Esperto di Calcio

20 febbraio 2013

Editoriale Inter: è davvero tutta colpa di Strama?


L'Inter ha subito la più brutta sconfitta del campionato contro la Fiorentina, non tanto per il risultato finale ma  per l'andamento tecnico-tattico che ha avuto la partita. Una Fiorentina bella, a tratti spettacolare, che cambia modulo per la partita passando ad un 4-3-3. Sovrapposizioni continue, inserimenti dei centrocampisti e triangolazioni offensive, tutto questo realizzato in maniera semplice e concreta dalla squadra di Montella. L'Inter ha assistito suo malgrado a questo terribile spettacolo, giocando la partita in maniera passiva, sbagliando un numero di palloni inimmaginabile.
Ma vogliamo dare tutta la colpa a Stramaccioni per una prova insufficiente di tutti quanti, escluso il solo Handanovic? Strama, come invocato dal presidente Moratti, ha schierato una difesa a quattro che si è rilevata un vero e proprio "tallone d'achille"; sulle fasce subiva una continua superiorità numerica che impediva ai terzini di spingere ed ha sofferto le sovrapposizioni di quelli avversari, mentre per vie centrali Jovetic insieme agli inserimenti delle mezz'ale hanno creato non pochi problemi alla coppia Ranocchia-Juan Jesus, mettendo "a ferro e fuoco" tutta la fase difensiva.
Il centrocampo era assente ingiustificato, però cosa poteva fare il tecnico con a disposizione un Cambiasso fuori forma, un Kovacic forse immaturo ed un Kuzmanovic non proprio da Inter? Se poi Guarin non è in serata "la frittata è servita".
Davanti Palacio era troppo isolato ed accompagnato da un Antonio Cassano totalmente fuori dagli schemi, nonostante il bel goal negli ultimi minuti di gara.
Stramaccioni avrà le sue colpe, ma non tutto il peso può ricadere sulle sue spalle, perchè la rosa assemblata in sede di mercato presenta limiti evidenti. Le fasce difensive non funzionano, Zanetti ha la sua età e come terzino non garantisce più l'apporto degli anni scorsi; Schelotto ha già fatto capire che da esterno basso non può giocare; mentre Pereira e Nagatomo non sono giocatori di livello internazionale.
A centrocampo dal sogno Paulinho, il tecnico si è risvegliato con un Kuzmanovic inconsistente ed un Kovacic ancora acerbo, mentre le alternative non danno garanzia alcuna. Infine in avanti, ora che mancherà Milito, sono guai. Non si può fare affidamento su Rocchi, ed ora i rimpianti Livaja e Longo stanno emergendo con chiarezza.
Certo, Moratti ha dovuto fare il conto con il fair play finanziario, ma ha costruito una squadra mediocre, senza indivdualità alcuno. Quindi, prima di prendere decisioni affrettate sul futuro del mister io ci penserei su.

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