Roma, Napoli e Juventus sono le migliori. Lo dice la classifica, lo dicono i numeri.
L'ho già detto altre volte, le statistiche nel calcio lasciano il tempo che trovano, ma sono un ottimo specchio di quanto ci ha detto il campo.
Vediamo le grandi del nostro campionato, per capire come Garcia, Benitez e Conte riescono ad approcciare le partite.
Roma: i giallorossi, strabilianti rispetto alla "cura" (o meglio piaga) Zeman, sono il miglior attacco e la miglior difesa. Le 7 vittorie su 7 la dicono già lunga, ma forse i 20 goal (quasi 3 a partita) sono il dato più pazzesco in un campionato come la A.
La Roma ha calciato verso la porta 105 volte, con una media di 15 volte a partita. Il dato dei tiri in porta è ancora più incredibile, sono in totale 42 quelli che in gergo sono classificati come "shot on target", con 20 reti. La media è assolutamente pazzesca: alla Roma segnano un goal ogni 2,1 tiri. Il dato indica che i centravanti di Garcia sono formidabili, sono un vero incubo per le difese avversarie.
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immagini whoscored.com
La varietà del gioco offensivo di Garcia è strabiliante. L'immagine mostra chiaramente come sull'intero fronte offensivo la Roma sappia farsi valere, trovando la via della conclusione da destra, da sinistra e dal centro; dentro l'area come fuori area.
Napoli: Benitez è uomo navigato ed esperto, capace di far giocare bene le sue squadre. Il suo marchio di fabbrica è la compattezza difensiva, ed i soli 6 goal incassati ne sono la prova. I partenopei, però, hanno fatto molto bene anche in avanti, timbrando il cartellino ben 19 volte.
Come la Roma, anche il Napoli tira in porta parecchio: 112 conclusioni, 16 di media per partita. Di 42 tiri totali nello specchio della porta, 19 volte è stato realizzato un goal. La media, molto simile a quella dei giallorossi, parla di un goal ogni 2,2 conclusioni in porta. Mica male.
Come per gli uomini di Garcia, anche quelli di Benitez amano variare. Attaccano prevalentemente da sinistra e dal centro, ma da destra le incursioni di Callejon si fanno costanti. I tiri, poi, vengono scoccati in maniera perfettamente equa: dentro e fuori area, dove Hamsik e Inler sanno far male con botte precise e potenti.
Juventus: Napoli e Roma presentano dati molto simili, ma per la Juve il discorso si fa differente. Delle tre pretendenti al titolo, al momento, i bianconeri son quelli che fanno più fatica e che presentano meno varietà offensiva. Le conclusioni totali per la Vecchia Signora sono infatti 126, mediamente due in più a partita rispetto al Napoli. Nello specchio della porta, poi, gli avanti di Conte hanno calciato 49 volte, con un salomonico quanto algebrico 7 di media. Un tiro in più a partita delle due pretendenti, non riuscendo ad eguagliarne lo score. Se i goal complessivi sono uguali a quelli dei campani (con una media goal/tiri di 2,5), con la Roma c'è il gap di una rete, nonostante un numero decisamente più elevato sia nelle conclusioni totali che di quelle nello specchio.
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Infine, è con questi dati possiamo dire che Conte ha ragione nel chiedere esterni offensivi, la Juventus predilige decisamente l'attacco dal centro. Con Tevez e le incursioni dei mediani, i bianconeri sfondano per il 64% delle volte dal centro, lasciando alle fasce (vero pallino del primo Conte juventino) un ruolo marginale. Non a caso sugli esterni agiscono giocatori senza spiccate doti da goleador, pur essendo dei buoni giocatori.
Quest'analisi è avallata dal fatto che più del 50% dei tiri vengono scoccati da fuori area, laddove è più semplice per i centrocampisti e per lo stakanovista Tevez trovare lo spiraglio giusto per insidiare i portieri avversari.
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