Cognome: Trindade de Vilhena
Data di nascita: 3 gennaio 1995
Luogo di nascita: Maassluis (Olanda)
Altezza: 175 cm
Peso: 69 kg
Piede: sinistro
I tulipani olandesi ci hanno regalato centrocampisti di caratura mondiale. Rijkard, Davids, Seedorf, Robben, sneijder solo per fare alcuni celebri nomi degli ultimi. Dopo il talentino Clasie, mi occuperò di un altro importante prospetto del calcio olandese.
Tonny Emilio Trindade de Vilhena nasce il 3 gennaio 1995 a Maassluis, un sobborgo della vicina Rotterdam. A otto anni entra a far parte della scuola calcio del VDL-Maassluis. Passano dodici mesi e il suo precoce talento viene notato dagli osservatori del Feyenoord, che decidono di ingaggiarlo ed inserirlo nel proprio settore giovanile.
Il piccolo Tonny non è solo più giovane della media dei suoi compagni, è anche fisicamente meno prestante. Nonostante tutto riesce a mettersi in mostra e scalare rapidamente tutte le selezioni giovanili dei bianco-rossi di Rotterdam.
Nel 2011, ad appena 16 anni, viene chiamato dai selezionatori nazionali olandesi dell'Under17. Vilhena viene aggregato alla squadra orange per alcune partite amichevoli e per l'Europeo di categoria del 2011 giocato in Serbia. Il ragazzo del Feyenord viene schierato nell'undici titolare fin dalla prima partita del girone, vinta contro la Germania. Il suo apporto risulta fondamentale e nella seconda castiga la Romania con un bel goal. A qualificazione ottenuta resta a riposo per la terza partita del girone, per essere al top nella sfida all'Inghilterra valida per la semifinale.
Contro i britannici di "sua maestà", Vilhena aiuta i suoi a conquistare la finale contro la Germania. Proprio contro i tedeschi il giovane tulipano mostra il meglio del suo repertorio, diventando l'assoluto protagonista del match. Con due goal e due assist griffa il 5-2 finale con cui l'Olanda si lauera campione d'Europa.
Dopo la gioia per la vittoria europea c'è però il Mondiale di categoria da giocare, dopo appena un mese. Arrivati con i favori del pronostico, gli olandesi si perdono e non passano nemmeno il girone eliminatorio.
Vilhena inizia la stagione 2011/2012 con la formazione giovanile, ma a gennaio arriva la chiamata di Roenald Koeman, che lo aggrega alla prima squadra dopo esserselo portato in ritiro durante la sosta invernale.
Il 22 gennaio 2012 ha la possibilità di debuttare nel calcio professionistico, giocando dieci minuti nella partita persa in casa del VVV-Venlo. Dopo due settimane in panchine, Koeman gli regala una nuova occasione nella prestigiosa sfida contro il Psv di Eindovhen.
Alla terza presenza gioca la sua prima partita da titolare restando in campo per tutti i novanta minuti nella trasferta contro il Twente, dimostrando personalità e sicurezza.
La prima stagione fra i professionisti si chiude con un bottino di sei presenze, garantendosi la possibilità di giocare nuovamente Euro Under17, guidando la sua nazionale ad una nuova finale contro la Germania. Questa volta la spuntano i tedeschi ai calci di rigore, ma Vilhena conferma tutto quello che di buono si dice sul suo conto.
La stagione 2012-2013 inizia con Tonny Vilhena impegnato nel ritiro estivo con la prima squadra. Koeman, allenatore e grande ex giocatore olandese, apprezza particolarmente le qualità del giovane centrocampista, tanto da tenerlo in grande considerazione per un posto da titolare, nonostante i 18 anni da compiere nel 2013.
Vilhena trascorre le prime tre partite di Eredivisie in panchina, per poi conquistarsi progressivamente spazio. Nel giro di un paio di mesi non diventa solo un titolare, ma si conquista un ruolo da protagonista nel Feyenord. Fino ad ora Vilhena ha collezionato 19 partite, con 4 goal e 1 assist.
Le buone partite disputate in Eredivisie non hanno convinto solo i selezionatori di U19 ed U21, ma anche il ct della Nazionale maggiore Louis Van Gaal a convocarlo. Per il momento non ha ancora potuto mettere piede in campo, ma un 18enne nel giro olandese mancava da alcuni anni, proprio da quando quel ragazzino biondo del Groeningen (Arjen Robben n.d.r.) non stupiva mezzo mondo.
Vilhena è il prototipo del centrocampista olandese che sa giocare a tutto campo. Nato come trequartista, sa ricoprire quasi tutti i ruoli della mediana. Ronald "Rambo" Koeman lo schiera sia come mezz'ala sinistra, per sfruttarne al massimo la visione di gioco e la tecnica. Sebbene sia un giocatore di differente tipologia, il percorso di crescita tattico di Vilhena ricorda quello fatto da Clarence Seedorf, riciclatosi da trequartista a centrocampista universale, in grado di giocare come mezz'ala di un centrocampo a tre.
Il giovane tulipano è un giocatore assolutamente completo, in possesso di fondamentali eccellenti e dal futuro assicurato. Tecnica e visione di gioco son caratteristiche che madre natura gli ha regalato, che uniti alla sua rapidità ed alle sue verticalizzazioni lo rendono un giocatore con caratteristiche devastanti. Giocando accanto ad un regista è libero di far valere il suo dinamismo in fase di recupero palla, per poi lanciarsi nello spazio quando la squadra è in fase di offesa. Per far capire a chi non lo avesse mai visto giocare, il suoi movimenti e la sua abilità a gettarsi nello spazio son caratteristiche che possono ricordare Claudio Marchisio ed Arturo Vidal, che giocano per l'appunto accanto ad un grande regista di centrocampo.
175 cm per 69 kg di peso, Vilhena possiede un fisico già ben formato nonostante sia appena maggiorenne. Caratterialmente è un giocatore molto determinato, che lotta su ogni pallone e non molla mai.
Chi si è allenato con lui parla di Vilhena come di un ragazzo serio e posato, concentrato a diventare un grande interprete del ruolo. Di recente ha parlato di lui Graziano Pellè, suo compagno al Feyenoord: "Vilhena è mancino e molto forte tecnicamente. Nonostante sia un giocatore tecnico, lotta tanto e non si tira indietro. Per essere un diciottenne ha una forte personalità. Lo definirei un centrocampista completo. Gioca mezzala sinistra nel centrocampo a tre. Tonny è dinamico, lotta e si fa sentire anche in fase di interdizione. Non è solo bravo tecnicamente, parliamo di un giocatore completo e di grande personalità. Non è alla Vieira, perchè è più longilineo e minuto nel fisico, è un Seedorf mancino".
Credenziali che fanno ben sperare gli olandesi, con il Feyenoord che farà di tutto per tenersi stretto il suo gioiello.
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