Se in Italia c'è un telecronista preparato, questo è Stefano Borghi. Sportitalia è un network che dice poco, con format poco interessanti ed opinionisti di dubbio valore. I Criscitiello, i Pedullà, i Suma... non sono ne giornalisti imperdibili ne tanto meno opinionisti di un certo valore o spessore. Borghi, invece, oltre ad essere un professionista serio, è davvero un amante del calcio. La sua competenza e la sua passione, quando commenta il calcio argentino, è travolgente. Dalle colonne di maidirecalcio.com, Borghi ci racconta di tre talenti albicelesti: Centurion, appena preso dal Genoa; Juan Iturbe, talentino del Verona; e Duvan Zapata, il vice Higuain.
CENTURION – “E’ un ragazzo dal potenziale veramente alto, ancora da rifinire, può fare delle cose davvero interessanti nel Genoa. E’ un esterno d’attacco che può giocare sia a destra che a sinistra ed è anche un giocatore sfacciato, provocatorio. Ti punta, fa molte finte, a volte esagera nei contatti. La sua caratteristica principale è l’intensità e questo mi fa pensare, azzardo, che nel calcio europeo possa giocare come mezz’ala con grande incursione. Gli manca un po’ di massa ma, parlando di giocatori diversi, potrebbe avere l’evoluzione di ruolo che ha avuto Giaccherini. Qualche aneddoto? Ricordo un Racing – Boca dove Centurion a risultato acquisito provocava molto i rivali, giocava con la suola, faceva molta scenografia, tanto che Carlos Bianchi chiese ai suoi di “farsi sentire”. Sicuramente ha un gioco che gli creerà più nemici che amici ma questo è il tipo calciatore che se non lo prendi sei costretto a far fallo”.
ITURBE – “Al contrario di ciò che si dice non credo che l’argentino sia un giocatore che si è perso in questi anni. Ha fatto un’esperienza nel River Plate dove ha partecipato ad un campionato di vertice, e comunque è del ’93, e credo che nel Porto a 18 anni è normale giocare poco (annovera 5 presenze). Quando l’Udinese ha preso Alexis Sanchez non ha giocato subito, e ha visto il campo dopo un po’; ecco lui può ricalcare l’ascesa del cileno. E’ un giocatore che tra i tanti, tantissimi “nuovi Messi” è quello che può essere per certi versi più simile alla Pulce. E’ un paragone azzardato ma mi spiego: quando parte palla al piede, è un po’ ingobbito ma non ti lascia scampo e l’immagine che dà è la stessa che ricorda Messi, non li sto paragonando ma è giusto per inquadrare il tipo di giocatore. Nel 4-3-3 del Verona di Mandorlini è perfetto come esterno d’attacco”.
ZAPATA – “Duvan Zapata è un centravanti, molto robusto, con grandissima forza e anche una discreta esplosività. E’ un 9, una prima punta. Per certi versi è molto simile ad Higuain, può essere un perfetto ricambio per l’argentino. Anzi ritengo che allenandosi con Higuain potrebbe sviluppare molto quelle che sono le sue caratteristiche primarie perché avrebbe di fronte un esempio perfetto per migliorare. E’ un giocatore giovane ma esperto e che può segnare in tutti modi. Un bel ventaglio di caratteristiche da gestire e su cui lavorare. Nel 4-2-3-1 è perfetto come vice Higuain. Potrebbe giocare anche in coppia con l’argentino, in un ipotetico 4-4-2, però solo in qualche situazione estrema, da recuperare, almeno inizialmente potrebbe essere impiegato così, per i cosiddetti assalti finali. Ma l’idea principale credo sia quella di avere un vice Higuain, anche perchè il Napoli ha una rosa talmente variegata nel reparto offensivo che può permettersi ogni tipo di soluzione. Si tratta di un giocatore diverso rispetto ad Edu Vargas, un vero carro armato in grado di sfondare le difese argentine così come quelle europee, con una prepotenza fisica straordinaria abbinata ad un killer istinct come pochi. Ricorda fisicamente e tatticamente il primo Adriano. Le prime volte che l’ho visto giocare mi ha ricordato il brasiliano perché prendeva palla e filava come un treno”.
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