Esperto di Calcio

29 ottobre 2013

Storie di calcio: Felice Centofanti

C'era una volta il calcio dei Centofanti, degli Agostini e dei Luiso. Sul Toro di Sora mi sono soffermato più volte, narrando le sue vicende come singolo e come leader del Vicenza delle meraviglie. Oggi, quindi, non voglio parlare nè di lui nè dell'Ancona, ma di un personaggio che ha "segnato" la mia infanzia: Felice Centofanti.

Approdato all'Inter via Ancona, il terzino di Teramo è stato uno di quei flop memorabili. Famoso per le sue acrobazie e la sua capigliatura, arriva in nerazzurro al posto di un ragazzotto brasiliano, bollato dall'attuale c.t. inglese Hodghson come "inadatto". Quel ragazzo era un certo Roberto Carlos, non so se mi spiego.
Con queste credenziali, quindi, il fallimento era dietro l'angolo. E infatti con i meneghini gioca poco, male e viene venduto veloce come la luce ad un Genoa che ormai aveva imboccato la strada del fallimento.
Prima di essere risucchiato nel vortice nerazzurro, però, Centofanti è stato un istrionico giocatore, capace di gesti acrobatici degni di nota.
Potrei raccontare dei suoi fallimenti, di come sia finito a fare l'inviato per Striscia la Notizia o chiuso la carriera alla Sannicolese, squadra che nemmeno gli abitanti dell'omonimo paese tifano. Eppure non voglio, perchè preferisco ricordare Felicione con una delle sue rovesciate più belle.

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