Esperto di Calcio

18 agosto 2013

Dallo stadio all'edicola: Torino-Pescara

Dal nostro inviato all'Olimpico di Torino per Toro-Pescara: 

Il Torino è già fuori dalla Coppa Italia. E’ questo il verdetto dell’incontro andato in scena all’Olimpico, che ha visto la vittoria esterna del Pescara per due reti ad una. Per essere una gara di metà agosto si è vista una certa intensità atletica ed una buona disposizione tattica, ma, come accade troppo spesso ultimamente, lo spettacolo è stato misero.
Un Torino che è partito in modo aggressivo e deciso ad intascare la qualificazione, ma che è andato via via  calando nel corso dei novanta minuti e nonostante un finale arrembante non è riuscito ad avere la meglio contro una avversaria che disputerà il prossimo campionato di serie B.
Pasquale Marino ha presentato una squadra ordinata, con il classico 4-3-3 tutto ripartenze e gioco sulle fasce. Sugli scudi un ottimo Bjarnason, che se venisse confermato nonostante le voci di mercato potrebbe essere un valore aggiunto nel campionato cadetto.
Le reti di Maniero e Ragusa sono entrambe di pregevole fattura: la prima ha visto il centravanti scuola Juventus infilare la difesa granata con uno slalom multiplo culminato con la finalizzazione in rete, la seconda è un tiro dalla media distanza abbastanza angolato che ha visto colpire il palo, entrare in rete e poi rientrare in campo. La coppia Massa-Galloni non si è rivelata il massimo della tempestività nella convalida del gol e questo ha scatenato le inutili e pretestuose proteste dei padroni di casa.
Tra le due reti ospiti il Torino ha risposto con un gol in pallonetto di Ciro Immobile, il più pimpante dei suoi.
Personalmente ritengo che le motivazioni di questa sconfitta siano rintracciabili nel modulo adottato da mister Ventura, che dopo avere proposto per anni un fruttuoso 4-2-4 ha deciso di passare ad un 3-5-2 dove l’impostazione del gioco parte dai difensori, con i due esterni di centrocampo che scalano sulla linea dei difensori in fase di non possesso palla, un regista arretrato e le due mezzali ad inserirsi.
Diciamolo chiaramente: Ventura non ha giocatori tecnicamente adatti a questo tipo di gioco.
Glik, Rodriguez e Moretti non hanno le capacità tecniche e la rapidità mentale per potere impostare una azione, e sono andati molte volte in difficoltà quando il Pescara ha deciso di pressare alto.
D’Ambrosio e Darmian si sono diligentemente sacrificati in fase difensiva, ma hanno perso efficacia in fase offensiva. Bellomo ha delle qualità, una buona visione del gioco e dinamicità, ma non è tagliato per fare il regista, troppo impreciso e inesperto. Brighi potrebbe essere invece una buona opzione per il ruolo, anche se è apparso ancora abbastanza imballato dai carichi della preparazione estiva.
Farnerud ha grandi mezzi fisici, ma non si è ben capito quali siano le sue caratteristiche. El Kaddouri quando è entrato nel ruolo di mezzala ha deluso parecchio, credo che sia il ruolo migliore per lui potrebbe essere sulla fascia, mentre Basha nonostante il gol divorato nel finale non ha demeritato.
In avanti Immobile e Larrondo faticano a trovare l’intesa, giocano troppo vicini e non riescono ad aprirsi gli spazi a vicenda, ma l’ex centravanti del Genoa è stato il migliore in campo per i granata, dimostrandosi sempre attivo nel cercare la profondità e la giocata cercando il movimento più intelligente. Cosa che non ha fatto il deludente Larrondo, sostituito con Cerci, il quale dopo anni come attaccante esterno è stato riproposto come seconda punta, ruolo che ricopriva alle spalle di Corvia nella primavera della Roma. Credo che se Ventura continuerà a proporlo in questo ruolo, le speranze di Cerci nella convocazione per il mondiale si affievoliscano notevolmente.

Attualmente il Torino è alla ricerca di un esterno sinistro e di un portiere: il primo è assolutamente una necessità, mentre per il secondo non sono così d’accordo, in quanto una chance a Padelli la si dovrebbe dare. Ottimo coi piedi, deve ritrovare il ritmo partita e il riflesso che si ha solo giocando.
Ventura a fine partita dichiara “Questa è stata una serata importante perchè ci dà l'opportunità di analizzare quanto fatto di buono e meno buono. Molti degli errori commessi sono facilmente eliminabili, su altri ci lavoreremo con costanza. Alla sconfitta si potrebbero trovare molte giustificazioni, abbiamo molti giovani e diversi innesti stranieri in rosa, ma non è questo il punto: noi lavoriamo per costruire e dunque occorre tempo”. Ma il tempo è quasi finito, il campionato è alle porte.

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