Ci sono giocatori che, più di altri, scaldano il mio cuore e la mia fantasia. Spesso questi giocatori indossano la maglia della Juventus o del Barcellona; ma altrettanto sovente capita che siano giocatori dal fulgido e cristallino talento, la cui carriera ha avuto meno successo di quanto avrebbe potuto avere.
E' il caso di Juan Roman Riquelme, fantastico centrocampista argentino capace di illuminare con una sola giocata. In Europa la sua fortuna è legata al triennio nel Villareal, dove ha dato letteralmente spettacolo.
Approdato nel vecchio continente con la maglia del mio amato Barcellona, ha avuto la sfortuna di trovare sulla sua strada Louis Van Gaal, tecnico preparatissimo ma poco incline a collocare i trequartisti nel suo sistema di gioco. Così, dopo un anno contraddistinto da più ombre che luci, approda nella piccola Villareal, dove prenderà per mano la squadra. Testa alta, piede fatato e fantasia da vendere, Riquelme diventa il faro del "Submarino amarillo", guidandolo in Champions League. Proprio qui, sul più bello, fallisce il rigore in semifinale con l'Arsenal, che avrebbe potuto regalare la finale tutta spagnola con il Barcellona.
Genio e sregolatezza, Riquelme aveva i numeri del fuoriclasse assoluto. Tecnicamente perfetto e dotato di un'intelligenza calcistica superiore, non è riuscito ad esprimere tutto il suo potenziale tecnico. Per diventare il migliore nel suo ruolo non gli mancava nulla, se non un pizzico di "testa" in più. Senza le liti con gli allenatori, che gli sono costate troppe panchine, avrebbe potuto condurre uno dei top club europei ai più alti successi. Non lo ha fatto in Europa, ma lo ha fatto in patria. Al Boca Juniors sarà per sempre un'istituzione, non tanto e non solo per i suoi 69 goal ma per la facilità con cui illuminava la Bombonera. Uno degli stadi più belli e grandi del mondo, con 70 mila persone pronte a trattenere il fiato quando la palla era nei piedi di Juan Roman.
Un destro fatato, preciso e potente, specialmente sui calci piazzati; un dribbling ubriacante ed un gioco di gambe meraviglioso lo rendono un calciatore unico. Per come toccava la palla con la suola ricordava Zidane, meno tecnico ed elegante, ma più potente e veloce. Non ci credete? Vedere per credere.
Personalità da campione e sfrontatezza di chi non ha paura di nulla, Riquelme rimarrà per sempre uno dei gioctori che più mi hanno entusiasmato. I suoi lanci in profondità, i suoi tagli, le sue punizioni, tutto il repertorio di un fuoriclasse vero.
1 comments:
grande giocatore riquelme ultimo dei veri numeri dieci GRAZIE...da soli questi giocatori valevano il prezzo del biglietto oggi il calcio e diventato molto monotono ...cedi tiki taka..... maradona zico platini zidane baggio riquelme e non dimentichiamoci il grande ronaldiho....ecc..ecc
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