Esperto di Calcio

29 agosto 2013

Storie di calcio: Pasquale Luiso, il Toro di Sora

Il Toro di Sora. Così era conosciuto Pasquale Luiso, centravanti di sfondamento che ha vissuto il suo apogeo con le maglie di Piacenza e Vicenza nella seconda metà degli anni '90.
Nato calcisticamente nell'Afragolese, muove i primi passi nel calcio che conta con la maglia del Sora. Idolo indiscusso dei bianconeri, stabilisce un sodalizio strettissimo con mister Di Pucchio. E' l'allenatore locale, infatti, che lo sposta dalla fascia al centro dell'attacco, venendo ripagato a suon di goal.
Luiso, per il suo gioco irruente ed una forza pazzesca nel colpo di testa, si guadagna il soprannome di Toro di Sora, che lo accompagnerà in tutta la sua carriera.
Dopo 59 reti in 120 partite lascia il Sora per approdare al Torino. I granata non gli danno fiducia ed inizia un pellegrinaggio di città in città. Pescara, Chievo e Avellino gli danno l'occasione di mettersi in luce in Serie B, con l'esplosione proprio vicino alle pendici del Vesuvio. I suoi 19 goal in cadetteria non salvano l'Avellino, ma gli valgono la chiamata del grande calcio. Il Piacenza punta su di lui per la Serie A, venendo ampiamente ripagata.
14 reti in 31 partite regalano a Luiso la notorietà, grazie anche ad un favoloso goal in rovesciata nello storico 3-2 casalingo contro il Milan.



Luiso, ragazzo spensierato e determinato, diventa ben presto una celebrità in Italia. Dopo ogni goal, infatti, diletta lo stadio con il ballo della "Macarena", divenuto particolarmente celebre in quel di Piacenza. I suoi goal valgono una storica salvezza per il Piacenza, che viene trascinato nello spareggio per non retrocedere proprio dal Toro di Sora. La sua doppietta agli isolani del Cagliari portano il Vicenza sulle sue tracce.
Gli uomini di Guidolin lo scambiano con l'esperto bomber Roberto Murgita, che è ormai al suo canto del cigno. Luiso, invece, segna 8 reti in campionato e 8 in Coppa delle Coppe. Qui trascina i veneti alla semifinale, segnando anche una rete allo Stamford Bridge di Londra.

Attaccante dall'innato fiuto del goal e dal carattere estroso, Luiso è stato un personaggio a tutto tondo. I successi con la maglia vicentina sono l'apogeo di una carriera da ricordare tanto per i goal, quanto per le esultanze e la notorietà.
Pur non essendo approdato in una grande, rientra in quella categoria di giocatori che son passati alla storia negli anni '90. I vari Hubner, Tovalieri, Oliveira..gente che dava del tu al pallone davanti alla porta e che aveva un fascino ed un folklore fuori dal comune.
Il Toro di Sora chiude la carriera nella squadra che più di tutte lo ha amato, con indosso la maglia bianconera ed esaltando la curva che lo ha reso celebre. In 15 apparizioni segna 12 reti in Promozione, che valgono il salto di categoria al suo Sora.


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