Esperto di Calcio

15 luglio 2013

Miccoli e i suoi fratelli: i 10 calciatori con più problemi con la legge

Gran pezzo quello di Giovanni Migliore, amico e collega di Fantagazzetta. Ecco la sua analisi su "i 10 calciatori con più problemi con la giustizia".

Nessuno è perfetto a questo mondo. Figuriamoci i tanto idolatrati calciatori, che offuscati dal successo, dai soldi e dalla bella vita, si sono resi protagonisti di vicende che ne hanno infangato il nome e l’immagine. Abbiamo scelto per voi i dieci calciatori che, ahinoi, si sono distinti in questa speciale classifica, a forte tinte noir:

#10 - Fabrizio Miccoli, una montagna di fango. Negli ultimi giorni è finito sulla bocca di tutti per via di alcune intercettazioni che hanno fatto molto rumore. Al di là di un’immagine pubblica totalmente rovinata, per Miccoli, attualmente indagato per estorsione, i guai con la giustizia sono ancora agli albori. Oltre ad una losca attività di recupero crediti, l’ex attaccante rosanero dovrà giustificare il possesso di alcune sim che utilizzava per comunicare con i suoi “amici”. Dopo le foto in barca con Lauricella, arrivano anche quelle con Giacomo Pampillonia, arrestato qualche giorno fa in un blitz che ha azzerato il mandamento di Porta Nuova. “A casa mia con Miccoli” questo era il titolo dell’album su Facebook in cui il Romario del Salento è stato immortalato in compagnia degli “amici”.


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#9 - Basile Boli da castigatore a pseudo- benefattore. Al pari di Riedle, Kluivert e Mjatovic, risiede nell’Olimpo dei castiga-italiane. Lo ricordiamo svettante sul povero Rijkaard incornare di testa il pallone decisivo con cui ilMarsiglia nel 1993 portò a casa una storica Coppa dei Campioni. Dopo aver concluso una più che dignitosa carriera in Giappone, divenne un discreto conduttore televisivo e poi acceso sostenitore di Sarkozy, grazie al cui appoggiò fondò un’associazione pro Africa “Entreprendre et diriger en Afrique”.  Da lì a poco però venne arrestato e poi condannato a due anni di carcere (sospesi con la condizionale) con l’accusa di appropriazione indebita e abuso d’ufficio per aver usufruito di finanziamenti superiori rispetto ai profitti dichiarati dall’associazione stessa.


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#8 - Michele Padovano: il bandito e il campione. Tutto nasce da una frequentazione tra due ragazzi Micheleil calciatore e Luca, un disoccupato dal tenore di vita fin troppo elevato tanto da potersi permettere una Volkswagen Tuareg. Le indagini dei carabinieri di Venaria portano alla scoperta di due presunti prestiti di oltre 100 mila euro da parte dell’ex bianconero all’amico di infanzia Luca Mosole, ritenuto il capo di una banda di trafficanti di hashish. Nell’ambito della cosiddetta operazione Tuareg vennero sequestrati 23 quintali di hashish provenienti dal Marocco per un valore stimato di 14 milioni di euro. Era il 2006 e Padovano venne subito arrestato insieme ad altre 32 persone. Inizialmente il pm chiese 24 anni di carcere, poi nel dicembre del 2011 venne condannato in primo grado dal Tribunale di Torino a scontare la pena di 8 anni,  8 mesi e 15 giorni  per traffico di sostanze stupefacenti. L’ex attaccante juventino, di cui si ricorda nel 1996 una storica rete nei quarti di finale di Champions League al Real Madrid, si reputò sempre innocente nonostante nel mondo del calcio vennero gettate molte ombre sul suo passato. A cominciare dal padre di Iuliano che, subito dopo la condanna, lo accusò di aver rovinato il figlio Mark e tanti altri compagni come Vialli e Bachini.

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#7 - Last bet per Beppe Signori e Cristiano Doni: era l’estate del 2011 quando scoppiò l’ennesima grana legata al calcioscommesse, che – ahi noi - non riusciremo a cancellare tanto facilmente dalla nostra memoria. A giugno scattarono i domiciliari per Beppe Signori, ex bandiera di Foggia e Lazio, che in seguito verrà squalificato per 5 anni. L’Ex pupillo di  Zeman non ha mai nascosto la sua passione per le scommesse tanto da promuovere una nuova tendenza: riuscire a mangiare un Buondì Motta camminando nello spazio limite di trenta passi. Si dice che mai nessuno riuscì nell’ardua impresa. A dicembre fu il turno di Cristiano Doni, il miglior marcatore di sempre  nelle fila atalantine (112 gol in 323 presenze ufficiali), che nel secondo filone di indagini venne arrestato nonostante il suo tentativo di fuga. 5 anni di squalifica anche per l’ex fantasista della nazionale che adessogestisce un locale a Palma di Maiorca e che però ha avuto il coraggio di ammettere le proprie colpe: “Ho meritato il carcere, non solo per le due partite taroccate, non solo per aver deluso i tifosi dell’Atalanta ma soprattutto per aver tradito lo sport”.

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#6 - Mancini-  Amanti – no, grazie-: avremmo voluto ricordarlo per un a dir poco strepitoso goal di tacco nel derby contro la Lazio che gli valse il soprannome di Tacco di Dio. Ma questo lieto ricordo venne offuscato, oltre che dall’accostamento al più grande flop della storia dei flop El trivela Quaresma, da una losca vicenda avvenuta durante la sua infausta esperienza all’Inter.  Ad uno dei noti festini organizzati dal connazionale Ronaldinho, Mancini avrebbe conosciuto una giovane brasiliana che lo denunciò per lesioni e violenze sessuali. Condannato con il rito abbreviato  a 2 anni e 8 mesi, Mancini riuscì a farla franca, dimostrando che la donna era consenziente e facendo un mesto ritorno in Brasile.

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#5 - Loic Remy.  Suona Remi la tua arpa e poi fai ballare la scimmietta e il cane,  vieni fermati a casa mia troverai pasta asciutta e un letto caldo. Remi dimmi che già lo sai porta gli amici con te. Una canzonetta profetica. A gennaio venne ingaggiato - per la bellezza di 10.5 milioni di euro - dal QPR per tentare una miracolosa retrocessione; 5 goal in 5 mesi non furono sufficienti per l’ex attaccante del Marsiglia che però lasciò traccia del suo passaggio facendosi arrestare per stupro insieme al cugino ed ad un amico. La vittima è una donna di 34 anni che avrebbe dichiarato di essere stata drogata e successivamente violentata nell’abitazione del calciatore a West London.

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#4 -Breno l’incendiario fiero. A soli 22 anni, in preda ad un raptus obnubilante post -sbornia, decise di dare fuoco alla sua villa a Monaco e di bruciare così la sua giovane  e promettente carriera. Bronzo olimpico a Pechino 2008, Breno era destinato a diventare un pilastro della retroguardia verdeoro al fianco di Thiago Silva e David Luiz. La notte tra il 19 e il 20 settembre del 2011, senza un preciso motivo, incendiò casa e successivamente, nel 2012 venne sbattuto in carcere, dove fino al 2016 dovrà risiedere. 

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#3 - God Bless you, Gazza: Un uomo che nelle sue mille disavventure ha visto parecchie volte aprirsi le porte della prigione; a partire dal 2008 quando fu arrestato per danneggiamento ad un fan e successiva aggressionead un fotografo; per passare al 2010 quando venne sbattuto dentro per possesso di sostanze stupefacenti. Riuscì a farla franca a dicembre dello scorso anno quando fu ritrovato alla guida con in corpo un tasso di alcool quattro volte superiore al limite consentito grazie ad una sospensione della Corte di Newcastle che lo ha giudicato. Gascoigne sale di diritto sul nostro podio!

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#2 - Ribery&Benzema, Bunga Bunga fatale: con loro la giustizia ha un conto aperto. Vi ricordate lo scandalo della escort minorenne scoppiato alla vigilia del mondiali sudafricani? La sentenza è attesa per gennaio 2014, anche se i fatti risalgono al lontano 2009, quando la giovane  Zahia Dehar ancora minorenne avrebbe avuto, in due momenti separati, una relazione sessuale dietro compenso di denaro con i due sopracitati, che a loro volta hanno negato di conoscere l’età della ragazza. Chissà, magari anche lei è nipote di Mubarak?! Nel frattempo, in patria la giovane cortigiana ha ottenuto una popolarità tale da battere negli ascolti domenicali perfino Hollande.  Mentre i due leader della nazionale transalpina per questa disavventura rischiano 3 anni di reclusione, oltre a macchiare indelebilmente la loro carriera professionale.

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#1- Marlon King, il terribile. Poderoso centravanti nato nell’isola di Bob e di Bolt nella sua carriera è riuscito a collezionare svariate condanne. 9 mesi di carcere per molestie sessuali e conseguenti lesioni ai danni di una studentessa restia ai suoi palpeggiamenti scatenarono sia il licenziamento in tronco da parte del Wigan sia un successivo movimento di protesta da parte delle tifose del Coventry che non volevano l’acquisto dell’attaccante giamaicano. Recentemente è stato nuovamente al fresco per guida pericolosa reo di aver provocato - nel giorno del suo compleanno - un grave incidente stradale che ha coinvolto 3 autovetture. Rilasciato su cauzione, King è di nuovo a piede libero.  


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