Esperto di Calcio

22 aprile 2013

Le ultime parole famose in Serie A: "Venutra, Andreazzoli e l'immancabile Petkovic"


Per la serie: "Le ultime parole famose" ecco le citazioni più belle e interessanti del week end calcistico appena trascorso. Quando si dice, una profezia azzeccata.

Vladimir Petkovic (Udinese-Lazio 1-0): "Dobbiamo vincere contro una concorrente diretta, tornare a casa con punti importanti e dimostrare la capacità di rigenerarci anche a livello mentale. Bisogna tornare con la testa nella direzione giusta, quella che abbiamo avuto per la maggior parte del campionato". Detto, fatto!

Giuseppe Iachini (Siena-Chievo 0-1): "Rispetto molto il Chievo, perchè è una società che lavora bene da molti anni e ha un gruppo compatto e organizzato. Ma noi dovremo fare il massimo, contando sulla nostra solidità e raccogliendo come sempre i frutti del lavoro svolto in settimana". Forse qualcosa è da rivedere in settimana.

Gianpiero Ventura (Fiorentina-Torino 4-3): "Io metterei una firma a vincere a Firenze e avere cinque giocatori squalificati". Tranquillo, nessun problema.

Gianpiero Ventura (Fiorentina-Torino 4-3): "Dobbiamo pensare a noi, abbiamo lavorato per fare punti alcuni li abbiamo lasciati per strada, alcuni ce li hanno ..... (non termina la frase, ndr), è successo che qualche punto lo abbiamo lasciato e altri potevamo non lasciarli, i punti che abbiamo ottenuto finora sono trentasette, in realtà trentasei (per il meno uno di squalifica, ndr) e dobbiamo conquistarne ancora tre o quattro. Questo è il nostro obiettivo di quest'anno e per ciò stiamo lavorando". Nuovo giro, nuovo corsa.

Aurelio Andreazzoli (Roma-Pescara 1-1): "Noi abbiamo l'obbligo di fare quello che abbiamo sempre detto, giocare gara per gare per migliorare la nostra classifica. Lavoriamo tutti i giorni per molte ore al giorno e siamo concentrati sul Pescara". Troppa concentrazione nuoce gravemente al risultato.

Aurelio Andreazzoli (Roma-Pescara 1-1):"Io intanto mi aspetto di aumentare la media punti, se il risultato finale dovesse confermare le attese, noi saremmo contenti e mi aspetto di essere apprezzato per il lavoro fatto; questo non significa conferma o non riconferma". Parole sante.

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