Esperto di Calcio

17 dicembre 2012

Il punto sulla Serie A: 17esima giornata


Andata in archivio la 17esima giornata di Serie A, iniziano a delinearsi bene le dinamiche del campionato.
La Juventus ha impresso un'accelerata al campionato, con l'impressionante prova di forza sull'Atalanta. In ventisei minuti gli orobici son spazzati via, senza possibilità di replica.
Non tengono il passo dei torinesi ne il Napoli ne l'Inter. I campani perdono una pazzesca partita in casa col Bologna, dopo aver ribaltato il match dallo zero a uno. Una magia di Kone e la rete del redivivo Portanova spediscono il Napoli a -8, attendendo le decisioni di scommessopoli. A pari punti la Lazio, che ha sconfitto l'Inter con il solito intramontabile Miro Klose. I nerazzurri, seconda forza del torneo a -7 dalla capolista, sono sfortunati e recriminano per un sacrosanto rigore non concesso su Ranocchia.
Torna al successo la Fiorentina, con uno straripante poker al Siena, sempre più ultimo in classifica. I viola giocano bene e si giocheranno le loro carte per un posto in Champions League, per il quale lotta anche la Roma. Fermati a Verona, i giallorossi hanno mostrato i loro limiti di fronte ad una squadra chiusa e compatta come il Chievo, anche se anche al Bentegodi ci sono state parecchie lamentele per l'arbitraggio.
Da alcune settimane lo dico, occhio al Milan. I rossoneri schiantano il Pescara e si portano a sette punti dal seconto posto, dimostrando di essere tornati competitivi. El Shaarawy è mostruoso e continuando così l'accesso in Champions non è utopico.
Chiudono la giornata il pari di Udinese e Palermo, la vittoria del Catania sulla Samp, il pari fra Genoa e Torino ed il poker del Parma al Cagliari.
In coda alla classifica è lotta serrata con molte squadre coinvolte. Si va dai 21 punti di Atalanta e Chievo agli 11 del Siena, con 10 squadre coinvolte. Siena, Genoa e Pescara sembrano le più accreditate al momento per andare in Serie B, ma col mercato invernale tutto potrebbe cambiare. Torino, Palermo, Cagliari, Sampdoria e Bologna non potranno dormire sonni tranquilli, ma lavorare sodo per non cadere nel baratro.

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