Qui Milan: porte aperte al futuro. Il Milan si prepara a vedere le offerte per Pato e Robinho, ma temporeggia sul tema delle sostituzioni. E se Galliani parla tanto e dice poco vuol dire che il sacrificio dei brasiliani è sempre più probabile. A patto che le offerte, ovvio, siano adeguate alle aspettative del club di via Turati. E ciò spiega l'attuale cautela. Ma è interessante notare come ieri l'a.d. rossonero abbia chiarito in Lega la sua strategia per i prossimi giorni. Confermato che lunedì sarà a Rio de Janeiro, ecco un'anticipazione: «Vediamo, vediamo, incontrerò la prossima settimana i signori del Corinthians». E su Robinho... «Vuol tornare in Brasile perché la sua famiglia è la, Io spero di convincerlo a restare. Non è arrivata nessuna seconda offerta del Santos, la prima sì ma la seconda no». Traduciamo: i 5 proposti sono stati rifiutati e il Milan non scende sotto quota 10. Ma poi chiarisce: «Prenderemo la nostra decisione in sintonia con i giocatori, da buoni amici». Il boom del calcio brasiliano non lo sorprende: «Non è legato ai Mondiali del 2014 che si svolgeranno in Brasile. «Più che i Mondiali incide la crescita dell'economia brasiliana, è cresciuto tutto il Paese e sono aumentati le sponsorizzazioni, i diritti tv, cose che oggi si possono permettere i club brasiliani era impensabile un paio d'anni fa, basti pensare che oggi il Corinthians è campione del mondo, qualcosa vorrà pur dire». In ogni caso ribadisce il piano successivo: «L'ho già detto tante volte, anche se resta uno solo su due dei nostri fra Pato e Robinho, non prendiamo nessuno. Poi se dovessero andare via entrambi è chiaro che qualcosa faremo. Vediamo, siamo ancora in dicembre, il mercato del Brasile chiude il 15 aprile». Sogno Drogba Si defila, invece, sull'ipotesi-Drogba. «Non commento le voci, me l'ha insegnato un vecchio presidente del Barcellona». Nemmeno su Pastore? «Nessun commento». Fumata nera per Armero e Seedorf... «Armero? Mai pensato di prenderlo, non è che non mi piaccia»...». Il ritorno di Seedorf? «Non esiste, continua a giocare in Brasile». E su Balotelli... «È normale che un dirigente di un club come il Milan debba sapere cosa succede in Europa». «Strootman? Tanti giocatori ci piacciono, ma fra piacere e acquistare…». Infine un'osservazione sui conti rossoneri. Finalmente in pari dopo i sacrifici estivi di Ibra e Thiago Silva. «Il bilancio del Milan sta benissimo, è infinitamente migliore di quello delle grandi squadre italiane, è in utile. È un bilancio molto buono malgrado l'Irap, tassa che non c'è altrove. Quello sportivo vediamo. Facciamo il possibile nel contesto generale dell'Italia. Il Milan è assolutamente in linea con il Fair Play finanziario». Van Bommel Intanto ieri dall'Olanda è rimbalzata la notizia del ritorno di Van Bommel. Spazio Milan lancia l'indiscrezione ma non trova riscontri al terzo piano di via Turati.
Qui Juventus: le parole di Antonio Conte sul mercato sono più esplicite di tante indiscrezioni. «Mi spiace perché Giorgio è un calciatore che tutti vorrebbero allenare, è uno dei leader della squadra, ma sono convinto che tornerà presto e più forte di prima. Le strategie comunque non cambiano. Abbiamo idee chiare su cosa fare già da tempo visto che dovremmo sostituire Lucio, che a 34 anni aveva ancora voglia di mettersi in gioco e ha accettato l'opportunità offerta dal San Paolo come chiedeva la famiglia, e Asamoah, che sarà impegnato in Coppa d'Africa». Quindi il tecnico leccese chiede due innesti per gennaio. E l'a.d. Beppe Marotta è al lavoro per trovare le soluzioni più adeguate. Ma come sempre i problemi finanziari rischiano di condizionare le mosse del club di corso Galileo Ferraris. Il nome di Federico Peluso è in rampa di lancio dall'estate. Anche perché Conte stima di poter utilizzare il mancino dell'Atalanta sia come difensore di fascia che come centrale di difesa. Il problema è che il club bergamasco lo valuta 7 milioni di euro, mentre i bianconeri insistono per il prestito. E' differente il profilo del portoghese Neto centrale destro del Siena che potrebbe sostituire al meglio Lucio nella rosa bianconera. Ma anche in questo caso il club toscano conta d'incassare almeno 8 milioni e di fa forte del contemporaneo corteggiamento del Napoli. Messa così è dura che la Juve possa accontentare sia l'Atalanta che il Siena. E ciò significa che alla fine potrebbe arrivare anche solo uno dei due. Probabile che alla fine scelta cada proprio su Peluso, più indicato per le sue doti polivalenti. Nella lista del club bianconero c'è anche il difensore brasiliano Doria del Botafogo, anche se la sua candidatura vale più per l'estate. Ma attenzione anche a Salvatore Bocchetti, già in estate nel mirino di Marotta. Il difensore del Rubin Kazan è in scadenza di contratto nel dicembre 2013, ma il club russo fa resistenza. E il suo agente, Andrea D'Amico puntualizza a Calciomercato.it: «Io non ho mai sentito la Juventus. Il valore del ragazzo è sotto gli occhi di tutti, ma davvero non ho avuto nessun tipo di contatto con i dirigenti bianconeri». Insomma, la partita è appena iniziata. Occhio alle prossime mosse. Senza mai tralasciare l'argomento-Drogba. Costa, ma piace.
(Carlo Laudisa - Gazzetta dello Sport)
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