L'esonero di Gigi Delneri non mi ha stupito, neanche un po'. Ero decisamente più stupeffato per la fiducia accordatagli fino a questo momento, nonostante risultati assolutamente al di sotto delle aspettative.
Io non credo che Delneri sia un cattivo allenatore, lo dico da tempo. Con altrettanta convinzione, però, ribadisco che è un tecnico molto particolare, che necessita di un certo tipo di giocatori e di tempo per lavorare. Ha sempre basato il suo credo calcistico su due punti cardine: gli esterni e la corsa. E' nel precampionato che mister Delneri plasma le sue squadre, dando loro organizzazione difensiva e tantissima corsa. E' un modo di giocare che io non ho mai amato particolarmente, ma per salvarsi ha sempre funzionato. Delneri ha fatto benissimo a Verona con il Chievo, a Bergamo con l'Atalanta e a Genova con la Sampdoria. Guardacaso quando disponeva di difensori tatticamente disciplinati ed esterni rapidi e caparbi.
Con la rosa del Genoa di quest'anno non poteva farcela, è un dato di fatto. I rossoblu sono stati per molto tempo abituati a giocare a 3, sistema di gioco inconcepibile per il friulano. Inoltre gli esterni offensivi lasciano al quanto a desiderare. Vargas è un giocatore che ha fatto il suo tempo ed è sempre acciaccato; Marco Rossi non si sta ripetendo sui livelli degli anni scorsi; Jankovic ha talento, ma è fragile da sempre; Sampirisi è un terzino di prospettiva, non è pronto a fare l'ala.
Questo non significa che io ritenga il Genoa una squadra di scarso valore, tutt'altro. Le individualità sono importanti e penso che il Grifone abbia tutto per salvarsi, ma non con il 4-4-2 di Delneri.
Le mie perplessità su Delneri avevano poi un altro importante fondamento: il tecnico di Aquileia non ha mai fatto bene a campionato in corso. Probabilmente per quanto detto prima, ha bisogno di tempo per impostare tatticamente i meccanismi desiderati. Era un dato da prendere in considerazione prima di ingaggiarlo, perchè i numeri non mentono. Subentrando Delneri ha sempre collezionato magre figure. E' successo a Roma e a Palermo; ha "guidato" il Chievo in B ed infine ha collezionato 5 punti in 11 giornate. Il dato significativo, ancor più dei soli 5 punti, sono le sconfitte contro dirette rivali per la salvezza, che hanno inguaiato i rossoblu al terzultimo posto.
Ad oggi il Genoa sarebbe retrocesso, ecco perchè il presidente Preziosi ha provato a dare una scossa. Davide Ballardini penso sia l'uomo giusto: conosce la piazza, ha fatto molto bene in passato e ha dimostrato di essere un allenatore tatticamente intelligente. Questo significa che potrebbe essere in grado di sfruttare tutte le potenzialità di un buon organico, perchè di questo stiamo parlando.
La rosa del Genoa ha qualità in tutti i reparti, non è da Serie B. Frey è un buon portiere, protetto adeguatamente da un Nazionale come Granqvist e un navigato stopper come Manfredini. Sampirisi, Rossi, Antonelli e Pisano sono esterni di qualità, e all'occorenza può fare il terzino anche Cesare Bovo.
A centrocampo Kucka, Matuzalem, Bertolacci e Olivera non sono certo gli ultimi arrivati, e ora andrà valutato il nuovo arrivato Nadarevic. Ma è in avanti che il Genoa ha bocche di fuoco formidabili, decisamente superiori al parco attaccanti di Pescara, Siena, Palermo, Cagliari e Chievo. Borriello, Immobile e Floro Flores sono attaccanti di categoria, che hanno militato o sono nel mirino dei più grandi club italiani. Ieri Borriello ha sbagliato un goal clamoroso, ma il suo valore non è da mettere in discussione per una squadra che ambisca alla salvezza o a metà classifica.
Questo Genoa sembra la Fiorentina della scorsa stagione, cambiando cambiando alla fine i viola si sono salvati. In gradinata Nord sperano che la storia si ripeta.
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