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Cognome: Saponara
Data di nascita: 21 dicembre 1991
Luogo di nascita: Forlì
Altezza: 184 cm
Peso: 73 kg
Piede preferito: destro
Balotelli, El Shaarawy, De Sciglio, Cristante e.. Saponara. Il nuovo corso del Milan passa dai giovani italiani, non ci sono più dubbi. Galliani dopo aver bruciato tutti sul tempo, ingaggiando un giovanissimo Stephan El Shaarawy, sembrerebbe aver messo a segno un altro grande colpo in prospettiva futura.
Riccardo Saponara nasce a Forlì il 21 dicembre 1991 ed inizia a giocare a calcio in tenera età. Giovanissimo entra nella scuola calcio della Sammartinese, formazione locale che rappresenterà il suo punto di partenza. Dopo alcune stagioni con la Sporting Forlì, altra compagine cittadina, viene notato dal Ravenna, che nel 2007 lo porta in giallo-rosso. A 16 anni Saponara è più maturo dei suoi coetanei ed il Ravenna gli da l'occasione di scendere in campo con la prima squadra, collezionando tre presenze il Lega Pro, nella stagione 2008-09.
Allo stadio Bruno Benelli di Ravenna si vedono spesso gli ossevatori dell'Empoli, che rimangono stregati da Saponara e decidono di acquistarlo. Approdato in Toscana, Saponara viene dapprima aggregato alla formazione Primavera, quindi promosso in prima squadra.
Nel corso della stagione 2010-2011 fa parte in pianta stabile della rosa dell'Empoli, convincendo Alfredo Aglietti a puntare su di lui. Il tecnico dei toscani rimane ammaliato dalla tecnica e dalla velocità di Saponara, che viene schierato in campo in 18 occasioni. Le belle giocate, impreziosite da due assist, convincono l'Empoli a puntare forte su di lui.
Nella stagione 2011-2012 la definitiva consacrazione, Saponara diventa uno dei pilastri della formazione azzurra, giocando 30 partite e realizzando la sua prima rete in Serie B contro la Reggina.
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In estate, proprio alla fine della sessione di mercato, il Parma acquista la comproprietà di Saponara, lasciando però il giocatore all'Empoli. Galvanizzato dalla notizia, Saponara effettua un ulteriore salto di qualità, anche grazie al lavoro del nuovo mister, Maurizio Sarri. Il tecnico vara infatti una formazione a trazione anteriore, schierando Saponara alle spalle della coppia Tavano-Maccarone. Una scelta tattica azzeccatissima, se è vero che in 23 presenze Saponara ha messo a segno 9 reti ed ha fornito la bellezza di 8 assist. Il suo nome è iniziato a circolare su tutti i taccuini dei dirigenti italiani, ma Adriano Galliani è stato ancora una volta il più lesto di tutti. A gennaio, il plenipotenziario rossonero si è infatti presentato in Toscana con un assegno da 4 milioni di euro. Il presidente Corsi ha accettato e ha ceduto la seconda metà del suo talento ai rossoneri, che lo aspettano a braccia aperte in estate.
Le doti di Riccardo non son mai passate inosservate nell'ambiente azzurro. Saponara ha infatti fatto parte di alcuni dei più interessanti progetti giovanili, giocando sia con l'Under18 che con l'Under19.
Con Devis Mangia è diventato uno dei punti fissi dell'Under21, con cui andrà in estate a giocarsi l'Europeo di categoria. Il suo score, con gli azzurrini, recita 13 presenze e 2 reti, ma quest'ultimo dato è destinato ad aumentare, sperando che Saponara e compagni riportino in Italia il titolo di campioni d'Europa.
Nato come esterno offensivo, Saponara si sta lentamente trasformando in un vero e proprio jolly della trequarti. Fin dai tempi delle giovanili è stato impiegato sull'out di destra o, all'occorrenza, come seconda punta. Mister Aglietti, alla sua stagione d'esordio, lo impiegava proprio in questi due ruoli, per sfruttare la sua innata velocità ed il suo dribbling ubriacante.
Come detto, quest'anno Maurizio Sarri l'ha trasformato in trequartista. L'intuizione è stata davvero ottima, perchè lasciandolo libero di svariare su tutto il fronte offensivo, Saponara si è trasformato in un'arma letale.
Tecnicamente molto dotato e rapido nel breve come nell'allungo, il ragazzo romagnolo è abilissimo a saltare l'uomo. Nell'uno contro uno risulta quasi inarrestabile, sapendo toccare la palla sia col destro che col sinistro, caratteristica che disorienta i suoi marcatori.
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Generoso ed altruista, sa mettere spesso i compagni in porta. Giocando fronte alla stessa, però, ha scoperto quest'anno una vena realizzativa fino ad ora sconosciuta. Questa stagione è già riuscito a "timbrare il cartellino" in nove occasioni, segnando in tutti i modi: destro, sinistro o calcio piazzato.
Destro naturale, Saponara è uno di quei ragazzi che sa giocare a calcio con entrambi i piedi. Questa caratteristica, non mi stancherò mai di dirlo, non solo permette un'innata duttilità tattica, ma rende il ragazzo imprendibile. Il difensore che viene puntato, infatti, non sa mai se Saponara si sposterà sul destro o sul sinistro, per cercare la via del goal o per creare la superiorità numerica per i suoi compagni.
Per un giocatore nato come esterno è dotato di una formidabile visione di gioco, caratteristica che gli permette spesso di arretrare a prendersi il pallone per incominciare l'azione offensiva.
Nel corso dell'ultimo anno ha lavorato sodo sui calci piazzati, diventando un vero e proprio specialista sulle punizioni dal limite, calciate a scavalcare la barriera.
Le credenziali di Saponara sono davvero di tutto rispetto. Possiede qualità notevoli per un giocatore la cui carta d'identità recita 1991. Non dimentichiamo però che, essendo nato a fine dicembre, è praticamente un coetaneo di Stephan El Shaarawy, con il quale potrebbe formare una coppia formidabile a supporto di Mario Balotelli. Se ci fermiamo un attimo a pensare, il Milan avrà dal prossimo anno un attacco formato da 3 giocatori nati negli anni '90, un dato che deve iniziare a preoccupare le rivali.
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