Francelino Matuzalem in campo da sempre ha unito la sua tecnica alla sua eccessiva veemenza. Durante il derby della Lanterna, si è reso protagonista di un fallo di gioco, molto rude, che poteva esser punito con un cartellino rosso, ma non c'era nulla di personale. Dopo la fine del match, il centrocampista brasiliano ha ricevuto da parte dei media critiche e giudizi non piacevoli. Il mondo del giornalismo sportivo si è scagliato contro il brasiliano, reo di un intervento molto duro anche sul laziale (ed ex compagno) Brocchi.
L'atteggiamento me lo sarei aspettato dalla stampa genovese, che ha da sempregiudizi poco teneri verso il grifone, ma il resto della carta stampata e delle televisioni avrebbe potuto evitare certi commenti, certe affermazioni fuori luogo.
Da Baresi a Benetti fino ad arrivare a Materazzi e Cambiasso, il calcio italiano ha assistito a diversi falli "omicidi", ma nessuno ha subito un processo mediatico tanto forte e tanto grave. Mai nessuno si è spinto a dire che il fallo fosse intenzionale, per far male all'avversario.
Nel derby di Genova i falli non sono mai mancati, ma ne ricordo di durissimi anche da parte blucherchiata, da Bazzani a Cacciatore, passando per Franceschini e Maggio. Quindi non vedo ragioni per avere tutto questo astio verso il brasiliano. Non capisco questa veemenza verso un giocatore duro, che non si tira mai indietro. Se lo facciamo, allora dovremmo farlo sempre. Con Matuzalem, con Materazzi, Cambiasso, Glik e tutti quei giocatori che, in un momento di scarsa lucidità, fanno un'entrata più dura del solito.
Io seguo la Premier League, ed un fallo così sarebbe un normale fallo di gioco. Terra di giocatori rudi come Roy Keane e Vinnie Jones, un fallo di questo tipo non avrebbe destato critiche e caos mediatico come qui in Italia, o più nello specifico qui a Genova. Matuzalem è un calciatore, alle volte rude, ma non cattivo. Il calcio è uno sport di contatto, con colpi e botte, nel quale si deve saper accettare ogni fallo, a patto che si chieda scusa in campo e dopo la partita.
Andrea Pace
0 comments:
Posta un commento