|
immagine tratta da uefa.com |
Nome: Francisco
Cognome: Alcacer
Data di nascita: 30 agosto 1993
Luogo di nascita. Torrent
Nazione: Spagna
Altezza: 174 cm
Peso: 70 kg
Piede: ambidestro
Per quanto durerà l'egemonia spagnola sulla scena calcistica europea e mondiale? A giudicare dalla qualità dei giovani iberici la risposta sembra piuttosto scontata: molto a lungo. Alle spalle dei vari Canales, Muniain, Thiaga Alcantara, Tello e Cuenca, c'è una batteria di ragazzi altrettanto interessanti. Uno di questi è sicuramente Francisco Alcácer, attaccante valenzano in forza al Getafe.
Francisco Alcácer García, noto al grande pubblico come Paco, nasce a Torrent il 30 agosto 1993. Nel piccolo centro di Torrent non ci sono scuole calcio degne di nota, tanto che il giovane Francisco si sposterà a Valencia, entrando a far parte delle giovanili dei "
Los Che". Con il Valencia fa tutta la trafila del settore giovanile, meritandosi a 16 anni la promozione nella squadra B. Nella stagione 2009/2010 Alcácer mette insieme 15 presenze e 3 reti, non sufficienti per salvare la squadra dalla retrocessione. Parallelamente la stagione si chiude con le prime convocazioni in Nazionale Under16, con la quale collezionerà tre presenze.
E' il 2010 l'anno della consacrazione per il bomber valenzano. Alcácer diventa infatti il leader del Valencia B, mettendo piede in campo in ben 39 occasioni. Il dato sbalorditivo, però, riguarda quello delle marcature: 30. Una stagione da incorniciare, impreziosita dal debutto in prima squadra l'11 novembre in Copa del Rey. Nell'agevole successo per 4-1 sul Logrones, il giovane bomber scrive il suo nome sul tabellino dei marcatori.
Se con l'U16 non aveva lasciato grosse tracce, Paco Alcácer si rifa con gli interessi in Under17 ed Under18, fregiandosi si uno score invidiabile: 11 presenze e 14 goal con gli U17; 5 reti in sole 3 apparizioni con l'U18. Sono numeri impressionanti, che convincono i dirigenti del Valencia ad aggregarlo in pianta stabile con gli uomini di Unai Emery. Sembrava il lieto fine di una bella favola di sport, ma come spesso accade il destino è crudele. Dopo la partita amichevole con la Roma di Luis Enrique, vinta per 3-0 con goal proprio di Paco, il ragazzo conosce il più grande dolore della sua vita. Il padre, con lui negli spogliatoi del Mestalla, viene colto da infarto, accasciandosi fra le braccia del giovane bomber. A nulla è servito l'intervento dei medici del Valencia, che hanno provato a rianimare l'uomo per oltre mezz'ora, senza riuscire ad evitare il peggio.
Un colpo terribile per il ragazzo, che ci metterà mesi a riprendersi del tutto. Il debutto in Liga avviene il 14 gennaio 2012, nella sconfitta casalinga con la Real Sociedad.
Nonostante una stagione da comprimario con il Valencia, Paco Alcácer gode di illimitata fiducia da parte di Meléndez, selezionatore dell'Under19 spagnola. Con le "Furie Rosse" partecipa in estate all'Europeo di categoria, risultando l'uomo decisivo. Sua infatti la doppietta in Finale, nei supplementari con la Repubblica Ceca. Un match bellissimo, da cardiopalma. Dapprima il vantaggio ceco, quindi il pari del terzino basco Aurtenetxe a cinque dal termine. Nuovo vantaggio ceco nei supplementari, ribaltato appunto dalla doppietta del bomber valenzano.
In seguito all'exploit in Nazionale, molte squadre guardano a Paco Alcácer come possibile rinforzo per la nuova stagione. La più lesta è il Getafe, che strappa il giovane attaccante in prestito secco per un anno. Con la maglia dei madrileni ha collezionato fino a questo momento 13 presenze, realizzando due reti consecutive nel gennaio 2013.
Paco Alcácer nasce come attaccante centrale, dotato di un'ottima tecnica di base ed un innato senso del goal. Veloce ed abilissimo palla al piede, sa svariare su tutto il fronte offensivo. Non essendo in possesso di un fisico imponente (174 cm per 70 kg), non ama ricevere palla spalle alla porta, ma predilige puntare l'avversario palla al piede. Il suo baricentro basso ed il suo dribbling efficace lo rendono un attaccante difficile da marcare. A Valencia è stato inevitabilmente accostato a David Villa, rimpianto ex ora in forza agli eterni rivali del Barcellona. Come "El Guaje" sa giocare come unico riferimento offensivo o in coppia con un compagno, rendendosi disponibile a fornire assist decisivi. La sua duttilità tattica lo rende adatto a giocare in molteplici sistemi di gioco, altra caratteristica simile al fortissimo centravanti blaugrana.
Destro naturale, calcia benissimo anche con il macino, tanto da poter essere considerato un calciatore ambidestro. Per una punta questa è una caratteristica importantissima, sia in fase di costruzione che in fase realizzativa. Essere capace di accarezzare la palla tanto col destro quanto con il sinistro, rende la punta immarcabile ed in grado di spostarsi e calciare da qualsiasi posizione. Lo sanno bene i difensori incontrati nei tornei giovanili, spesso inermi dinnanzi alle giocate dello spagnolo.
La straordinarietà di Alcácer sta nel fatto di saper coniugare le giocate di gran classe tipiche di una seconda punta, con lo score realizzativo di un numero 9.
Ovviamente è presto per dire se Paco Alcácer riuscirà a ripercorrere le orme di David Villa, ma è facile affermare che i numeri per sfondare li ha tutti.