la partita un ragazzino fa una giocata sbagliata, in tribuna il papà di un suo compagno di squadra sul campo si alza ed urla:"Levalo!".
Pronti via inizia un battibecco col papà del primo, poco avvezzo a sentire calunnie nei confronti del giovane calciatore. Le urla arrivano in campo, il mister chiede il timeout e in prima persona va loro a parlare: state calmi o ce ne andiamo. La partita riprende, così come la lite verbale fra i due "adulti". CBirindelli non è tipo da assistere passivamente. Richiama i bambini, avverte l’arbitro e gli avversari, e ritira la sua squadra dal campo.
La società non lo bacchetta ma lo elogia. Il d.s. Umberto Aringhieri esprime la sua solidarietà dalle colonne de "Il Tirreno": "E’ un gesto educativo e formativo. Se non si comincia a educare i genitori, i bambini, che sono i giocatori del futuro, non impareranno mai".
Aggiungere altro a questa vicenda significherebbe sprecare parole, preferisco ringraziare Birindelli e sperare che in tanti lo seguano. Dalla terza categoria alla Serie A, dai bambini agli adulti, lo sport deve unire e divertire. Molti non lo capiscono, speriamo che gli Alessandro Birindelli si moltiplichino presto in tutto lo Stivale.
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