Nome: Bryan
Cognome: Cristante
Data di nascita: 3 marzo 1995
Luogo di nascita: San Vito al Tagliamento
Altezza: 186 cm
Piede preferito: destro
Squadra: Milan
Da quando Andrea Pirlo ha lasciato Milanello i rossoneri sono alla ricerca di un regista di spessore. La ricerca del Diavolo non è stata lunga e faticosa, perchè è bastato volgere lo sguardo verso la squadra Primavera, dove milita un predestinato: Bryan Cristante.
Figlio di padre canadese, Bryan Cristante nasce a San Vito al Tagliamento il 3 marzo 1995. Da bambino entra a far parte della scuola calcio del Casarsa, squadra del vicino paese di san Giovanni di Casarsa. Ancora giovanissimo si trasferisce al Liventina Gorghense, un piccolo club situato in provincia di Treviso. Qui si mette in mostra e si guadagna, nel 2009, il trasferimento al Milan.
A 14 anni entra a far parte del settore giovanile del Diavolo, con il quale farà tutta la trafila fino ad arrivare in prima squadra. Il suo debutto è di quelli che non si dimenticano: il 6 dicembre 2011, a 16 anni, fa la sua prima apparizione con il Milan, subentrando a Robinho nei minuti finali della sfida con il Viktoria Plzen.
Il debutto in Champions League a soli 16 anni lo ha reso il più giovane rossonero ad aver mai giocato nella massima competizione continentale ed il terzo giocatore di tutti i tempi.
Salvo questa piccola parentesi con il Milan dei grandi, Cristante è stato ed è uno dei punti fermi della formazione Primavera.
Nel 2011-2012 ha collezionato, alla sua prima stagione in Primavera, 20 apparizioni ed una rete, nella vittoria casalinga contro l'Hellas Verona. Con il passare delle partite Cristante è divenuto sempre più leader, diventanto nel corso di quest'anno il vero e proprio faro del centrocampo. 17 presenze e 2 goal sono il suo bottino momentaneo, ma il meglio di sé lo ha dato durante il Torneo di Viareggio.
In Toscana ha infatti guidato i rossoneri fino alla finale, persa con l'Anderlecht di Jordan Lukaku ed Acheampong. Nonostante l'amarezza in finale, per Cristante è stato un torneo di primissimo livello. Il giovane centrocampista rossonero, infatti, è stato insignito del premio "Golden Boy", riconoscimento che viene assegnato al giovane più promettente dell'intera manifestazione.
Nel corso di questa stagione Cristante si è più volte guadagnato la convocazione di Allegri per andare in panchina, senza aver mai l'occasione di scendere in campo. Le grandi prestazioni e l'abnegazione del ragazzo nel lavoro quotidiano, gli sono valsi i pubblici elogi di Adriano Galliani. L'amministratore delegato rossonero ha infatti dichiarato che dalla prossima stagione Cristante sarà fisso nel giro della prima squadra, andando così a rinfoltire il reparto di "baby fenomeni" a disposizione di Allegri. Con De Sciglio, Niang ed El Shaarawy comporrà una delle rose più interessanti e giovani dell'intero panorama calcistico italiano.
Bryan Cristante non è mai stato un ragazzo come tutti gli altri, il suo talento è sempre emerso in maniera piuttosto limpida. A partire dal 2010 è entrato a far parte del giro delle Nazionali giovanili italiane, facendo due presenze con l'Under16. Apparizioni che sono bastate a convincere Daniele Zoratto a farne il perno dell'Under17 prima e dell'Under18 poi. L'ex giocatore del Parma ha costruito la squadra proprio intono al regista rossonero, dai cui piedi passavano tutte le trame offensive della squadra.
Con l'ex rossonero Alberigo Evani, primo allenatore dell'Under18, il feeling non è cambiato. Cristante è parte integrante del progetto azzurro, che ha ripagato con ottime prestazioni e due reti di pregevole fattura.
Visione di gioco, piede educato e lancio millimetrico. Sono queste le principali caratteristiche di Bryan Cristante, regista di centrocampo dotato di tecnica sopraffina e tempi di gioco perfetti.
Nato come centrale di centrocampo, è stato ben presto impiegato come fulcro del gioco nelle giovanili rossonere. Impossibile non sfruttare le fantastiche doti di questo centrocampista, abile a smistare il pallone ed in grado di dettare i tempi del gioco. Cristante predilige prendere la palla dai difensori ed impostare lui stesso la manovra di gioco. Ne più ne meno il gioco che fa Andrea Pirlo nella Juventus e con la Nazionale.
Cristante, per quanto il paragone con il numero 21 sia azzardato, rappresenta un unicum nel panorama dei centrocampisti italiani. Bravissimo palla al piede, gioca sempre a testa alta ed è in possesso di un lancio formidabile. Cristante ha una dote innata nel verticalizzare il gioco, conferendo alla manovra offensiva una costante imprevedibilità. Il suo lancio, forte e preciso, ricorda molto quello dei centrocampisti britannici e rappresenta una soluzione offensiva immediata.
Destro naturale, Cristante calcia molto bene con entrambi i piedi. Non è solo un metronomo con spiccata visione di gioco, il giovane Bryan è giocatore completo, capace di disimpegnarsi in ogni situazione. Ottimo sui calci piazzati, sa calciare sia a scavalcare la barriera che di potenza. A discapito dei suoi 186 cm, Cristante possiede un piede delicatissimo e un tocco vellutato. La sua stazza fisica, unita ad una tecnica eccelsa, lo rendono un prospetto davvero formidabile. La sua altezza, infatti, gli permette di essere anche un perfetto schermo difensivo davanti alla difesa, diventando essenziale in entrambe le fasi di gioco. Difensivamente fa valere il suo fisico; in fase propositiva, invece, la sua tecnica.
Fresco di rinnovo contrattuale fino al 2018, ha incassato i complimenti di Adriano Galliani: "Gli ho augurato di fare come Kaka’, che in sei anni da noi ha fatto sei contratti, o El Shaarawy che in tre anni ha avuto tre contratti. I ragazzi partono con stipendi da ragazzi, poi la crescita dipende da loro". Sui paragoni con Pirlo, Montolivo e Aquilani, il dirigente rossonero ha detto: "Calma, ci vuole pazienza. Non possiamo fare come in Brasile dove dopo due gol un giocatore vale 20 milioni di euro". Ma se sul mercato ci fosse una richiesta: "Io chiederei 20 milioni. E’ una battuta, non lo vendiamo". Una battuta che nasconde una verità lampante: Cristante è un predestinato.
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