Nome: Romelu
Cognome: Lukaku
Data di nascita: 13 maggio 1993
Luogo di nascita: Anversa (Belgio)
Altezza: 192 cm
Peso: 94 kg
Piede: sinistro
Non può certo essere etichettato come una sorpresa o una promessa, ma Romelu Lukaku rimane comunque uno dei giovani più talentuosi e interessanti del panorama calcistico mondiale. Il belga, oggi in forza al West Bromwich Albion, sta finalmente ingranando anche in Premier, candidandosi a diventare uno dei grandi protagonisti della scena calcistica mondiale.
Romelu Lukaku nasce ad Anversa il 13 maggio 1993 da una famiglia che si è dedicata anima e corpo al calcio. Il padre, Roger, è stato nazionale dello Zaire e ha maturato esperienze nella massima lega belga, dove ha chiuso la sua carriera. Il fratello minore Jordan, invece, milita nelle giovanili dell'Anderlecht, con cui ha alzato al cielo il trofeo di Viareggio pochi giorni fa.
Il "piccolo" Romelu nase calcisticamente nel Brussels, una società calcistica di Molenbeek-Saint-Jean. Con la maglia rossonera gioca 70 partite, mettendo a segno la bellezza di 116 reti, sufficienti perchè nel 2006 l'Anderlecht lo porti nelle sue fila. Con la maglia bianco-viola straccia ogni record giovanile, segnando qualcosa come 171 reti in 88 apparizioni.
Il suo fisico imponente e la sua determinazione spingono i dirigenti fiamminghi a blindare il suo talento con un faraonico contratto. A 16 anni, nel 2009, firma infatti il suo primo contratto da professionista, guadagnando 2,5 milioni di euro. Lukaku, ormai nel giro della prima squadra, da li a poco fa il suo debutto in campionato, siglando alla seconda apparizione ufficiale il suo primo goal. E' il 22 agosto 2009, a 16 anni da poco compiuti, Lukaku trafigge il portiere dello Zulte-Waregem, diventando il più giovane marcatore della storia belga. E' l'inizio di un'ascesa che si rivela inarrestabile per il bomber colored, che diventa ben presto uno dei punti di forza dell'Anderlecht. Con 19 reti alla sua prima stagione fra i professionisti contribuisce in maniera decisiva alla vittoria dello Scudetto, laureandosi capocannoniere con 15 reti nella Jupiter League. I restanti quattro goal, nemmeno a dirlo, il giovane Lukaku li realizza in Europa League. Di particolare prestigio la doppietta con cui guida i suoi alla vittoria contro l'Ajax, strappando gli applausi dell'intera Amsterdam Arena.
La stagione successiva si apre con lo stesso trend: goal sempre e comunque. Lukaku, non ancora maggiorenne, guida i suoi nei preliminari di Champions League, segnando 3 reti in altrettante partite. L'exploit del giovane talento non basta all'Anderlecht, che viene eliminato nei preliminari dal Partizan Belgrado.
La stagione, seppure non si chiuda con titoli significativi, mostra con ancora più forza quanto Lukaku sia una realtà. Con 20 reti e la convocazione in Nazionale maggiore, Lukaku convince il Chelsea a puntare su di lui.
Roman Abramovich, nell'agosto del 2011, investe 22 milioni di euro per portare a Stamford Bridge il forte centravanti belga, considerato da molti addetti ai lavori l'erede di Didier Drogba. Proprio la presenza del centravanti ivoriano non garantisce molto spazio al giovane bomber, che chiude la sua prima stagione con sole 12 presenze e nemmeno una rete. Neanche il successo in Champions League riesce a mitigare il rammarico di Lukaku, che si rifiuta di alzare il trofeo.
In estate si concretizza il trasferimento, in prestito, al West Bromwich Albion, dove il manager Steve Clarke pensa di farne il terminale ideale del suo sistema di gioco. Lukaku sente la fiducia e non tradisce le attese, siglando la rete del definitivo 3-0 contro il Liverpool, alla prima di campionato.
12 reti e 3 assist rappresentano, fino a questo momento, un bottino di tutto rispetto. In classifica marcatori, Lukaku sta tenendo alle sue spalle mostri sacri del calcio britannico: Wayne Rooney, Edin Dzeko, Dimitar Berbatov, Fernando Torres e Sergio Aguero, solo per fare alcuni nomi.
Da sempre nel giro delle Nazionali giovanili del Belgio, colleziona appena cinque presenze con l'Under21. Questo non perchè non sia ritenuto idoneo, ma perchè nel 2010, a soli 16 anni e 287 giorni, entra nel giro della Nazionale maggiore, con la quale ha già realizzato 3 reti.
190 cm per 94 kg di peso, Lukaku è la classica prima punta. Dotato di un fisico impressionante, non è il tipico centravanti d'area di rigore che fa reparto e le prende tutte di testa. Lukaku è infatti un attaccante rapido, capace di dialogare con i compagni e che ama svariare su tutto il fronte offensivo. Con la sua stazza fisica e la sua forza è in grado di far salire la squadra, proteggendo il pallone e smistandolo al compagno più vicino. Il colpo di testa è il suo marchio di fabbrica, risultando letteralmente immarcabile quando ha l'occasione di saltare in corsa. Rapido e tecnicamente ben dotato, è in possesso di un'impressionante progressione, che lo rende un'arma micidiale anche in contropiede.
Sinistro naturale, ha un tiro secco e preciso. La sua mobilità in campo lo rende imprevedibile e capace di improvvise conclusioni dalla distanza, con le quali riesce a trafiggere gli estremi difensori.
Se da giovanissimo il suo biglietto da visita son sempre stati i goal, Lukaku si è progressivamente trasformato in una punta capace di lavorare per la squadra. Da solo, in coppia con un compagno o terminale centrale di un tridente, Lukaku è un attaccante che svaria su tutto il fronte offensivo e che non da punti di riferimento ai suoi marcatori. Abilissimo a proteggere la palla con il fisico, ama partire da lontano per aiutare la squadra in fase di costruzione.
Il paragone con Didier Drogba, per quanto forzato, non è del tutto errato. A livello tecnico e tattico, Lukaku ricorda molto il campione ivoriano. Come lui, infatti, sa far reparto ed aiuta la squadra; è forte di testa ed è uno spietato cannoniere. Ad oggi è difficile dire se il belga potrà eguagliare le gesta del campione ora in forza al Galatasaray, ma per tipologia di gioco e di fisico è il giocatore a cui assomiglia di più.
Con quel fisico e quella progressione, Lukaku ha ricevuto da madre natura delle doti fuori dal comune. Impossibile fermarlo in corsa o nel contatto fisico, può forse ancora migliorare in freddezza e con il destro. L'anno di nascita, 1993, parla in suo favore, perchè siamo di fronte ad uno dei giocatori più interessanti dell'intero panorama calcistico mondiale.
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