Cavani è l'uomo in più del Napoli, è chiaro come il sole. Quotidianamente si scatenano voci di mercato sul bomber sudamericano, appetito dai più grandi club europei. Oggi sembra essere il turno dell'Arsenal, che per bocca dello stesso Wenger chiama a Londra il numero 7 partenopeo. La notizia, rimbalzata ieri d'oltremanica, è riportata oggi dalla Gazzetta dello Sport:
Prove d'assalto, in attesa che arrivi la primavera per assestare il colpo grosso. Da Londra, Arsene Wenger fa sapere al mondo intero che a lui piace Edinson Cavani e che sarebbe pronto a trattarlo per portarlo all'Arsenal, il suo club. «Costa tanto, è vero, nessuno lo nega. Ma il nostro tesoriere vive al mio fianco ed è sempre in attesa che arrivi il giocatore giusto per mettersi all'opera», ha detto il manager dei Gunners. La notizia è piombata in città nel bel mezzo dell'attesa per la sentenza della Corte Federale, con la maggior parte dei napoletani assaliti dall'ansia di conoscere il verdetto del secondo grado di giudizio, dopo il ricorso presentato da Aurelio De Laurentiis per la vicenda Gianello, legata al calcio scommesse. Sentenza che poi è stata positiva per il club: annullati i due punti di penalizzazione e tolta la squalifica a Paolo Cannavaro e Gianluca Grava. Clausola La dichiarazione di Wenger ha scosso non poco l'ambiente napoletano. L'idea che Cavani possa andare via non viene nemmeno considerata dai tifosi che, anzi, proprio intorno all'attaccante uruguaiano vogliono veder crescere il progetto del club. Le resistenze del presidente, in ogni modo, rappresentano più di una garanzia per lo staff tecnico e per i napoletani. «Nella scorsa estate, rifiutai 55 milioni di euro e mi sono tenuto Cavani», ha svelato ultimamente De Laurentiis. Quella cifra da capogiro venne offerta dal Manchester City, ma niente e nessuno convinsero il dirigente napoletano ad agire diversamente. E per rafforzare il principio, sottopose all'attaccante l'adeguamento del contratto fino al 2017, fissando anche una clausola rescissoria: chi avrebbe voluto acquistarlo avrebbe dovuto sborsare 63 milioni di euro. Ed è a questa clausola che si rifanno le speranze della gente, anche se Wenger ha dimostrato di non temere l'ipotetico impedimento. «Il prezzo potrebbe abbattersi negli ultimi giorni di mercato. E' questo il motivo per cui gli affari si fanno soltanto nelle ultime 24-48 ore del calciomercato», ha detto il manager dell'Arsenal che ha da spendere i 30 milioni incassati dalla cessione di Robin Van Persie al Manchester United. L'interesse di Wenger, tuttavia, non resta l'unico. Non è una novità che Cavani sia in cima alle preferenze del Manchester City e chissà che Chelsea e Real Madrid un pensierino non l'abbiano già fatto. Il no di De Laurentiis «Confido nella professionalità di Cavani - ha aggiunto il presidente del Napoli - Lui sa che da noi è «the number one of the city»: non credo che in altri luoghi o in altre squadre più blasonate di noi possa identificarsi così con città, maglia, tifosi». Via Vargas L'attaccante cileno andrà al Gremio di Porto Alegre. I due club hanno trovato l'accordo sul prestito fino a giugno. Dopodiché, tutto dipenderà dalla posizione di Mazzarri: se dovesse restare, allora Vargas giocherà in Brasile anche la prossima stagione. Diversamente, rientrerà a Napoli. Il costo dell'operazione è di un milione e mezzo di euro.
Si sente spesso dire: "di fronte a cifre irrinunciabili si deve cedere". E' vero, ma nel caso di Cavani, a Napoli, va fatta un'eccezione. Il Matador può rappresentare ciò che è stato Maradona per gli azzurri, quel grande trascinatore in grado di portare il Napoli sul tetto d'Italia. Cederlo significherebbe ridimensionare gli obiettivi, anche reinvestendo quel denaro. Altri Cavani non ce ne sono in giro.
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