Esperto di Calcio

9 dicembre 2012

Piccoli Messi crescono: Cristian Tello Herrera


Nome: Cristian
Cognome: Tello Herrera
Data di nascita: 11 agosto 1991
Luogo di nascita: Sabadel (Spagna)
Altezza: 178 cm
Peso: 65 kg
Piede preferito: ambidestro 



Il giovane è una risorsa inestimabile per la società. Parole e musica targate Barcellona. I catalani, dopo l'avvento in panchina di Johan Cruijff, hanno iniziato ad investire pesantemente sul settore giovanile. Il guru olandese ha portato in blaugrana un po' di quella bella mentalità che ha permesso all'Ajax di primeggiare in Olanda ed in Europa. E così la cantera balugrana si è trasformata, a partire dagli inizi degli anni '90 in una vera e propria fucina di campioni. Zubizarreta, Guardiola, Sergi, De la Pena, Amor, Xavi, Puyol, Piquè, Iniesta, Pedro, Busquets, Messi, Fabregas, Jordi Alba. Sono solo alcuni dei prodotti del vivaio catalano, uno dei più floridi del mondo. A Barcellona nessuno sembra voler modificare questa politica, che ha portato i catalani in cima al mondo.
Gli anni novanta non sono solamente il momento di svolta per la politica giovanile del club iberico, ma sono anche un decennio di potenziali campioni. Calciatori come Thiago Alcantara, Jonhatan Dos Santos, Cuenca, Tello, Montoya e Muniesa si sono tutti formati nella cantera blaugrana, e sono pronti a spiccare al volo.
Uno dei più interessanti è indubbiamente lo spagnolo Tello, non a caso nel giro della prima squadra da un paio di stagioni.
Cristian Tello Herrera nasce a Sabadel l'11 agosto 1991. La passione per il pallone è fortissima, fin da bambino. A 11 anni inizia a giocare in una squadra locale, mettendo in mostra doti fuori dal comune. Gli osservatori del Barça, sparsi lungo tutto il territorio catalano, notano subito questo ragazzino dai capelli castani ed il sorriso contagioso.
Inserito nella Cantera blaugrana, Tello inizia un percorso di crescita che si rivelerà più lungo e duro del previsto. Nel 2007, infatti, il Barcellona sembra aver perso fiducia in lui e lo gira al CF Damm, club dei sobborghi della città specializzato nella formazione dei giovani under18. E' il preludio ad un doloro addio, che si consuma l'anno successivo. Il Barça non rinnova il contratto a Tello, che è ora libero di trovarsi una nuova sistemazione. Barcellona gli piace, è la città giusta per sfondare nel mondo del calcio. L'Espanyol fiuta l'affare e mette sotto contratto il veloce attaccante spagnolo. Con il secondo club della città vive due stagioni sensazionali. Cresce sotto il profilo umano e calcistico, arrivando ad esordire in terza divisione con la squadra B. Quattro presenze ed una rete nel calcio professionistico convincono i dirigenti del Barcellona a riportarlo "a casa". Inserito nella rosa del Barcellona B, Tello si ritaglia uno spazio sempre crescente in Seconda Divisione. Trentanove presenze e nove marcature con la seconda squadra, convincono Pep Guardiola a convocarlo e farlo esordire con il Barça. Nell'andata e ritorno dei sedicesimi di finale di Copa del Rey, contro l'Hospitalet, debutta e realizza la sua prima doppietta.
La stagione 2011/2012 è, ovviamente, di transizione. A 19 anni non può essere altrimenti, soprattutto in uno squadrone come il Barcellona. Allenarsi con i grandi campioni, non mi stancherò mai di ripeterlo, è l'esperienza più formativa che possa esserci per un ragazzo talentuoso. E così è per il ragazzo catalano, cresciuto nel mito di Ronaldinho e con un'infinita stima per Leo Messi.
La rivoluzione in casa blaugrana, con l'approdo in panchina di Tito Vilanova, garantisce più spazio al ragazzo. Tello parte subito titolare la prima di campionato, firmando due assist. Stessa sorte alla prima in Champions League, dove griffa una rete da fuori area nel successo contro lo Spartak Mosca.
I tempi sono maturi ed il numero 37 catalano lo sa. Ha visto l'ascesa di Pedrito, altro prodotto della cantera poco più grande di lui, e ha tutte le intenzioni di ricalcare le sue orme.

Cristian Tello è un attaccante di indubbio valore. 178 cm per 65 kg di peso, nasce come seconda punta. Tecnico e veloce viene spostato dagli allenatori della cantera a sinistra, dove le sue doti sono esaltatate e messe al servizio della squadra. Dotato di un calcio secco e preciso, ha una delle qualità più importanti per un attaccante: è ambidestro. Questo non solo gli permette di essere impiegato su tutto il fronte offensivo, ma lo rende anche imprevedibile ai suoi avversari. Partendo largo a sinistra, dove Vilanova lo impiega con maggior regolarità, fa impazzire i terzini avversari. I difensori non riescono infatti a capire se la finta di Tello sarà volta ad accentrarsi e scaricare la conclusione in porta, con il destro, o vuole sbilanciarli per arrivare sul fondo e crossare con il suo sinistro.
Non è il classico esterno spagnolo, tutto velocità e dribbling, ma un calciatore completo. Il suo fisico, seppur non imponente, gli permette di affrontare a testa alta anche i marcatori più forti. A 21 anni ha tempo di lavorare sul suo corpo, fortificandosi, "mettendo su" un po' di massa muscolare. Senza perdere facilità di corsa e dribbling, sarebbe utile a Tello avere un pò più di forza esplosiva e fisicità. Come tutti gli spagnoli, la tecnica di base è sopraffina. Il tocco di palla è morbido e vellutato, ma la potenza non ne risente. La sua conclusione in porta è efficace, sia colpendo con l'interno piede, che di collo. Bravissimo a portarsi la palla avanti con la suola, ha un'impressionante cambio di passo sul breve. Quando ti punta è difficile restirergli e per i difensori si pone un amletico dubbio: lasciarlo andare garantendo agli avversari la superiorità numerica o bloccarlo fallosamente. Anche per questo Vilanova lo reputa tanto importante, perchè crea situazioni di pericolo o procura "succulente" punizioni nella metà campo avversaria, magari condite con un cartellino giallo per il difensore.
La rivista sportiva "Don Balon" l'ha recentemente inserito nella lista dei migliori calciatori nati dal 1991 in poi. In patria gode di un seguito piuttosto consistente, come dimostrano le sue presenze in tutte le Nazionali giovanili iberiche. A dire il vero Tello non è mai riuscito ad esprimere il meglio di sè con la maglia della Spagna, e questo si è potuto vedere chiaramente durante il torneo olimpico. A Londra la Spagna partiva con in favori dei pronostici. Con in rosa De Gea, Jordi Alba, Muniain, Mata, Isco e appunto Tello, doveva puntare alla vittoria. Invece i "senatori" hanno deluso, compreso l'eclettico attaccante esterno del Barça.
Perfetto per il gioco dei blaugrana, Tello deve ancora crescere a livello di personalità per imporsi al grande pubblico e ritagliarsi un posto anche nella selezione nazionale di Del Bosque. Le qualità tecniche e fisiche sono perfette per il calcio spagnolo, fatto di possesso palla, dribbling e velocità. Son tutte caratteristiche che Tello ha nelle sue corde, gli manca solo quel pizzico di consapevolezza e presunzione per fare il grande salto.


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