Più di una squadra in Italia soffre di mal di goal. Tra i tanti talenti sudamericani che vengono importati in Italia, varrebbe la pena che qualche club nostrano investisse su Rogelio Funes Mori.
Rogelio Gabriel Funes Mori nasce a Mendoza il 5 marzo 1991, ma all'età di 10 anni si trasferisce negli States con i genitori. A Dallas, insieme al fratello Josè, partecipa ad un reality show incentrato sul mondo del calcio, o come lo chiamano gli yankees sul "soccer". Funes Mori ha una marcia in più rispetto agli altri partecipanti e vince il primo premio, che gli permette di entrare a far parte delle giovanili del FC Dallas. L'esperienza calcistica negli Stati Uniti dura poco, il ragazzo ha troppo talento per non esser notato. Sono gli argentini del River Plate di Buenos Aires a richiamarlo in patria, nel 2008. A 17 anni entra a far parte delle giovanili del fortissimo club argentino, con le quali giocherà solo poche partite. Troppo grande il divario con i pari età, tanto che i Millonarios lo portano in prima squadra, con la quale debutterà nel torneo di Apertura del 2009. Bastano tre partite al ragazzo argentino per segnare la sua prima rete in campionato, contro il Tigre. Il centravanti ha numeri da giocatore consumato e, progressivamente, riesce a ritagliarsi sempre più spazio con il River. I goal tardano ad arrivare, ma dopo 14 partite del torneo di Clausura ecco l'esplosione: tripletta contro il Racing Avellaneda ed un altro goal contro il Tigre. La stagione successiva inizia nel migliore dei modi, con tre goal in tre partite, ma poi Funes Mori è risucchiato nella crisi del River, che porta ad una clamorosa retrocessione. La ricostruzione del River, con Almeyda in panchina, vede protagonista il bomber di Mendoza, che non rivestirà però il ruolo di star. A Buenos Aires vengono infatti ingaggiati l'esperto David Trezeguet ed il figliol prodigo Fernando Cavenaghi. Nonostante la difficoltà a ritagliarsi spazio, Funes Mori griffa 6 reti in stagione, meritandosi la conferma. Quest'anno, in coppia con David Trezeguet, ha aiutato il River a salvarsi agevolmente, mettendo a segno cinque reti nel torneo di Apertura. Le prestazioni di Rogelio lo hanno portato a vestire la camiseta albiceleste dell'Argentina per la prima volta, dopo aver fatto parte dell'Under18 e dell'Under20. Talento cristallino e ancora giovanissimo, Funes Mori è destinato a scatenare l'interesse delle big europee, che si stanno muovendo per acquistare lui ed Ezequiel Cirigliano, i due gioiellini del River Plate.
185 cm per 74 kg , Funes Mori è un giocatore completo. Attaccante dotato di grande senso della posizione e del goal, è abile a giocare sia come prima che come seconda punta. Nonostante un fisico importante, Funes Mori ha piedi piuttosto educati. Destro naturale, è stato spesso impiegato nelle giovanili come attaccante esterno. Questo, se da un lato ha rallentato i suoi progressi in zona goal, lo ha aiutato a saper svariare su tutto il fronte offensivo. Sa giocare sia spalle alla porta che puntandola, diventanto pericolosissimo in velocità. Il suo scatto potente lo aiuta spesso a smarcarsi e trovare la conclusione, uno dei must del suo repertorio. Abile nel gioco aereo ed in possesso di un bellissimo calcio, Funes Mori deve solo trovare maggiore continuità in zona goal per esplodere definitivamente. I suoi movimenti lo rendono decisamente appetibile per il calcio europeo, nel quale potrebbe sbarcare a gennaio o a giugno. Per fare un paragone, Funes Mori potrebbe essere una sintesi fra Maxi Lopez e Bergessio, attaccanti che stanno facendo molto bene nel nostro campionato. Potente come "la gallina" doriana, è dotato però di un buon piede, proprio come il centravanti del Catania. Fonti argentine lo danno vicinissimo ad una cessione al Napoli, che avrebbe offerto quest'inverno circa 5 milioni e mezzo di euro per portarlo all'ombra del Vesuvio. Funes Mori sarebbe un perfetto vice-Cavani, dal quale potrebbe imparare molto e con cui potrebbe ben presto far coppia. Come il "Matador", infatti, anche Funes Mori potrebbe affermarsi come un implacabile cannoniere, deve solo trovare il giusto contesto in cui esprimersi.
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