Esperto di Calcio

11 gennaio 2013

Derby di mercato: i nerazzurri rispondono con Bellomo


Il Milan chiama con Saponara, l'Inter vuol rispondere con Bellomo. Sono finiti i tempi dei grandi duelli internazionali sul mercato. Adesso le big italiane vanno a pescare in un serbatoio ricco come la serie B, evitando tra l'altro di sperperare denaro all'estero facendo così girare l'economia calcistica nazionale. Persa la volata per il talento dell'Empoli, il club di Massimo Moratti punta tutto sulla stella del Bari, che dalla scorsa estate è in comproprietà con il Chievo e che ha già avuto importanti richieste da Genoa e Parma. Il d.s. pugliese Guido Angelozzi ieri sera è arrivato a Milano e attende la chiamata dall'Inter. Che, attraverso il d.s. Piero Ausilio, ha già incontrato l'agente Davide Lippi. La trattativa Nicola Bellomo ha una valutazione leggermente superiore a quella di Saponara (4,2 milioni). Il Chievo ha pagato la prima metà 1 milione e 750 mila euro (compreso il cartellino di De Falco), il Bari valuta la seconda sui 2,5 milioni. E lo fa anche per necessità: i problemi di bilancio hanno già portato a penalizzazioni per mancato pagamento di stipendi e contributi, quindi per rispettare la scadenza del 15 febbraio bisogna incassare. E con quella cifra i problemi sarebbero risolti, tra l'altro senza indebolire la squadra perché Bellomo dovrebbe terminare la stagione a Bari. La storia Viene facile accostare questo talento all'altra stella interista di Bari vecchia, Antonio Cassano. Ma in comune hanno solo la residenza, distante poco più di 500 metri. E poco altro. A far pensare che Bellomo sia un ragazzo bizzoso è un episodio avvenuto nell'estate 2010, quando il Bari l'ha mandato in prestito alla Lucchese. Dopo pochi giorni di ritiro Bellomo è sparito e, senza dire nulla a nessuno, è scappato a casa. Aveva 17 anni e non se la sentiva di lasciare sola la madre, vedova di un padre che lui non ha fatto in tempo a conoscere (è morto quando la madre era incinta) ma che ricorda dopo ogni gol alzando le braccia al cielo. Il Bari decise di mandarlo nella vicina Barletta (33 presenze, 6 gol), in Prima divisione. E da lì Bellomo è tornato a Bari pronto e maturo. In tutti i sensi, perché oltre a giocare a pallone ha messo in tasca anche un diploma in Elettronica e Telecomunicazioni. Commentando: «Contrariamente a quanto si pensa, anche i ragazzi di Bari vecchia studiano». L'esplosione La stagione scorsa 16 partite e 2 gol, in questa già 20 gare e 6 reti grazie anche all'evoluzione tattica studiata con Vincenzo Torrente. Che da attaccante esterno o fantasista puro lo schiera come trequartista nel rombo o nei due centrali ci centrocampo. E del Bari oggi Bellomo è un leader, malgrado i 21 anni (22 il 18 febbraio). La sua personalità è evidente, anche quando si tratta di calciare in porta dalla distanza: basta cercare su youtube per le sue prodezze, anche quelle di Barletta. Ha anche vestito le maglie di alcune Nazionali giovanili, ha debuttato nell'Under 21 segnando un gol a Terni nell'amichevole contro B Italia. E' un talento vero. Con meno classe ma più testa di Cassano. Insomma, da Inter. O scappa anche questo?

fonte: Gazzetta dello Sport

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