Camoranesi, grande ex bianconero, e Ventura, allenatore granata, scaldano l'atmosfera alla vigilia della stracittadina di Torino. Dalle colonne di goal.com, scrivono:
"Con Conte la Juve è tornata quella dei tempi migliori. In Italia poi non ha rivali".
Il derby tra Torino e Juventus è alla porte. Una partita che non è mai come le altre Lo sa bene Mauro German Camoranesi ex conoscenza del calcio italiano con un trascorso importante alla Juventus. Dalle pagine di 'Tuttosport' il centrocampista argentino in forza al Racing Club racconta i suoi trascorsi nelle varie stracittadine con un pizzico di acredine che sicuramente non piacerà ai tifosi del Toro.
Chiare le sue parole all’esordio: “Più che un ricordo del derby, un pensiero: non ho mai capito perché, a distanza di 40 anni, i granata parlino sempre e soltanto degli anni Settanta. Invece di scrivere nuove pagine, pensano sempre alla storia: credo che questo sia il loro limite”.
Chiaro come Camoranesi faccia il tifo per la Juve anche se non sembra d’accordo con l’idea di spendere per avere a tutti i costi un top-player in bianconero: “La cosa più importante è spenderli bene, i soldi. Io resto della mia idea: meglio un colpo da 30 milioni che tre da 10. Al calcio giocano i calciatori e quelli bravi costano: ma solo con loro aumenti le possibilità di successo”.
Ultime battute riservate a Conte, protagonista delle ultime due stagioni: “Con Antonio la Juve è tornata quella dei tempi migliori. In Italia non ha rivali e in Champions è arrivata subito ai quarti. Il lavoro comincia a dare i frutti. E sarebbe bello diventare campioni nel giorno del derby”. Ha chiuso Camoranesi.
La Juventus è sempre la Juventus, ma "noi dobbiamo comunque 'fare' il Toro". E' il proclama di Giampiero Ventura alla vigilia di un Derby della Mole attesissimo come sempre. Il tecnico del Torino, intervenuto oggi in conferenza-stampa, è apparso piuttosto ottimista.
"E' una partita singola e in questi casi può vincere anche chi non è favorito. A patto di giocare da Toro", è il suo monito. Per la gara di domani non mancano i timori per l'ordine pubblico, soprattutto nel caso in cui la Juve dovesse festeggiare il suo scudetto in casa dei 'cugini'.
"Il derby dovrebbe essere la festa dello sport per la città - le parole di Ventura sul tema, riportate dal sito ufficiale del club - L'anno scorso entrambe le squadre hanno vinto i rispettivi campionati e anche in questa stagione entrambe le formazioni stanno raggiungendo i loro obiettivi. Per parlare di rapporto tra tifoserie bisogna partire dalle piccole cose, smussando i toni. Mi auguro di tutto cuore che, al di là del risultato, Torino domani dia l'immagine di una città di sport che sta riemergendo e che vuole tornare all'apice".
Inutile dirlo, per i granata sarà comunque durissima fare risultato: "Loro avranno grande voglia di vincere, ma noi faremo di tutto per impedirglielo.La Juventus non si preoccupa di nessuno, ha il suo modo di giocare che è impreziosito ulteriormente dalla qualità dei singoli: sotto questo aspetto faccio i complimenti ai bianconeri. Noi abbiamo 40 punti in meno, ma non siamo certo inferiori a loro in quanto a voglia di fare risultato".
Per Ventura, tuttavia, non mancano i rimpianti: "Il nostro campionato sarebbe stato importante se nelle ultime partite non avessimo regalato gli ultimi dieci minuti dei match. Avessimo centrato un paio di quelle partite oggi avremmo una classifica sopra le righe e un'immagine eccezionale: dal momento che non ci siamo riusciti è giusto essere qui e mettere a fuoco la situazione".
Da parte sua non ci sarà alcun bisogno di caricare ulteriormente il gruppo: "Ci auguriamo che ogni giocatore abbia lo stimolo giusto e che si arrivi al match con la giusta serenità. Uno stress esagerato non paga mai. Ci sono delle partite che vanno preparate e in cui la squadra va caricata, altre invece nelle quali bisogna tenere tranquilli i calciatori perchè l'adrenalina è molto forte e si rischia di arrivare al match scarichi".
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