Luciano Moggi era universalmente riconosciuto come uno "squalo" del mercato. Ancora oggi, a distanza di anni dal suo abbandono al calcio, si sentono i tifosi della penisola invocare il suo nome, chi nel bene e chi nel male.
Eppure non era così mefistofelico nelle operazioni di mercato, specie se si pensa a come il Milan stia da anni cercando di spolpare l'intera rosa della Fiorentina. Dopo la querelle Montolivo, chiusasi con il trasferimento a costo zero sui Navigli, Adriano Galliani cerca il colpo gobbo con il forte talento serbo Adem Ljajic.
A Firenze non hanno apprezzato, e forse si stanno convincendo che lo stesso dirigente implicato in Calciopoli non è poi così diverso da Lucianone. Ah già, anche la Viola fu implicata...e allora di cosa ci si lamenta? Il calciomercato è così, lo sapevamo allora e lo sappiamo oggi. Eppure ecco le proteste fiorentine, mezzo stampa e via twitter:
Caos Ljajic. Offerte via fax, Della Valle che boccia ancora una volta la proposta del Milan, il giocatore che segna un gol da favola, i tifosi che gli urlano di allungare il contratto e, alla fine, anche un tweet che getta altra benzina sul fuoco. Un messaggio del vicepresidente viola Paolo Panerai che, in serata, la Fiorentina circoscrive a un parere personale. Questo perché la famiglia Della Valle non vuole andare ancora allo scontro diretto con il Milan. Ma il tweet resta in circolazione ed è un grido d’accusa: "Caro Adriano, no così non si fa. Per Montolivo mi hai giurato che non avevi contatti. Con Ljajic stai violando il regolamento". Una sintesi estrema di un ragionamento più articolato. Panerai fuori virgolette contesta a Galliani di aver contattato un giocatore tesserato per un altro club e di essersi affidato non al procuratore ufficiale ma a una persona descritta come un fiduciario della famiglia Ljajic per convincere il giocatore a lasciare la Fiorentina e a trasferirsi al Milan. Un attacco che provoca l’immediata reazione della società rossonera. Anche in questo caso senza prese di posizioni ufficiali ma in via informale. Il Milan assicura di essersi mosso in maniera corretta contattando il vero procuratore di Ljajic e inviando una proposta ufficiale alla società viola. E conferma, casomai ce ne fosse bisogno, che il talento serbo resta un obiettivo vero.Questo è l’ultimo atto di una lunga giornata nel segno di Ljajic. Iniziata intorno a mezzogiorno quando la Fiorentina informa che, per il momento, non era arrivata nessuna offerta ufficiale da parte del Milan per il calciatore Ljajic. Un messaggio che arriva subito in casa rossonera visto che due ore dopo il fax della sede viola si accende e arriva la proposta direttamente dallo studio dell’avvocato Cantamessa: otto milioni per Ljajic pagabili in quattro rate. Insomma, la stessa offerta che Galliani aveva illustrato venerdì mattina in una telefonata al d.s. viola Pradè. Immediata la replica della Fiorentina: «Come ha spiegato il presidente Andrea Della Valle questa cifra non rispecchia il valore di Ljajic. Quindi non ci interessa".
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