Torna sull'esonero l'ex allenatore giallorosso, che prova a mitigare le polemiche. La Gazzetta dello Sport riporta le sue parole, rilasciate ieri a Roma portando via le sue cose dal centro sportivo giallorosso.
All'uscita dal centro sportivo poi Zeman ha commentato il suo esonero, ma non se la sente di addossare le colpe ai giocatori: "Non mi sono sentito abbandonato dai giocatori, non credo proprio che la squadra mi abbia giocato contro". L'ex tecnico della Roma si è detto dispiaciuto per l'addio alla panchina romanista ("Sicuramente non posso essere contento...") e ha ammesso di aver parlato "anche con Totti" e con i dirigenti. "Sì, ho parlato anche con loro, sono venuto anche per questo. Se mi aspettavo tutto questo affetto da parte dei tifosi? Io sì". E proprio un sostenitore della Roma, vedendo uscire Zeman da Trigoria al volante del Suv del suo vice Cangelosi, ha consegnato al boemo il suo abbonamento sostenendo di non voler più mettere piede allo stadio Olimpico dopo l'esonero del tecnico. "Lascia stare, la Roma cammina sempre avanti - è stata però la risposta di Zeman - che gli ha ridato la tessera". Niente da fare, il tifoso gliel'ha "lanciata nella macchina: Tienila tu mister, l'avevo fatta solo per te". "Va bene - ha concluso Zeman - sai dove abito, quando cambierai idea, se ti serve te lo ridarò. C'è dispiacere per avere chiuso questo capitolo così, pensavo di dare qualche soddisfazione alla gente e non ci sono riuscito. Purtroppo non ci sono stati i risultati e quando non ci sono i risultati diventa tutto difficile. Io credevo in questa squadra, ma non ha funzionato perchè c'erano dei problemi. Se non ci fossero stati problemi la Roma sarebbe in testa alla classifica. Ma non lo è, quindi i problemi c'erano".
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