Una Juventus tatticamente perfetta ieri sera, corta e rapida nelle ripartenze. Conte è stato bravo a non cadere nel tranello di Neil Lennon, che aveva preparato una partita da giocare a ritmi vertiginosi. Una scelta per altro intelligente, perchè la partita con la Fiorentina ha chiaramente mostrato che senza un gioco veloce ed un uomo su Pirlo, i bianconeri controllano la gara. Ecco allora che lo scozzese ha scelto, per limitare il numero 21, un pressing esasperato sulla trequarti. Scelta efficace per limitare il regista bresciano, meno per coprire la difesa, che ad ogni lancio lungo andava in difficoltà.
Giocare in Scozia, per quanto l'avversario non fosse certo blasonato, è difficile. Tanto più con una squadra che corre e pressa a ritmo forsennato, che non fa ragionare Pirlo e che non toglie mai la gamba. Ma la Juventus si è sistemata in campo molto bene, quadrata ed organizzata. E' bastato un lancio in verticale per trafiggere la difesa bianco-verde, complice un Ambrose davvero imbarazzante ed un Matri in versione "cobra". Il resto l'hanno fatto i difensori, il tempo e la stanchezza. I centrali bianconeri, Caceres su tutti, hanno offerto una prova perfetta, concedendo poco o nulla ad una squadra che faceva dell'impeto il suo marchio di fabbrica. Un impeto, una passione, una forza che fisiologicamente doveva calare. Ecco allora il favoloso goal di Claudio Marchisio, figlio di un bel dribbling ed una conclusione potente e precisa. Infine la rete di Vucinic, ispirata da un sontuoso "Principino" che si merita tutti gli applausi del caso.
Per gli scozzesi, e per il pubblico del Celtic Park, una serata da dimenticare. Iniziata con tante aspettative ed una coreografia originale e di gran classe, si è trasformata in un vero incubo. A Glasgow erano caduti tutti, persino il Barcellona di Messi ed Iniesta, ma non gli uomini di Conte.
Lecito chiedersi dove possa arrivare questa squadra, ma non credo si possa fare una previsione. Conte e i suoi ragazzi hanno dimostrato di poter battere chiunque, ma che con un passaggio a vuoto possono andare in difficoltà anche con compagini meno blasonate come il Nordsjelland o le genovesi. E allora testa alta, concentrazione a mille e palla a terra. Sarà il campo a dire fin dove si spingerà questa Juventus.
1 comments:
Io penso che il Celtic abbia giocato una buona gara, e che ci abbia mostrato una Juve che non siamo soliti vedere in campionato: i bianconeri hanno sbagliato molti passaggi e hanno avuto difficoltà nel costruire gioco, al punto che si sono spesso dovuti affidare a lanci lunghi. Non mi aspettavo un pressing così asfissiante da parte del Celtic, nè di vedere la Juve a tratti in sofferenza, più impegnata a difendersi che a imporre il proprio gioco (è sufficiente guardare le statistiche di possesso palla, tiri e angoli, tutte a favore del Celtic), giocando una partita talvolta irritante per via dei tanti errori nei passaggi.
Tattica di Conte nel far stancare gli avversari e ripartire, o vera e propria difficoltà nell'imporre la propria supremazia?
Concludendo, a mio avviso il risultato penalizza eccessivamente un buon Celtic, messo in ginocchio da due errori sciagurati di Ambrose più che dalla squadra di Conte, che ha espresso un calcio non certo entusiasmante, ma che stavolta si è dimostrata cinica e concreta (buon per noi.
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