Esperto di Calcio

24 luglio 2013

L’ultimo calcio scommesse: un altro ‘pasticciaccio brutto’ all’italiana

E' con immenso piacere che introduco questo interessante articolo ed un nuovo blogger della famiglia "Esperto di Calcio". Si tratta di Raffaele Ruggiero, amico e collega di origini partenopee. Raffaele è un grande esperto di calcio e, ciò che più piace a noi del blog, è un ragazzo serio, posato e con un grande senso sportivo. Non importa che fede si abbracci, è la sportività che conta. Raffaele è un grande sportivo, diamogli tutti un caloroso benvenuto tra i redattori calcistici meno censurati dell'intero "stivale".

Io non so se e quale ruolo Stefano Mauri abbia avuto nell’ultimo scandalo legato al calcio scommesse che ha investito il movimento italiano.

Credo, però, profondamente al valore intrinseco delle parole.

E una persona che dichiara (cito testualmente dalla dichiarazione riportata sulla Gazzetta dello Sport di qualche giorno fa): “Non ho fatto niente contro le regole” ammette implicitamente, a mio parere, un suo coinvolgimento, di aver agito al limite. È proprio quel “contro le regole” che mi insospettisce: un innocente direbbe semplicemente “non ho fatto niente”.

A prescindere dalla colpevolezza o meno del soggetto, che non spetta fortunatamente a me stabilire, il “Caso Mauri” è un tipico caso all’italiana.

Soltanto nel nostro Paese, infatti, può accadere che uno dei principali indiziati – addirittura arrestato all’inizio dell’inchiesta – continui a svolgere la propria attività professionale, mentre personaggi con responsabilità infinitamente minori, che si sono poi peraltro rivelate soltanto presunte (Antonio Conte, Paolo Cannavaro e altri), sono stati già da tempo condannati e sospesi dal lavoro.

Il calcio scommesse è una piaga difficilmente debellabile. Non è la prima volta e, purtroppo, non sarà l’ultima; né si tratta – magra consolazione, ma doveroso dirlo – di un fenomeno meramente italiano. Anzi, sempre di più il quadro che emerge dalla indagini assume dei contorni ampiamente internazionali. Troppo importanti sono gli interessi che ruotano attorno al mondo del pallone e le varie criminalità organizzate, che da sempre si mettono in luce per il loro spiccato ‘intuito imprenditoriale’, non si sono lasciate sfuggire l’occasione né rinunceranno così facilmente alla possibilità di grandi movimentazioni di denaro, utilissime per il riciclaggio di quello cosiddetto ‘sporco’.

Qui, tuttavia, la volontà non è quella di addentrarsi in un argomento socio-economico di vasta portata, quanto piuttosto quella di far emergere una questione che tutti gli organi di informazione sembrano ignorare o, quantomeno, sottovalutare.

Si vuole, appunto, porre l’attenzione soltanto sull’aspetto sportivo e sulla sua regolarità: che cosa accadrà se Mauri verrà ritenuto colpevole? Si dovranno rigiocare tutte le partite cui ha partecipato? Si dovranno riassegnare tutti i titoli per i quali i risultati di quelle partite sono stati decisivi?

Ora, qualcuno obietterà che esiste il garantismo e che nessuno può essere condannato prima di un giusto processo. Giustissimo; ma, nel caso delle competizioni sportive, proprio per la loro peculiarità, ci dovrebbe essere una sospensione cautelare dall’attività oggetto di inchiesta. Come, del resto, accade anche in altri ambiti di vita e di giurisprudenza.

Si prenda, a titolo esemplificativo molto emblematico, il quasi contemporaneo caso di François Gillet che ora è stato squalificato (praticamente a vita vista l’età) per gli illeciti commessi tra il 2010 e il 2011, quando giocava nel Bari, ma che nella scorsa stagione ha contribuito in modo assolutamente decisivo alla salvezza della squadra per cui ha militato, il Torino FC. Il caos, si evince bene, è totale.

La giustizia sportiva, d’altronde, non è altro che la punta dell’iceberg di un Sistema Paese in cui non v’è alcunché di certo, in cui tutto cambia per restare uguale a se stesso (si veda Calciopoli per rimanere nello stesso ambito), in cui quand’anche si arrivi a una sentenza giusta, essa è sproporzionata, incompleta o del tutto anacronistica.

Raffaele Ruggiero

0 comments:

Posta un commento

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More