Esperto di Calcio

31 ottobre 2012

This is football. Istant replay, no grazie

foto di repubblica.it
Moviola sì, moviola no, moviola forse. Ogni anno la stessa tiritera esplode fragorosamente dopo qualche giornata di campionato. Tralasciando gli "urlatori della domenica" che ormai da decenni cavalcano questo tema per fondarci una carriera giorlastica o presunta tale, cercherò di affrontare il problema in maniera razionale.
Si sente spesso dire che l'impiego della tecnologia nel calcio aiuterebbe gli arbitri e diraderebbe le polemiche, come accaduto nel tennis. Ecco, proprio partendo dall'analisi di questo sport mi sembra giusto fare delle considerazioni. Il tennis è lo sport che meglio si presta all'impiego di un supporto computerizzato. L'hawkeye, introdotto nel 2006, è basato sul principio della triangolazione. Usando immagini prese da angoli diversi del campo di gioco, si riesce a determinare l'esatto punto di rimbalzo della pallina. I giocatori, una volta che la palla viene chiamata in o out, hanno la possibilità di chiedere la verifica, confermando o sconfessando la decisione presa dal giudice di sedia o da quello di linea. Perchè è tanto semplice ed efficace nel tennis? Semplicemente perchè parliamo di uno sport ricco di tempi morti, che non è stato snaturato bensì migliorato e perfezionato. Per quanto preciso, anche questo sistema non è perfetto al 100%. La Hawk-Eye Innovations (http://www.hawkeyeinnovations.co.uk/) indica infatti che il sistema ha una media d'errore di 3.6 millimetri. Siamo sicuri che le polemiche nel calcio si spegnerebbero del tutto? Io non ne sono poi così certo.
Certo, impiegare questo sistema in occasione dei goal "fantasma" può essere un'idea, tanto che la Fifa ha deciso di sperimentarlo durante il prossimo campionato del mondo per club. 7 telecamere, montate strategicamente dietro ogni porta, ricostruiranno la posizione esatta del pallone e permetteranno di capire in pochi istanti se la palla ha varcato o meno la linea di porta. Una scelta saggia e condivisa dall'intero movimento calcistico mondiale. Il sistema sarà applicabile solo ad alti livelli (come nel tennis) ma risolverà in maniera pressapoco definitiva il mistero del "goal non goal".
Uefa e Fifa non sono certo sprovvedute e ci sono ragioni più che valide per cui la moviola in campo sui fuorigiochi e falli non è mai stata nemmeno presa in considerazione. L'impiego dell'istant replay per i goal annullati, infatti, derimerebbe i dubbi su quelle azioni che si concludono rapidamente o perchè nessuno si è accorto che il guardalinee ha sbandierato. E tutte le volte che un attaccante è fermato in off side davanti alla porta? Anche quello è un potenziale goal annullato, non ha meno valore. E le reti non convalidate per un errore dell'arbitro? Anche in quel caso si dovrebbe consultare il replay e decidere di conseguenza. Penso al goal annullato nel derby di Milano a Montolivo, con il gioco che viene fermato quando la palla era già destinata all'incrocio dei pali.



E i falli in area o al limite? Dovremmo star li a valutare l'entità di una spinta da un replay? Con allenatori e panchine che sbraitano le proprie ragioni nelle orecchie dell'arbitro? Impossibile.
Quante volte dovrebbe essere fermato il gioco, nove?dieci? Assurdo. Significherebbe snaturare lo sport e destituire di ogni potere i guardalinee e l'arbitro. Le decisioni che devono prendere sono davvero difficili, non è demagogia. Guardare allo stesso tempo il movimento dell'attaccante e del difensore senza perdere d'occhio il momento in cui parte la palla è già di per sè un'impresa. Se a questo aggiungiamo che devono anche essere perfettamente in linea con chi sta per ricevere la palla il coefficiente di difficoltà si alza ulteriormente. 
























Ci sono stati casi di errori clamorosi nella storia del calcio, ma è fisiologico. Se andassimo ad analizzare ogni singola partita nei suoi dettagli troveremmo decine di errori. Prendiamo un paio di esempi tanto per chiarire. Domenica a Firenze viene annullato un goal a Mauri. Una situazione di gioco abbastanza semplice, errore umano, niente da dire. Le polemiche sono montate ma si sono sopite piuttosto rapidamente. Eppure quel goal avrebbe realmente cambiato la partita. La Lazio si sarebbe trovata sull'1-1 in parità numerica e giocando meglio della Fiorentina.
A Catania è invece scoppiato il putiferio. Arbitro, guardalinee, quarto uomo, giudice di porta, un pastrocchio totale. Il goal di Bergessio, regolarissimo, viene prima convalidato. Poi il quarto uomo dice all'assistente che dopo il tocco di testa in area ve n'è stato un altro di Lodi con la coscia, in mezzo all'area. Maggiani a quel punto torna sulla sua decisione e cambia idea, goal annullato. Urla, spintoni, liti. 50 secondi di puro delirio al Massimino, che certo potevano essere evitato con la moviola in campo. O più semplicemente se il guardalinee avesse giudicato fuori la palla sulla stessa azione, pochi istanti prima del cross che ha portato Bergessio a battere Buffon.



Due torti non fanno giustizia, ma sono lo specchio di quanto sto sostenendo. Parliamo di "aria fritta". L'errore umano è parte integrante di questo gioco, come accade in Italia succede nel resto d'Europa ed in Champions League. Quante polemiche ci sono state dopo Barcellona-Chelsea o Barcellona-Inter? Quante in Inghilterra dopo Chelsea-Uunited di domenica? Certo i risultati possono anche essere falsati in singoli casi e avvenimenti, ma su un torneo lungo 34-38 giornate gli errori non sono mai così determinanti. Alla fine vince la squadra più forte, solo noi italiani non ce ne rendiamo conto. Il malsano e perverso gusto per polemica e sospetto, che contraddistingue la nostra società e la nostra informazione, ci sta ofuscando le menti. Godiamoci questo sport, con i suoi pregi e i suoi difetti. Gioiamo per un goal e disperiamoci per un fuorigioco inesistente; parliamone con gli amici e discutiamone. Il calcio, nella sua essenza più pura è anche e soprattutto questo: un forte aggregatore sociale. Non trasformiamo il gioco più bello del mondo in qualcosa che non è. Godiamocelo ed amiamolo, come hanno fatto i nostri nonni, i nostri padri e, mi auguro, faranno i nostri figli.



                                                                                                                                           

7 comments:

Secondo me l'unica soluzione praticabile nel calcio è una moviola in campo "ufficiosa" (un po' come quella della testata di Zidane...), con un individuo non meglio identificato che abbia un monitor a disposizione e possa, tramite auricolare, aiutare l'arbitro in quelle situazioni in cui il gioco è già fermo da un po', tutti protestano, c'è casino, gli assistenti non sono sicuri, etc. giusto per evitare all'arbitro grosse sviste tipo quella di domenica.
Per tutto il resto mi tengo volentieri l'errore umano, sperando che la cultura sportiva prima o poi attecchisca un minimo anche qui...

Mi trovo d'accordo con te al 100%. Se il quarto uomo avesse a disposizione un monitor e potesse comunicare con l'arbitro in certi frangenti sarebbe di sicuro la soluzione migliore. Direi l'unica palusibile. Come hai ben ricordato tu, la testata di Zidane non era stata vista da nessuno dei 3 arbitri, ma per evitare una figuraccia planetaria ci si è fidati del quarto uomo.

La tua analisi, come al solito, è molto esaustiva e lucida e, per quanto mi concerne, condivisibile al 90%.
Credo, tuttavia, in linea con alcuni commenti già apparsi su fb, che ci possa essere una via di mezzo tra l'affidarsi soltanto all'arbitro e l'uso sistematico della tecnologia. Io proporrei, come se non sbaglio accade nel tennis, di fornire alle due squadre soltanto 2-3 instant replay a partita, in modo tale che la squadra che crede di aver subito una svista vi faccia ricorso esclusivamente quando ne è certa. Nel dubbio, poi, vale la decisione dell'arbitro. Così, tanto per chiudere una volta per tutta la questione della sudditanza o della malafede.
Ma, al di là degli errori arbitrali e dell'uso dell'instant replay, ciò che io ho trovato grave domenica a Catania è stato l'intervento di tutta la squadra juventina senza alcuna conseguenza disciplinare. Io giocatori della Juve si lamentano sempre e senza alcuna sosta, sottoponendo arbitri e guardialinee ha una pressione psicologica continua e difficilmente sopportabile. Capita anche ad altri giocatori, ma, nella maggior parte dei casi, quelli delle altre squadre sono esplulsi o ammoniti.
Anche su questo si dovrebbe riflettere. Il bello del calcio è anche non vedere i Lichtsteiner, Bonucci, Pepe, Pandev, Totti, ... di turno assalire continuamente i direttori di gara.
(Raffaele)

Sulle proteste dei giocatori in campo e fuori potremmo parlare per anni. Inizio a pensare che il modello di stadio perfetto sia solo Old Trafford. Lì, come nello Juventus Stadium, i giocatori sono lontani dall'assistente e non possono correre a dargli contro.
Per quanto riguarda la proposta di 2-3 chiamate, ci avevo pensato anche io..ma come scritto nel pezzo non sarebbe praticabile per quei casi in cui il giocatore lanciato a rete viene fermato in off side. Cosa faresti, lasceresti sempre andare il giocatore in porta? E' un bel dilemma

Secondo me, la maggior parte delle squadre fa della protesta una tattica sistematica e preterintenzionale (e non intendo soltanto della Juventus). Ne riparliamo comunque meglio di persona.
Per quanto riguarda l'uomo lanciato a rete, hai ragione, la soluzione è pressoché impossibile. Si potrebbe escludere questo caso dall'instant replay. Negli altri, 2-3 chiamate potrebbero tornare utili. Ripeto, proprio per sgombrare definitivamente il campo dalla dietrologia e per rasserenare gli animi di tutti e gli arbitri stessi, che, a mio parere, sbaglierebbero pure di meno, se supportati in tal senso.

Ma sai, in realtà se escludi la tecnologia per un tot di casi significherebbe applicarla a buon senso. Basterebbe ci fosse un uomo della federazione davanti ad un monitor che, qualora ce ne fosse l'occasione, avvisasse l'arbitro per evitare marchiani errori stile quello di domenica. In Italia vige l'immediata equazione errore arbitrale=complotto, ma spesso non è così. Io non ritengo che le decisioni arbitrali siano mai state così decisive all'interno di un campionato che si estende su 34-40 partite.
Il discorso è chiaramente diverso sulla partita secca, ma come ben ricorderai gli errori in finale di Champions sono dimenticati e messi a tacere velocemente. Peso al gol di Mijatovic in fuorigioco macroscopico, il rigore inesistente al Bayern nella finale col Valencia, il rigore non dato su Zidane in finale col Borussia Dortmund, il goal di Shevchenko annulato in finale con la Juve...

D'accordo con Marco e con l'idea di inserire un aiuto per l'arbitro nei casi più difficili da gestire, visto che poi ci va di mezzo, ancor più dell'arbitro e della sua compagine, la squadra che beneficia dell'errore commesso. Per il resto, che riguarda stupide recriminazioni su scudetti che secondo i fanatici e per nulla sportivi alcune squadre avrebbero addirittura "rubato", purtroppo non si può fare molto. L'ignoranza è dura a morire.
B. Baruffi

Posta un commento

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More