Esperto di Calcio

15 marzo 2013

Felipe Anderson - 1993 - Brasile

Nome: Felipe Anderson
Data di nascita: 15 aprile 1993
Luogo di nascita: Braisilia (Brasile)
Altezza: 175 cm
Peso: 68 kg
Piede preferito: ambidestro  






Il Brasile è unanimemente riconosciuto come "il" paese del calcio. Tra tutte le grandi compagini carioca, ce n'è una che rappresenta in qualche modo l'el dorado del futbol. Sto parlando del Santos, squadra che ha fornito alla Seleçao alcuni fra i più grandi campioni della storia del calcio. Dalla cantera dei "Peixe" sono infatti usciti i campioni del mondo Pelè, Zito, Carlos Alberto, Edu, solo per fare alcuni nomi. Dopo alcuni anni difficili, il Santos sembra tornato a livelli eccelsi, con il suo settore giovanile che ha sfornato degli ultimi anni giocatori di primissima scelta: Diego, Ganso, Felipe Anderson e la stella della Nazionale Neymar.

Felipe Anderson Pereira Gomes, o più semplicemente Felipe Anderson, nasce a Brasilia il 15 aprile 1993. Come tutti i bambini brasiliani ha solo il calcio in mente, sognando di indossare un giorno la maglia della Nazionale maggiore. A sei anni entra nella sua prima squadra, l'Associacao 14 Companhia de Policia Militar un piccolo club di Santa Maria, paesino a pochi chilometri dalla capitale. Dopo un solo anno viene mandato a giocare nel Federal FC, una società più attrezzata, con la quale giocherà per sei stagioni.
Insieme alla famiglia si trasferisce nello Stato di Paranà, dove all'età di 8 anni inizia a giocare nell'Astral FC.
Con i ragazzi dell'Astral ha l'occasione di mettersi in mostra ed il Coritiba, una delle più prestigiose scuole calcio del Paese bussa alla sua porta. E' un'occasione troppo importante per lasciarsela sfuggire, ecco perchè nel 2007 Felipe Anderson cambia nuovamente maglia.
Sei mesi nelle giovanili del "Coxa" son sufficienti al giovane fantasista per farsi un nome. Alla porta di casa è stavolta il Santos a bussare, ed il sogno del ragazzo si avvera. A 14 anni lascia casa e famiglia e si trasferisce nello Stato di San paolo, per giocare nelle giovanili bianconere. Qui incontra Neymar, attaccante di prodigioso talento, con cui stringe un forte sodalizio in campo.
Nel 2010, a soli 17 anni, il Santos decide di puntare su di lui. Felipe Anderson viene aggregato alla prima squadra, con la quale avrà l'occasione di debuttare. Il 6 ottobre 2010 ha l'opportunità di giocare qualche minuto in casa della Fluminense, in una gara valida per il Brasilerao. Da li a fine stagione prenderà contatto con il calcio dei grandi, "mettendo in cascina" cinque presenze, impreziosite da un assist realizzato contro il Goias. 
Confermato in prima squadra, ha nel 2011 più opportunità di scendere in campo. Saranno 19 le presenze a fine anno, in una delle quali trova anche la prima rete da professionista. Nella vittoriosa trasferta sul campo dell'Avaì, Felipe Anderson entra in campo nella mezz'ora finale, realizzando la rete del successo con un bel sinistro su assist di Danilo. Dicevamo 19 presenze a fine stagione, 18 nel Brasilerao ed una in Copa Libertadores contro l'Once Caldas, nel corso della vittoriosa trasferta dei quarti di finale.
I continui stop per infortunio di Paulo Ganso danno l'occasione a Felipe Anderson di giocare con sempre maggior regolarità. Il 2012 si rivela infatti l'anno della definitiva consacrazione. Con 39 presenze totali, arricchite da 6 reti e 7 assist, Felipe Anderson convince il Santos di essere un giocatore dal talento cristallino.  Le sue giocate si rivelano sempre più decisive, tanto che gli spettatori del Vila Belmiro gli tributano una vera standing ovation dopo la doppietta contro gli storici rivali del Gremio di Porto Alegre. Un destro di perfetta fattura ed una punizione magistrale fanno conoscere al mondo Felipe Anderson, sulle cui tracce iniziano a muoversi i grandi club europei.
La squadra più vicina al talento carioca sembra la Lazio, che è stata ad un passo da Felipe a gennaio. In estate, ne sono certo, partirà un nuovo assalto al talento del Santos, il cui valore è destinato a crescere vertiginosamente.

Numero 10 dotato di tecnica e visione di gioco, Felipe Anderson unisce velocità, dinamismo e grande classe. Dotato di piedi formidabili, il talento di Brasilia rappresenta una sintesi perfetta fra il fantasista e l'esterno. In possesso di una formidabile accelerazione, Felipe Anderson gioca sempre con la testa alta. Le sue caratteristiche fisiche, unite ad un'innata capacità nel toccare la palla con entrambi i piedi, lo rendono un calciatore imprevedibile. Come tutti i brasiliani ha nel suo bagaglio una formidabile capacità di saltare l'uomo, creando spesso e volentieri la superiorità numerica per la sua squadra.
Pur essendo un trequartista, il giovane carioca ama svariare su tutto il fronte offensivo, macinando kilometri e mettendosi a disposizione di compagni e allenatore. Ambidestro, è in possesso di un calcio preciso e vellutato. La sua visione di gioco, unita al suo altruismo, lo rendono un numero 10 capace di regalare numerose palle goal ai suoi compagni. Sebbene giochi molto vicino alla porta avversaria, deve migliorare in zona goal e diventare più cinico, in modo da migliorare il suo score offensivo.
Molto abile sui calci piazzati, ha tutte le carte in regola per diventare un grande interprete del ruolo. In patria è stato spesso accostato al talento del Paris Saint Germain, Lucas Moura, ma rispetto al connazionale Felipe Anderson gioca in posizione più centrale. La certezza è che il Brasile, come sempre, sta sfornando alcuni talenti di livello internazionale, ed il futuro della Seleçao non può che essere roseo.

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