Esperto di Calcio

8 ottobre 2013

Storie di calcio, Djibril Cissè e la tamarria al potere

Pensare che Djibril Cissè abbia vinto una Champions League, mi fa impallidire. Non che l'attaccante francese fosse scarso, per carità, ma ci sono centravanti decisamente più forti che non si sono fregiati del titolo più ambito, della coppa più desiderata. Djibril da Arles, 182 cm di tammarria, ha nella bacheca numerosi titoli, riconoscimenti importanti e una maglia pesante. La Francia, non proprio l'ultima delle nazioni calcistiche, si è spesso affidata al ragazzone moro del sud, che ha ripagato sul campo la fiducia accordatagli, con 9 reti. Djibril Cissè era ed è così, un attaccante capace di diventare capocannoniere prima e capo dei "brocchi" l'anno successivo. Come quando all'arrivo al Liverpool griffò solamente 4 reti; o come quando approdò alla Lazio dopo i fasti in terra greca, realizzando una sola rete.
Se in campo Cissè era un attaccante discontinuo, lo stesso non si può dire sulla sedia del tatuatore. Lì Djibril era un "capo", uno tosto. L'ago non lo spaventava per nulla, così come i look improbabili dal parrucchiere, altro luogo in cui il francese ha dato lezioni a tutti.
Vedere per credere:

In versione "casual" per i suoi fan
Per la serie "la migliro pettinatura del globo è la mia"











I festeggiamenti post Champions, quale modo migliore se non girare in mutande per lo stadio di Istanbul?

E concludere degnamente con una spruzzata di Champagne da un migliaio di euro in pieno volto
















Imperdibile il look "pantalone a vita bassa, boxer osceni e occhiale da sole". Se poi si unisce il tutto allo sguardo da "sono il più figo dell'universo.."














Chicca finale, in versione angioletto...come mamma lo ha fatto, pallone in mano e tatuaggio sempre in vista.
















Oggi, se vi steste chiedendo dov'è finito il buon Djibril, lo potete trovare in Russia, più precisamente a Krasnodar. Qui non cerca belle figliole sovietiche, ma pare giochi con il Kuban, rinomata squadra europea con cui ha deciso di chiudere la carriera. Certo prima ha fatto una capatina in Qatar, a Doha, dove lo aveva chiamato un certo Zico. Bastano 9 partite del temibile campionato qatariota a "scoglionare" il nostro eroe ed a convincerlo a lasciare l'Al-Gharafa Sport per approdare al Kuban, dove dispenserà calcio ed emozioni.

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