Esperto di Calcio

3 febbraio 2013

Il ritorno del "Diavolo" Balotelli a San Siro


Vedi sette e paghi cinque. Il Milan appende il cartello dei saldi a San Siro e confida nell'effetto Balotelli per dare una sterzata al botteghino nell'ultima parte di campionato. Si tratta di un mini-abbonamento, che scatterà a partire dalla sfida col Parma di venerdì 15 febbraio e terminerà con Milan-Roma, ultima apparizione casalinga stagionale. L'intento di sfruttare il «traino» di SuperMario (assieme alla rincorsa alla zona Champions) è evidente, nell'ambito di un campionato in cui l'affluenza casalinga è scarsa. In realtà per adesso il Balo non ha prodotto miracoli. «Contro l'Udinese ci sarà un po' di gente in più ma non tanta, la partita della domenica sera scoraggia molti», scuoteva ieri la testa Galliani. In forse anche la presenza di Berlusconi. In buone mani Il Meazza semivuoto è l'unico malessere in casa Milan. Perché il mercato ha fatto felici tutti: dirigenza, allenatore e tifosi, e ora la caccia al terzo posto (sempre che non intervenga la divina provvidenza evocata da Galliani) prosegue nel segno di Balotelli. La domanda più ricorrente riguarda ovviamente il suo impiego di stasera. Quanto? E soprattutto quando? Per lui il prato del Meazza, da cui manca da 1.001 giorni, si spalancherà nel secondo tempo, anche se Allegri ieri si è riservato il colpo di scena dal primo minuto. «Devo ancora decidere, e non sarà una scelta tecnica, ma situazionale». Un termine che abbraccia diverse interpretazioni, fra cui è presumibile un certo piacere di vedere subito Mario all'opera da parte di Berlusconi. Di certo c'è che Allegri è un allenatore finalmente rilassato. Gennaio ha prodotto ciò che si augurava: un cospicuo sfoltimento della rosa e acquisti graditi. «Sapevo di essere in buone mani sul mercato — sorride Max —. La società ha lavorato ottimamente, e lo aveva fatto anche in estate. Galliani in questo mercato è stato il più bravo. Ha ricostruito una squadra giovane e di qualità. E' un Milan molto competitivo. E il merito è tutto della dirigenza, non mio». Stima Allegri semmai avrà grandi meriti se dimostrerà di saper gestire bene SuperMario. Il tecnico ci scherza su: «Io qualche cazzata da giovane l'ho fatta e quindi un paio di consigli glieli posso dare... Il primo impatto è stato positivo, non dimentichiamo che ha solo 22 anni e occorre pazienza. Ci ho parlato, l'ho trovato sereno e tranquillo, sa che per lui è un'occasione importante». Questo per quanto riguarda l'aspetto caratteriale. In ambito di campo, invece, è tutto più delineato: «E' un talento straordinario, al Milan ha la possibilità di consacrarsi definitivamente perché avrà un ruolo da primattore. Nelle altre squadre giocava meno rispetto a quanto potrebbe fare da noi». Tatticamente, sarà molto difficile vederlo esterno nel tridente. Ma Mario non esclude a priori Pazzini. «Possono giocare insieme, però in un sistema con due punte. Giampaolo ha fatto grandi cose, per lui ho una stima incondizionata. Ma sa anche che in una grande squadra servono due bravi giocatori per ruolo. E comunque per fare bene da qui alla fine avrò bisogno di tutti, non possiamo permetterci cali di tensione». 

(Gazzetta dello Sport)

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