Esperto di Calcio

11 giugno 2013

History Football - Ivan Zamorano

Un altro gran bel pezzo dell'amico e collega Alan Bisio, che per Fantagazzetta ricorda a tutti noi la storia di Ivan Zamorano. Il cileno, passato alla storia per la maglia 1+8 (la 9 aveva dovuto cederla a Ronaldo), ha fatto la storia del calcio cileno, e non solo..

"Bam Bam, Bam Bam, llegó caído del cielo Bam Bam
Y la galera gritaba su nombre, orgullo de Chile, el gran capitàn"
[ritornello della canzone 'Caido del Cielo', dedicata ad Ivan Zamorano]

Fosse nato qualche secolo prima, non farei fatica ad immaginarmelo guerriero Mapuche, magari a cavallo del suo purosangue, intento a guadare il fiume Bío-Bío per respingere a colpi d'ascia i fastidiosi conquistadores spagnoli; la sera a banchettare salmone con gli altri toqui, prima di consultare le profezie dell'anziana sciamana nella sua tenda. Gli occhi pieni di rabbia sarebbero gli stessi, i lineamenti duri e pure i capelli lunghi, corvini, indomabili, come lui. Sarebbe un'altra storia, non ci sarebbero suoi video su YouTube, non evocherebbe dolci ricordi ai nerazzurri, non sarebbe diventato lo sportivo più famoso della storia del Cile, non avreste trovato fuori da San Siro le magliette 1+8, la Mitica, feticcio di fine anni '90, testimone del passaggio di consegne fra bomberper far felice RonaldoNike ed il relativo marchio R9.

PJOCO - Iván Luis Zamorano Zamora nasce dall'unione di Luis Zamorano e Alicia Zamora a Santiago del Cile, era il 18 gennaio 1967, era la stessa fucina di talenti in grado di veder crescere i vari Isla, Pinilla, Vidal, Jimenez, Jorquera, ma era lontano da La Chascona dove visse Pablo Neruda, era a Maipú, tra il tempio Votivo e Plaza Mayor, non ancora ristrutturata. Prendete con le pinze le notizie di un Ivan piccolo aiutante dello zio nei panni dello scaricatore di porto, ma, sgombri a parte, l'infanzia del futuro attaccante dell'Inter non fu delle più facili. Fortuna ci fosse il calcio, le partite del Colo-Colo viste col babbo che lasciò questa terra quando Ivan aveva solo 14 anni; e quel sogno cullato fin da ragazzino, quando non era Ivan il Terribile  Zagol, ma semplicemente il pidocchio, snobbato da i club prestigiosi perché troppo basso e minuto. E allora a Zamorano tocca far ricredere tutti, ilCobresal lo fa firmare per poi prestarlo in Segunda Division al Trasandino de los Andes, dove segna 27 gol in 29 apparizioni. Torna all'ovile la stagione successiva e lo nota il Bologna di Corioni: per assicurarsi il suo cartellino basta mezzo miliardo, ma i rossoblù gli preferiscono Hugo Rubio, così Ivan ripiega sugli svizzeri del San Gallo.

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Ivan Zamorano con la maglia del Real Madrid (Getty Images)

BAM BAM  - Un cileno in Svizzera può adattarsi, può segnare 38 gol in 61 presenze, ma quando è il sole a chiamare, travestito da Siviglia, non puoi dire altro che sì. Due stagioni ai blanquirrojos bastano ad attirare gli avidi ma opulenti occhi delle Merengues, che se l'assicurano per una cifra vicina ai 7 miliardi di vecchie lire. Al Real Madrid passa 4 stagioni dal 1992 al 1996, diventa Bam Bam come il figlio di Barney e Betty dei Picapiedras (I Flinstones) al fianco di Hierro, Prosinecki, Butragueno, Amavisca e mentre la Disney rilancia nelle sale cinematografiche La carica dei 101, lui non è da meno, poiché i suoi gol con la camiseta blanca saranno quanti i cuccioli di dalmata. Vince una Liga, una Copa del Rey e diventa Pichichi nel 1995, gli manca tuttavia il trionfo europeo. I tifosi al Bernabeu lo salutano e lo ringraziano per tutti i cabezazos che ne hanno fatto, nonostante l'altezza modesta, uno dei più grandi colpitori di testa della storia; nel futuro dell'Helicóptero c'è l'Inter.

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Frammenti di Zamorano in nerazzurro (Getty Images)

SALTA CON NOI, CHE SEGNA ZAMORANO - Moratti, che resterà indelebile nella memoria del cileno al pari di Javier Zanetti, lo pagherà meno di quanto sborsato dal Real Madrid per strapparlo al Siviglia, ma più della modestaCinquecento nera con cui Ivan il Terribile si muove nel capoluogo lombardo. Lo stipendio ammonta a 2 miliardi e 80'000 lire a stagione, Roy Hodgson lo idolatra ('con lui in campo siamo in dodici') e, pur non raggiungendo mai la doppia cifra in Serie A, Bam Bam si fa valere in campo europeo: nella Uefa del 1997 segna allo Schalke il gol che porterà la partita ai rigori, ma l'urlo di gioia verra strozzato dalle manone di Jens Lehmann, che a Zamorano parò anche un rigore. Il cileno si rifarà la stagione successiva, quando al fianco di Ronaldo regalerà a Gigi Simoni la medesima coppa in finale contro la Lazio a Parigi segnando il gol decisivo in apertura su perfetto lancio del CholoSimeone. Primo giocatore cileno a vincere un trofeo in campo europeo, Ivan bacia la coppa, sulle spalle la bandiera che ricorda quella texana, sulla pelle la maglietta con stampata la foto della nipote Gabriela Paz, portafortuna indossato solo nelle occasioni speciali. Resterà l'unica gioia milanese fuori dalle mura italiane fino a quel 22 maggio 2010, quando Zamorano non poteva essere in campo agli ordini di Mourinho, ma in casa, sul divano,piangeva di gioia mentre Pupi alzava la Coppa al cielo.

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La temibilissima coppia Za-Sa esulta dopo il gol del Matador all'Italia a Francia '98 (Getty Images)

ZA-SA - Dopo aver salutato l'Inter a parametro zero (ma a Milano giura d'aver lasciato il cuore), vinto un campionato di Primera Division messicano col Club America ed una nostalgica parentesi cilena al Colo-Colo, Ivan lascia il calcio giocato nel 2003 dopo una mezza aggressione ad un arbitro. 348 gol in 664 presenze in carriera contando anche La Roja, in coppia col Matador Salas fece concorrenza al duo verdeoro Ro-Ro ai Mondiali 1998, dove il Cile uscì agli ottavi di finale proprio contro il Brasile. Ambasciatore Unicef, cuoco d'empanadas, imprenditore di successo, procuratore, giocatore di showball e scopritore di talenti (fra cui il cagliaritano Pinilla), Zamorano ha ispirato l'attore e comico cileno Daniel Alcaino per la creazione Peter Veneno, macchietta di successo nella tv locale. Dopo un matrimonio saltato con la modella Maria Eugenia Larrain a poche ore dal  (era programmato nel giorno di San Valentino del 2004), Ivan ha sposato la stilista argentina Maria Albero (già madre della piccola Blu da un predcedente matrimonio), che gli ha trasmesso la passione per l'Indipendente e dalla quale ha avuto due figli, Mia Pascale ed Ivancito de Maria, che coi piedi pare saperci fare, come papà...

fonte: Fantagazzetta

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