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Nome: Alvaro
Cognome: Vazquez Garcia
Data di nascita: 27 aprile 1991
Luogo di nascita: Barcellona
Altezza: 182 cm
Peso: 75 kg
Piede preferito: destro
Si scrive Barcellona e si legge "cantera". Questo non vale solo per i tanto acclamati balugrana di Tito Vilanova, ma anche per i cugini dell'Espanyol. Pochi lo ricordano, ma il leggendario portiere spagnolo Zamora, è cresciuto proprio all'ombra del Montjuic.
Nella scuola biancoblu è nata un'altra piccola stella del firmamento calcistico iberico, Álvaro Vázquez.
Álvaro Vázquez García nasce a Barcellona il 27 aprile 1991 ed entra a soli 14 anni a far parte del settore giovanile dell'Espanyol. Fin dai tempi della cantera dimostra di vedere la porta come pochi coetanei. A 18 anni, finita anzitempo la trafila nel settore giovanile, viene aggregato alla squadra B, dove può farsi le ossa con giocatori più esperti.
Il sistema calcistico spagnolo è perfetto e garantisce ai giovani la possibilità di fare esperienza senza che le squadre perdano il controllo sul cartellino del ragazzo. Álvaro Vázquez viene monitorato in Segunda Division, dove gioca 18 partite e realizza 8 reti. Il club lo reputa pronto per il salto di qualità ed il giovane bomber viene aggregato alla prima squadra.
Mauricio Pochettino, allenatore dell'Espanyol, vede in Vazquez la perfetta alternativa all'attaccante titolare Pablo Daniel Osvaldo. Il giovane catalano s'impegna e studia dall'italo-argentino, del quale ammira il cinismo sotto porta. Il 21 settembre 2010 Vazquez debutta in prima squadra, nella brutta sconfitta casalinga contro il Real Madrid di Mourinho. I tempi sono però maturi per la prima rete, siglata nello stadio El Prat di Barcellona contro l'Osasuna. Il goal di Álvaro Vázquez risulterà decisiva per il pareggio e segnerà la sua definitiva permanenza in prima squadra.
Il primo anno si chiuderà con 30 presenze, 4 reti e 2 assist, sufficienti a convincere l'Espanyol a puntare forte su di lui. Con la cessione di Osvaldo alla Roma, infatti, Álvaro Vázquez diventa il centravanti titolare della squadra di Barcellona.
In estate, prima di iniziare l'avventura nella Liga, Vazquez rappresenta la Spagna nei Mondiali Under20 che si disputano in Colombia. Le Furie Rosse si fermeranno ai quarti di finale, ma il centravanti catalano da spettacolo: cinque goal e tre assist in sole cinque apparizioni lo rendono una delle star del torneo.
Rientrato a Barcellona vive una stagione di alti e bassi. Il club si è indebolito notevolmente, ma il ragazzo dimostra di essere comunque un prospetto interessante. Chiude la stagione con 15 goal, solo 5 in Liga e altrettanti in Copa del Rey con la maglia dell'Espanyol, non sufficienti ad esser confermato.
In estate l'Espanyol riceve un'offerta di poco superiore ai due milioni e mezzo di euro, così il ragazzo viene ceduto al Getafe.
Sebbene non trovi ancora con spietata regolarità il goal in campionato, Álvaro Vázquez sta facendo benissimo in Nazionale giovanile. Qui ha una costanza di rendimento sbalorditiva e nei sobborghi madrileni si stanno accorgendo delle potenzialità di questo ragazzo. L'allenatore, Luis Garcia Plaza, sta dando fiducia al giovane attaccante, che cresce di partita in partita.
182 cm per 75 kg di peso, Álvaro Vázquez è il prototipo del centravanti d'area di rigore. Cresciuto in una famiglia di calciatori, il giovane centravanti ha sempre e solo avuto un obiettivo nella vita: diventare un giocatore professionista. E' stato il padre a spingerlo a giocare, seguendolo passo passo.
Grimaldello per la sua crescita è stato l'incontro con Mauricio Pochettino, definito dallo stesso Álvaro Vázquez: "l'allenatore che più ha segnato la mia carriera, che mi ha mostrato i corretti movimenti da fare in campo e mi ha dato la fiducia di cui avevo bisogno".
Dotato di una buona struttura fisica e di discreta velocità, Vazquez non conosce limiti quando vede la porta. Ogni modo per realizzare un goal va bene: piede, testa acrobazia, fa tutto parte del suo bagaglio tecnico.
Abilissimo nei movimenti, sa smarcarsi come gli attaccanti di razza sia in mezzo all'area che sul primo palo. Nelle giovanili dell'Espanyol era letale sui corner e sulle punizioni, dove tagliava sul primo pale per fulminare il portiere con il suo colpo di testa secco e preciso.
Dotato di una buona tecnica di base, è capace di agire sia come unico punto di riferimento che in coppia. Rende al massimo come punta centrale, ma ai tempi dell'Espanyol è stato più di una volta impiegato come spalla di Osvaldo, con il quale componeva un fantastico duo di realizzatori. Da giovane è stato schierato anche come mezza punta, per via della sua rapidità e della buona visione di gioco, ma col tempo si è trasformato in un vero e proprio centravanti d'area di rigore. L'attaccante a cui dice di ispirarsi è Fernando Torres, con il quale condivide alcune caratteristiche tecniche e fisiche.
Destro naturale, Vázquez ha nei tagli in profondità il suo punto di forza. E' una prima punta completa, abile sia di piede che di testa. Nelle selezioni giovanili della Spagna si è distinto per le sue abilità di goleador, tanto da realizzare 10 reti in 14 apparizioni. Come tutti i giovani attaccanti, anche Vázquez ha bisogno di tempo per esplodere e trovare la porta con regolarità anche nella Liga. Getafe può essere per lui ciò che è stato Valencia per un altro grande attaccante spagnolo, Roberto Soldado. Come il centravanti madrileno, anche Vázquez sarà in grado di andare costantemente in doppia cifra in campionato e nelle coppe europee, basta dargli il tempo di crescere.
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