Esperto di Calcio

1 febbraio 2013

Napoli in pole position per Manuel Icardi


Il Napoli ci crede, vuole vincere lo Scudetto. Portato in Italia Rolando, De Laurentiis ha provato (invano) l'assalto a Manuel Icardi, il nuovo fenomeno del calcio italiano. La Gazzetta dello Sport ha dedicato ampio spazio a questa trattativa, scrivendo ogni retroscena del rifiuto da parte dei doriani di ben 12 milioni di euro.

Era dal gennaio del 2008 che il Napoli non si muoveva in maniera così decisa sul mercato invernale. Allora il club azzurro mise a segno quattro colpi che aiutarono la squadra di Reja a centrare l'Intertoto. Adesso, invece, Radosevic, Armero, Rolando e Calaiò dovranno contribuire al sogno scudetto. De Laurentiis ha messo mano al portafogli investendo circa 7,5 milioni di euro, ma era disposto a spenderne anche di più per Icardi della Sampdoria. In un primo momento ha offerto 12 milioni per l'intero cartellino, poi 5 milioni per la metà e sempre con la promessa di lasciarlo a Genova fino a fine stagione. L'operazione non è andata in porto, ma è logico che il Napoli sarà in pole position nella corsa ad Icardi in estate, quando il ragazzo deciderà cosa fare da grande. Potrebbe essere lui il giovane prospetto chiamato a sostituire Cavani in caso di partenza del Matador, la cui clausola rescissoria da 63 milioni fa gola sia in Spagna che in Inghilterra. «Cavani è un ragazzo intelligente — afferma De Laurentiis alla radio ufficiale —. Insieme troveremo la soluzione migliore per entrambi, ma soprattutto per il Napoli». Scenari futuri De Laurentiis per Icardi si è mosso in prima persona con Edoardo Garrone, soprattutto dopo aver saputo dell'interesse della Juve: «Siamo stati in trattativa furibonda fino alla fine del mercato. Icardi è un mio pallino, già prima di Natale mi intrigava molto. La trattativa si è complicata, ma se le cose non sono andate in porto evidentemente non era destino. Ci interessa tanto in prospettiva, però stavamo anche guardando qualcun altro che potesse servirci già a partire dal prossimo luglio perché ci terrei ad andare in ritiro con l'organico al completo». Il riferimento non è a Radja Nainggolan perché De Laurentiis, pur ammettendo l'interesse per il centrocampista del Cagliari, stupisce tutti: «Nainggolan è un ottimo giocatore, ma non è decisivo come Cavani o Hamsik e poi Cellino non lo vende se non a caro prezzo. In realtà, abbiamo individuato un altro mediano più talentuoso di lui». Tra mercato e campionato Intanto, di questa sessione di mercato De Laurentiis si dice soddisfatto: «Abbiamo fatto quello che serviva, accontentando nei limiti del possibili le richieste di Mazzarri. Radosevic è un sicuro prospetto perché già ha giocato nella nazionale croata. Ha grande fisicità e nei prossimi anni ci sarà molto utile. Quella per Rolando è stata una trattativa complicata. Avevamo pure virato verso un difensore olandese, poi le cose sono andate a posto». Il bilancio finale è di quattro acquisti e sette cessioni: «Come nel caso di Uvini passato al Siena, Bigon è stato molto prezioso nel sistemare i giocatori in esubero in squadre nelle quali avranno modo di mettersi in mostra — continua De Laurentiis —. Il Catania? Sarà dura. Domani speriamo di superare le 50.000 presenze al San Paolo, ma i 60.000 li voglio vedere a Fuorigrotta per la finale di Coppa Italia Primavera il 23 marzo contro la Juve». I bianconeri per il Presidente del Napoli sono un pensiero fisso.

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