30 giorni, è questo il mese chiave per la Juventus e per Antonio Conte.
Eccolo il momento chiave. Un mese, sei partite, dalla Fiorentina al ritorno di Champions con il Celtic: qui verrà scritta gran parte della storia juventina in questa stagione. Da brividi il «trittico d'ingresso»: sabato la Fiorentina in casa, martedì la trasferta di Glasgow, quindi la Roma all'Olimpico il 16 febbraio. Il tutto da affrontare con qualche crepa nella rosa, fra infortuni (Chiellini, Marchisio, Pepe, Bendtner), squalifiche (Bonucci) e Coppa d'Africa (Asamoah è in semifinale). Problemi che si faranno sentire soprattutto coi viola. Antonio Conte spera di riavere almeno Bonucci. Il difensore della Nazionale dovrebbe scontare ancora un turno di squalifica per i noti fatti del post Juve-Genoa, ma il club ha fatto ricorso (anche per Beppe Marotta) e la risposta è attesa fra domani e venerdì. In caso negativo, potrebbe essere riproposta la difesa con Marrone al centro, Barzagli a destra e Caceres a sinistra. Reparto che ha fatto il suo dovere a Verona, ma pur sempre piuttosto sperimentale, e la Fiorentina ha armi, esperienza e tecnica decisamente superiori rispetto al Chievo. Fino al Napoli... Anche il Napoli nella prossima settimana dovrà affrontare l'impegno europeo, ma obiettivamente Viktoria Plzen al San Paolo ed Europa League in generale creano meno pressioni rispetto a Celtic e Champions League. Prima e dopo la Coppa, la banda Mazzarri se la vedrà con Lazio (senza Klose) fuori e Sampdoria in casa. Insomma, un inizio di febbraio leggermente più morbido per il Napoli, dunque delicatissimo per una Juventus che a gennaio ha lasciato per strada qualche punto di troppo. Nella seconda metà del mese, invece, i bianconeri avranno subito una settimana piena di lavoro per preparare il Siena, mentre gli azzurri nello stesso periodo viaggeranno parecchio: il 21 trasferta in Repubblica Ceca; quattro giorni dopo squadra a Udine. Poi, la resa dei conti: 1 marzo, al San Paolo, ore 20.45, la partita delle partite, la sfida fra le regine di questo campionato. Il Napoli spera di arrivarci almeno in scia, in corsia di sorpasso, mentre la Juve conta di allungare ancora, anche per rendere meno incandescente possibile una partita che nelle ultime settimane si è riempita di ogni tipo di significato, con sconfinamenti extrasportivi purtroppo. Quindi il Celtic L'1 marzo è un venerdì, dunque il Napoli non si aspetti una Juventus con la testa totalmente al ritorno di Champions, in programma infatti solo cinque giorni dopo, a Torino. Anche se, va detto, il passaggio ai quarti è considerato obiettivo «vitale» in Europa. Anzi, in un certo senso Conte taglierebbe di fatto il primo traguardo stagionale entrando nel «G8». L'appetito vien mangiando, è chiaro, ma a fine stagione nessuno potrebbe dire niente a Conte con in tasca scudetto e quarti di Champions. D'altronde, i «paletti» sono stati fissati da tempo, spiegati in più occasioni sia dal tecnico bianconero sia dai vertici del club: «La Juventus va sempre in campo per ottenere il massimo, è la nostra storia, ma in questa stagione puntiamo soprattutto a confermarci in Italia e a gettare basi importanti per il futuro in Europa». Con Conte, in particolare, piuttosto deciso nel «chiarire a tutti che sarà durissima rivincere lo scudetto. Lo dicevo quando il nostro vantaggio era netto, lo ripeto a maggior ragione adesso. Due titoli consecutivi, nel nostro calcio, non è roba semplice. Trattasi di impresa pura».
(Gazzetta dello Sport)
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