Cognome: Gulin
Data di nascita: 19 luglio 1995
Luogo di nascita: Trieste
Altezza: 169 cm
Peso: 66 kg
Squadra di appartenenza: Fiorentina
Piede preferito: sinistro
Dopo Leonardo Capezzi e Luca Lezzerini, mi concentrerò oggi su di un altro grande prospetto delle giovanili viola. Triestino di nascita e personaggio televisivo a tutto tondo, Axel Gulin ha numeri da potenziale fuoriclasse.
Nato a Trieste il 19 luglio 1995, Axel Gulin cresce calcisticamente nella sua città. Dopo due stagioni nel settore giovanile della Triestina, nel 2010 viene acquistato dalla Fiorentina. A soli 15 anni cambia casa, scuola ed amici, in nome di un sogno: diventare un calciatore professionista. Può suonare retorico, ma è bello ci siano persone che dedichino così tanta passione ad inseguire un sogno. Ancor più bello quand'è la famiglia a spingerti e sostenerti per farti arrivare in alto, laddove hai sempre sperato.
Cresciuto nel mito di Messi e Cristiano Ronaldo, dei quali aprrezza esplosività, tecnica e dribbling.
Axel, come tutti i componenti degli allievi nazionali della Fiorentina, si è fatto conoscere al grande pubblico grazie ad Mtv. Non per le sue doti musicali, nonostante sia un rapper di discreto talento, ma per aver partecipato al reality show "Calciatori, giovani speranze". Qui si è fatto conoscere come calciatore e come ragazzo, dimostrando personalità e simpatia.
Axel Gulin, fuori dal campo, è una persona umile. Simpatico e per nulla timido, ama la musica e il divertimento. Il classico adolescente, non fosse per quello straordinario talento sul campo da gioco.
169 cm per 66 kg di peso, Gulin è un centrocampista offensivo dotato di una tecnica fuori dal comune. Nasce come esterno di centrocampo, ma con il tempo si è trasformato in una vera e propria ala. Sinistro naturale, è spesso impiegato sull'out di destra, per sfruttare la sua innata capacità nell'uno contro uno e la sua propensione alla conclusione in porta.
Brevilineo e determinato, Axel Gulin sembra un piccolo toro quando punta l'uomo. Baricentro basso e velocità impressionante, diventa immarcabile quand'è lanciato verso la porta avversaria. In carriera ha ricoperto diversi ruoli, esterno difensivo, ala e seconda punta. Il suo talento non va limitato ne contenuto, per questa ragione diventa devastante se gioca esterno alto in un tridente d'attacco o seconda punta. Non è prolifico come un'attaccante, ma è più pericoloso di un trequartista. La sua corsa e la naturale propensione a svariare sul fronte offensivo lo rendono difficilmente marcabile dai difensori, che sono spesso portati fuori posizione dai suoi movimenti.
Axel Gulin, per statura e movenze in campo, ricorda alcuni grandi giocatori: Sanchez, Di Natale e Lavezzi. Rispetto all'italiano ha più difficoltà ad andare in goal, vede meno la porta. Più calzanti invece i paragoni con Alexis Sanchez ed Ezequiel Lavezzi. Come loro Gulin spacca le difese avversarie, va alla conclusione ed è abile nel servire i compagni. I suoi rapidi tagli in profondità sono garantiscono ampie zone di tiro per la squadra, tatno che nella Primavera viola i centrocampisti Capezzi, Costanzo e Rosa Gastaldo riescono spesso a trovare lo spazio per la conclusione.
Tecnicamente dotato di una classe cristallina ed un tocco di palla vellutato, Gulin è fisicamente piuttosto potente. Con la Fiorentina sta seguendo un programma di rinforzo muscolare, volto a migliorare la sua massa senza compromettere la sua velocità sul breve.
E' presto per profetizzare quale carriera farà Gulin, ma non faccio fatica a dire che troverà posto nel calcio professionistico. E' un giocatore moderno ed eclettico, che fa parte di uno dei settori giovanili più organizzati d'Italia.
Il suo talento non è passato inosservato e la convocazione nelle selezioni nazionali giovanili italiane non si è fatta attendere. L'altezza, considerata fino a qualche tempo fa un limite, non rappresenta più un problema. Messi, Giovinco, Sanchez, Di Natale e Miccoli sono tutti giocatori piccoli di statura, in grado però di cambiare volto alla partita con una sola giocata. Gulin, in Primavera, è come loro. In estate ha lavorato a stretto contatto con Montella e la prima squadra, avendo così l'opportunità di imparare da Jovetic e Ljaijc, due fra i giocatori più talentuosi della Viola. L'esperienza è stata fruttuosa, tanto che al ritorno in Primavera Axel sta dimostrando di essere un punto fermo. Dieci presenze ed un goal, primo posto in classifica con la Fiorentina, sono credenziali ottimali per un futuro a tinte viola.
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